27 ~ Venti passi verso l'ignoto

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Coruscant, Ospedale del Tempio Jedi, qualche tempo prima

Il sicario si appostò su un tetto, da lì poteva dominare tutto il tempio Jedi, ma a lui interessava una sola persona.

Sapeva già dove trovare il suo obiettivo.

Per i Jedi di ronda intorno al tempio sarebbe stato molto difficile individuarlo perché
l’armatura  nera che portava gli permetteva di mimetizzarsi nell’oscurità.

Sulle spalle portava una picca di forza, mentre al fianco portava due spade laser.

Era difficile, ma non impossibile, lui era uno dei migliori Assassini su piazza, e Darth Sidius non poteva essere deluso o ci avrebbe rimesso la vita.

Doveva aspettare il cambio della guardia, altrimenti sarebbe stato scoperto in un attimo.

Aveva ancora trenta minuti da aspettare e, sebbene fosse stato addestrato a non fare domande, non poteva fare a meno di chiedersi per quale motivo Darth Sidius volesse la morte di quel Jedi.

Davvero era così potente da impensierire il suo signore?

Questo l'assassino non poteva saperlo, di una cosa ne era certo, quel Jedi era spacciato!

Un sorriso gli spuntò sulle labbra, nessuno era mai riuscito a sopravvivere all'assalto di un assassino Sith.

Loro erano un ordine d’élite creato da Darth Revan appositamente per dare la caccia ai Jedi.

Anche questo non doveva essere diverso dagli altri.

Controllò ancora una volta il suo equipaggiamento, quando notò che le guardie si stavano spostando, aveva poco tempo per agire.
Saltò da un tetto all'altro fino ad arrivare appena sopra il portico del tempio che dava sull'ospedale.

Mentalmente iniziò a contare i passi  che lo separavano dalla sua vittima.

Uno.

Una guardia cadde a terra, trafitta alla schiena da una delle spade laser del sicario.

Due.

Con un colpo infranse una finestra ed entrò trovandosi all'interno del corridoio principale dell'ospedale.

Tre.

Un medico stava passando di lì proprio in quel momento. Ma non lo vide. La sua armatura gli permetteva di mimetizzarsi alla perfezione con l'ambiente che lo circondava.

Quattro.

Vi erano un po' troppi Jedi lì dentro, e trovare il suo obiettivo non era semplice, tuttavia aveva un indizio. La presenza del Jedi era celata. Quindi avrebbe dovuto cercare una stanza dove non vi era una firma di Forza.

Cinque.

Non fu difficile trovarlo, bastò seguire una infermiera, che si dirigeva verso l'ultima stanza in fondo al corridoio.

-Finalmente mi togli questo sondino. Meno male- dichiarò una voce di uomo.

-Sí, ma non esagerare, le ferite sono chiuse, ma sei ancora debole - dichiarò la ragazza.

-Ho la pellaccia dura io - rispose l'altro.

L'assassino sorrise da sotto l'elmo. Aveva trovato la sua preda.

L'infermiera uscì dalla stanza per continuare il suo giro, mentre l'assassino si preparava a colpire.

Sei.

Poteva considerare il lavoro fatto. Nessuno si era accorto della sua presenza.

"I Jedi sono proprio stolti" fu quello il pensiero dell'uomo.

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