44 ~ Epilogo

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Varikyno, regione dei laghi, qualche chilometro da Theed, Naboo.

Novanta gironi. Erano passati novanta giorni da quando la sua avventura con al fianco il suo alterego era finita, novanta giorni da quando la Repubblica era nata a nuova vita, mettendo definitivamente fine alle guerre dei cloni e indicendo le elezioni per il nuovo Cancelliere, per la prima volta a suffragio universale, il che voleva dire che tutti i cittadini repubblicani i quali avevano raggiunto la maggiore età potevano votare il nuovo capo della repubblica.

Dalla votazione era uscita vincitrice Padmé Amidala che molti nella galassia avevano acclamato come nuovo Cancelliere.

Padmé aveva una mezza idea di rifiutare la carica, in quanto i gemelli erano piccoli e avevano bisogno di avere loro madre presente.

Aveva già sacrificato la sua giovinezza per la politica, non voleva sacrificare anche i suoi figli.

E in effetti era pronta a farlo, ma molti dei politici più influenti erano andati su Naboo per convincerla.

Alla fine Padmé aveva accettato, a condizione che il primo anno di vita dei figli lei fosse esentata dalla vita politica.

Ma erano passati novanta giorni anche dalla nascita dei gemelli.

Era stato molto difficile all'inizio perché, nonostante i piccoli fossero identici nell'aspetto, erano opposti nel carattere.

Tanto che ci erano voluti tutti quei novanta giorni per i due neogenitori per conoscere i loro gemellini.

Così avevano capito che alcune cose che facevano sorridere Luke, creavano rughette di irritazione sulla fronte di Leia.

La bambina aveva un carattere molto forte, tanto che, nonostante avesse solo tre mesi di vita, già dimostrava di riuscire a dominare suo fratello.

Dal canto suo Luke era calmo, e molto, forse troppo, buono, e ad Anakin ricordava molto Padmé, nonostante i capelli biondi e gli occhi azzurri identici a quelli del padre.

Opposti erano gli occhi e i capelli di Leia, la quale ricordava molto Padmé.

Ad aiutare i genitori a seguire i bambini ci pensava la madre di Padmé, Jobal, la quale era rimasta un po' sorpresa dalla rivelazione sul matrimonio segreto di Anakin e Padmé e la nascita dei suoi nipotini.

Ma nonostante questo, la donna era stata indispensabile per capire come prendersi cura dei bambini, soprattutto per Anakin che non aveva più la madre ad aiutarlo.

Nei Naberrie, il ragazzo aveva trovato la famiglia che non aveva mai avuto.

Era bello sentirsi capito.

Alla fine Sola aveva rinfacciato alla sorella minore che lei aveva avuto ragione fin dal principio, quando Padmé aveva portato Anakin a casa loro la prima volta.

Ovvero che Anakin era veramente il fidanzato di Padmé solo che la ragazza, all'epoca era troppo impegnata a fingere di essere una donna di ghiaccio per accorgersene.

Un altro fatto che era accaduto in quei novanta giorni era il fatto che il ragazzo aveva lasciato l'ordine Jedi in maniera definitiva.

Non sopportava più il ritmo opprimente di quella vita, desiderava solo essere libero di poter amare Padmé liberamente senza gli occhi del Consiglio addosso.

Come Anakin aveva previsto, Obi-Wan si era opposto a quella decisione, ma il ragazzo non aveva voluto sentire ragioni, la sua vita da Jedi finiva in quel momento.

Sarebbe stato un comune cittadino, come molti altri, senza obblighi verso nessuno.

Uscire dal tempio come un uomo libero era stato fantastico.

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