Prima di iniziare : Onde evitare confusione, ora si ritorna al presente, se non vi ricordate cosa è successo, riprendete il capitolo uno, così potete capire da che punto riprende la narrazione :)Coruscant, Ufficio del Cancelliere Supremo Sheev Palpatine, adesso
La porta dell’ufficio del Cancelliere si aprì e un'onda di Forza scagliò Palpatine contro il muro alle sue spalle lasciando sbalordito il giovane Anakin, il quale non si aspettava una entrata in scena così spettacolare del suo alterego.
Con un altro colpo di Forza allontanò Windu dalla finestra, facendo atterrare di fianco all'ex Sith.
Il maestro Jedi guardò con aria seccata l'Anakin più grande che affermò :
-Mi ringrazierete dopo, maestro, ora fareste meglio ad andarvene di qui - ordinò l'ex Sith.
-Non puoi darmi ordini! - dichiarò il maestro.
L'Anakin più grande sbuffò seccato per poi rispondere.
-Fate come vi dico! Se ci tenete alla vostra vita! -
Quelle parole ebbero il potere di zittire il maestro.
-Scordati che me ne vado -
-Fate come volete. Anakin! Via di lì -
Il più giovane ci mise meno di un attimo a raggiungere il suo alterego.
Il piano stava funzionando, almeno fino a quel momento.
Palpatine cercò a fatica di alzarsi, sputando polvere leggermente sorpreso dall'onda di potere che lo aveva scagliato contro il muro.
Sapeva che Anakin era potente, ma non immaginava così tanto.Forse era la consapevolezza a renderlo così forte.
Gli occhi del Cancelliere saettarono lungo il perimetro della stanza cercando le tre figure dei Jedi.
Non ci mise molto a individuarli.
Il cancelliere si alzò dolorante guardando malevolo l'ex Sith, avrebbe voluto ucciderlo seduta stante.
-Maestro, portate Anakin via di qui! - ordinò l'ex Sith.
-Cosa? No io resto con te - si oppose il più giovane.
Il più grande si girò verso l'altro e gli cinse le spalle.
-Tu, sei stato bravissimo, ma lascia fare a me, ora-
-Non ti lascio - affermò il più giovane e l'ex Sith comprese che non sarebbe riuscito convincere il ragazzo a desisdere.
-Voi andate, maestro - questa volta Windu non disse niente, era inutile.
Uscì di corsa, mentre la risata di Palpatine eccheggiava lungo i corridoi del Senato.
Mentre il Cancelliere rideva si mise a lanciare fulmini di Forza, i quali avrebbero colpito sicuramente il giovane Anakin, visto che dava le spalle a Palpatine, se il più grande non avesse attivato la sua spada laser mettendo il giovane alle sue spalle e paró i colpi senza problemi.
Il volto di Palpatine si indurí.
-Maledetto! - ruggí il Cancelliere.
-Lo prenderò come un complimento - ridacchiò l'ex Sith.
L'Anakin più grande non perdeva nessun movimento del Cancelliere e quando notò che stava per riprendere la spada laser che gli era caduta allungò la mano attirandola a sé.
-Troppo facile - ridacchió l’ex Sith brandendo la spada di Darth Sidoius in una mano e la propria nell'altra.
Anakin non sapeva cosa aveva in mente il suo alter ego, ma dalla scintilla nei suoi occhi gli fece capire che non aveva buone intenzioni.
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Il Vento del Destino
FanfictionE se dopo la sua morte Anakin Skywalker fosse rimandato indietro nel tempo, insieme ai suoi figli, nel momento esatto in cui aveva deciso di passare al lato oscuro? Come si evolverà il rapporto tra Anakin e Leia? La principessa riuscirà a vedere olt...