25 ~ La caduta di un Re

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Coruscant, Ospedale del Tempio Jedi, qualche tempo prima

-Ma tu chi sei veramente?

La domanda posta giustamente dall'Anakin più giovane galleggiava nell'aria della stanza dell'ospedale del Tempio Jedi pesante come un macigno.

L'ex Sith sperava di dire la verità un po' più avanti, ma ormai era tardi per rimandare. Padmé già sapeva e non era giusto tenere Anakin all'oscuro.

-Come detto ad Obi-Wan la mia storia è lunga e complicata, vi prego di ascoltare fino alla fine poi potrete giudicare. - dichiarò l'ex Sith.

Il giovane Anakin guardò la moglie che gli afferrò la mano, come per fargli capire che qualunque cosa avrebbe detto James, lei sarebbe rimasta al suo fianco, sempre.

Ancora una volta l'ex Sith fece uno sforzo enorme per impedire al suo cuore di soffrire, a quella scena.

Avrebbe veramente potuto evitare tutte le sofferenze subite dalla sua famiglia se fosse stato più accorto?

Forse.

Fatto stava che i due giovani sposi davanti a lui esigevano risposte e lui era lì per darle.

Prese un respiro profondo e iniziò il suo racconto, parlando dal momento in cui era tornato dall'Orlo Esterno.

Si sforzava di mantenere un tono neutro, tentativo fallito miseramente perché la sua voce diventava più dura quando nominava Palpatine, mentre si addolciva quando menzionava persone a lui care.

Le parti con Palpatine erano quelle che stupivano di più il giovane Anakin, e alle quali faticava veramente a credere.

Il Cancelliere era una brava persona, un politico retto e devoto alla repubblica, come poteva essere un signore oscuro dei Sith?

Gli sembrava così assurdo che l'uomo che lui considerava alla stregua di un padre fosse la stessa persona di cui stava parlando James.

Eppure, nonostante si sforzasse di negare l'evidenza, il più giovane dei due Anakin sapeva che quello che l'ex Sith stava dicendo era la nuda e cruda verità.

Quando  l'ex Sith arrivò all'ultimo incontro con Padmé su Mustafar, la voce del l'Anakin più anziano si incrinò, gli occhi gli si riempirono di lacrime, mentre stringeva i pugni per trovare la forza di continuare.

Abbassò lo sguardo prendendo fiato, come se non respirasse da tempo e sia Padmé che il giovane Anakin compresero che era arrivata la parte più difficile della storia.

-Anakin?

L'ex Sith alzò gli occhi prendendo di nuovo aria nei polmoni.

-Sto bene, è solo...difficile.

L'Anakin più giovane rimase a dir poco sorpreso. Non aveva mai visto tanta fragilità in James, da quando lo aveva conosciuto sembrava una persona di poche parole, sempre padrone di sé stesso, eppure ora, mente raccontava il suo possibile futuro, le emozioni uscivano dimostrando sofferenza e dolore, un dolore che non aveva mai pensato potesse essere possibile.

Con un groppo in gola l'uomo riprese il racconto, cercando di non scoppiare a piangere.

I due sposi si strinsero uno all'altra cercando di non interrompere l'ex Sith, il quale faceva già molta fatica a continuare.

Omise i particolari più crudi cercando invece di concentrarsi sui fatti, piuttosto che su altro.

Ma non era facile, quando arrivò all'incontro con Luke e all'inganno di Palpatine, la voce dell'ex Sith si indurí.

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