La monotonia dei giorni~
Contro l'acqua che ti bagna,
contro il vento che ti sposta,
io ti guiderò
per cambiare esistenza.
___________________________Io, Kook e Tae siamo seduti attorno al tavolo della cucina da più di due ore.
Dopo la minaccia velata rilasciata da Yoongi, dobbiamo considerare un bel po' di cose.
Ieri sera io e Taehyung abbiamo discusso ma nemmeno lui sa molto, se non che questo Min Yoongi centra qualcosa con l'incarcerazione del corvino; ai tempi del riformatorio.
Più che altro, il rosso è ben informato sulla sua fama.
Tra gang le voci girano e quella del bianco è considerata una delle più forti."No Jimin, non va bene. Te l'ho detto. Dal versante destro del fiume alla fabbrica di manichini, è tutto territorio loro." Mi ripete il capo per l'ennesima volta, posando i due indici sulla cartina di Seoul, stesa sul tavolo, nei due punti citati.
Non è mia intenzione continuare a chiedere ripetizioni ma proprio non riesco a concentrarmi.
L'idea di dover lasciare questo posto mi mette addosso una strana malinconia.
Sono un criminale, un duro... eppure ho un sacco di ricordi qui dentro.
Ci vivo da quando sono uscito dal riformatorio e subito ho iniziato ad aiutare Kook con la produzione di anfetamine, nel seminterrato."Mi rode dirlo, ma la nostra zona e molto più piccola della loro." Esclama il rosso con indignazione, mentre si mangia l'unghia del pollice, per abitudine.
"Non troveremo mai un altro posto come questo. Tutti sono convinti che sia disabitato e grazie al nostro generatore d'emergenza non dobbiamo nemmeno pagare tasse e bollette. Fino a ieri eravamo invisibili...dei fantasmi. Non potremo nasconderci mai più così bene." Esprimo una mia opinione per la prima volta dall'inizio di questa discussione.
Noto subito, però, il sorriso vispo di Jungkook."Ed è qui che ti sbagli Jimin. Mi è appena venuto in mente un luogo."
"La giovane commessa del negozio ha dichiarato di non essere riuscita a vederli bene in faccia e, per la paura, è rimasta ben nascosta, aspettando la fine della rissa prima di chiamare le forze dell'ordine ma, purtroppo, al loro arrivo il vicolo era deserto, come quelli nei dintorni.
Non si può negare che gli abitanti, al confine con la periferia, inizino a preoccuparsi."Non presto minimamente attenzione a ciò che dicono in TV, sento solo un rumore di fondo, gracchiante, che rischia di farmi impazzire.
"Cazzo! Spegnete quell'affare." Sbotto, cercando il telecomando con lo sguardo e quando finalmente lo trovo, metto fine allo strazio.Appena torno a prestare attenzione agli altri due, noto Kook intento a scrivere qualcosa su un pezzo di cartina strappato.
"Jimin, tu hai già preparato la tua sacca, io e Tae finiremo di preparare i bagagli; nel mentre, tu vai a fare la spesa che non hai fatto ieri...compra tanta roba che ci barricheremo per un po'." Mi ordina, facendo scivolare il bigliettino, sulla superficie liscia del tavolo ed io lo afferro, infilandolo nel taschino della camicia extra large che indosso.
"Il ritrovo è all'indirizzo che ti ho scritto. Ma ci vorrà un po' qui. Non andare lì prima delle 19:00." Aggiunge, mentre io annuisco ed, afferrato il mio borsone, esco dall'appartamento; senza ricordarmi di dargli un'ultima occhiata, prima di lasciarlo per sempre alle mie spalle.
Come se stessi abbandonando sei anni della mia vita.〰️〰️〰️〰️〰️
Entro ne market salutando, come sempre, la cassiera con un sorriso ma questa volta non ricambia.
Non mi soffermo su questo piccolo particolare; ho un sacco di viveri da comprare, figuriamoci se mi cruccio sula ragazza ciclata.Inizio subito a girare per le corsie, avanti e indietro senza sosta.
Riempio completamente il carrello con un sacco di cibo in scatola, dozzine di uova, pizza surgelata, birra e l'immancabile pancetta a fette.
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Vengeful God [Yoonmin]
FanfictionYoonmin [In corso d'opera] "Quando Dio camminava sui cieli, spargendo la simpatia e l'originalità sul mondo; tu eri rannicchiato in un angolo con il broncio?" Ribatto divertito, notando come le sue labbra si curvino subito in un ghigno. "Dio?...Che...