Capitolo 23

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Mentre i tre ragazzi erano impegnati in quell'assurda situazione, un ragazzo, dall'aria assente e misteriosa vagava indisturbata proprio nei pressi della villa una figura ben conosciuta anche a Jooheon..
Capelli grigi quasi argentati, abbastanza alto, fisico asciutto e un bell caratteraccio: Wooyoung.

Neanche lui sapeva cosa ci faceva li, suoi desideri parlavano chiaro, ambiva il potere e sentirsi superiore ma...dall'altro lato, voleva aiutare il suo amico a tornare quello di una volta.
Non era la prima volta che nella sua testa vorticavano questi pensieri...soprattutto quello di unirsi ai più forti.
<<Se lo faccio mi odieranno a morte, ma se non lo faccio...non so se riuscirò a salvarlo...ci deve essere un modo>>

Diede un sonoro calcio ad un albero vicino a se per poi alzarsi il cappuccio della felpa e andarsene da li cercando di passare il più inosservato possibile.
<<Questa situazione fa schifo, come posso continuare a vivere così...>>

Non sapeva neanche lui da quanto stava camminando, sapeva solo che era stanco e che, la sua testa, era piena di pensieri...pensieri negativi. <<Mai una volta in cui qualcosa va nel verso giusto nella mia vita>>

<<Perché non lo provi tu stesso?...guarda un po' chi c'è, Wooyoung, cosa ci fai qui da queste parti?>> la voce di Hyungwon arrivò chiara e pulita alle orecchie del ragazzo, una voce melliflua, quasi ipnotica.
Il minore si bloccò di scatto in mezzo alla strada, non curante della folla che passava accanto a lui.
<<Potrei farti la stessa domanda...lasciami in pace ora se non vuoi finire male>> con uno scatto però, il maggiore si avvicinò a lui poggiando le mani sulle spalle del grigio e abbassandosi al suo orecchio gli parló.
<<Avanti so che lo vuoi...brami il potere come se fosse l'unica cosa possibile su questa terra...sento dalle tue emozioni che vorresti essere accettato dagli altri e, soprattutto, far sparire quel caratteraccio che ti ritrovi>>

Colpito in pieno...come aveva fatto a capirlo? solo Yeosang lo sapeva.
Un impeto di rabbia mista ad ansia prese possesso del suo corpo <<Come fai a saperlo, avanti parla sottospecie di rifiuto umano>> Wooyoung non riuscì più a controllare la sua rabbia e, in un gesto fulmineo, prese il maggiore per il collo. addentrandosi in un vicolo cieco,così da poter evitare sguardi indesiderati <<Parla avanti, che cazzo hai fatto?>>

<<Nulla di cui tu ti debba preoccupare, ho i miei metodi e...le tue emozioni parlano troppo chiaro: ti scaldi per un no nulla e..beh sai, deve essere bello scorrazzare nei pressi della mia villa quasi tutte le notti>>
A quelle parole, Wooyoung si irrigidì, non ne aveva mai avuto la certezza ma, ogni volta che passava da li si sentiva perennemente osservato, non aveva mai trovato nessuno, ma quella sensazione si ripresentava sempre tanto da farlo andare via da li sempre più in fretta.

<<Sono qui per farti una proposta...>> il grigio alzò di colpo la testa non aspettandosi di certo quelle parole.
Ebra spaventato si, ma era anche curioso di ciò che aveva da dire, d'altronde era l'unico che forse poteva esaudire il suo desiderio o almeno, era quello che pensava.
Sapeva che non doveva completamente fidarsi di lui ma, la sua brama di potere, e quella di poter realizzare il suo sogno era troppo grande per essere assopita.

<<Parla allora...ti ascolto>> di nuovo quel ghigno fastidioso, a Wooyoung stava ribollendo il sangue nelle vene e il silenzio di Hyungwon di certo, non aiutava.
<<Presta attenzione allora perché non mi ripeterò una seconda volta...innanzitutto, placa la tua ira e seguimi alla mia villa, devi vedere tu stesso>> e così, ancora più curioso di prima e senza ulteriori possibilità, seguì il maggiore alla villa.

<<Entra, non fare tanti complimenti, ci ho messo un po' per arredarla così, accomodati pure>> i due entrarono all'interno della villa e subito, Hyungwon con aria solenne, quasi come se volesse incutere timore si mise a sedere sul suo trono.
<<Sentiamo questa proposta allora, voglio tornare a casa>>

<<Ormai so cosa ti attanaglia, vuoi salvare il tuo amico e farlo tornare umano, vuoi scoprire la verità su tutto ciò che ti circondama soprattutto, trovare quello che è meglio per te, essere quello che vuoi anche a costo di andare contro i tuoi amici...vuoi il potere, ma anche l'amicizia, la cosa più patetica che possa esistere...amici...per me non esistono, esistono solo i miei seguaci, coloro che farebbero di tutto per me e che, se svolgono i loro compiti con diligenza e precisione, riceverebbero di tutto, soldi, donne, sangue fresco.
Tutto questo potrebbe essere tuo, ma solo se ti unirai me...non farò del male ai tuoi amici se lo desideri, ma l'unica cosa...l'unica prova a cui voglio sottoporti...portami la ragazza viva questi sono i patti, prendere o lasciare>>

Il cuore del grigio sussultò d'improvviso...consegnare la ragazza...non l'aveva mai vista dal vivo ma, da come ne parlava Seonghwa sembrava una brava persona e sembrava davvero l'unica loro speranza...e adesso, cosa doveva fare?
<<Ho bisogno di pensarci, tornerò qui poi>> il rosa alzò un sopracciglio, di solito le sue proposte non erano mai state rifiutate, o almeno, nessuno doveva mai pensarci sopra.

<<Ti do tre giorni torna qui appena calato il sole e fammi sapere la tua risposta...ora vai>> così, senza distogliere gli occhi da quelli del maggiore se ne andò verso l'uscita...ma non l'uscita principale...aveva una brutta sensazione cosa che, si rivelò veritiera quando sentì qualcosa che gli fece gelare il sangue nelle vene.

Un urlo, così forte da perforare i timpani delle persone, un urlo così agghiacciante che non passò inosservato alle orecchie di Wooyoung.
Il suo corpo fu scosso da numerosi brividi che percorsero tutto il suo corpo e il suo stomaco si chiuse in una morsa...fu solo quando quella voce emise l'ennesimo lamento che la riconobbe...era quella di Jooheon.

Con il cuore che quasi usciva dal petto, corse in direzione della voce e, senza farsi vedere da occhi indiscreti, scese verso il sotterraneo dove la voce di Jooheon si faceva sempre più forte <<Jooheon andiamo so che sei qui...ma dove sei...JOOHEON!>>

<<Cosa...Wooyoung cosa ci fai qui...c-cosa>> gli occhi del grigio si spalancarono alla vista del suo corpo.
<<Shh...spostati da lì però>> non appena il rosso fu lontano dalle sbarre, il minore sferrò un calcio ben assestato in modo da far rompere il lucchetto della porta e entrare.

<<Cosa ti è successo? Seonghwa era preoccupato, sai da quanto non mangiava...vieni ti porto a casa>> Così si caricò in spalla il maggiore uscendo dalla prima finestra immergendosi nell'oscurità della notte <<Ti devo portare a casa, ho bisogno di spiegarti cosa è successo e cosa mi hanno detto>>
Il rosso, ormai allo stremo delle forze, annuì per poi crollare sulla spalla di Wooyoung, finalmente quella tortura era finita e poteva tornare dai suoi ragazzi <<Resisti però, tra poco saremo a casa>>

Angolo Autrice

Si lo so....sono di nuovo in ritardo...per mia discolpa però ho ricominciato a lavorare e devo riprendere sia il ritmo, che riorganizzare la giornata visto che non ho orari fissi.

Capitolo leggermente più corto del solito...no non è che non sapevo più cosa scrivere ma solo perché, rileggendolo, doveva essere stoppato li, inoltre vi ringrazio sia per le 2K di letture qui che per le 1K sull'altra, vi ringrazio davvero tanto.

Anyway se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e una stellina <3

A Bloody Kiss//Park Seonghwa [Ateez]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora