Armistizio

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Il menù del ristorante era tanto pretenzioso quanto l'hotel e Mickey rese piuttosto chiaro ad Ian di aver scelto il posto sbagliato, sfogliando più volte il menù e sbirciando il suo compagno di cena.

- Scusa - disse Ian, percependo la sua aria di rimprovero. Avrebbe dovuto arrivarci prima dopo essersi dato un'occhiata intorno.

- Cosa diavolo è una "insalata di fichi massaggiata"? - chiese Mickey come se fosse personalmente offeso mentre leggeva i piatti offerti. - Quindici cazzo di dollari?! -

Ian trattenne un sorriso; ormai erano lì, tanto valeva farselo andar bene. - Beh, se non è di tuo gradimento ci sono sempre le crocchette di ghiande e carciofi schiacciati -

Mickey emise un mormorio di indecisione. - Cosa solo dodici dollari -

- Io penso che prenderò una buona acqua di stagione e un'insalata di kale per accompagnare -

Un paio di occhi azzurri lo osservarono da sopra il menù. - Vuoi stare attento alla linea? -

- A meno che non offri tu -. Ian mantenne il viso nascosto dietro al menù insieme al suo sorriso inguaribile. Flirtare con Mickey era diventata l'unica cosa che voleva fare per il resto della sua vita.

Mickey continuò ad occhieggiare Ian da sopra il menù per poi sparire di nuovo. - Ho decisamente voglia di crumble di chorizo stagionato con paté di finocchio -

- Prenderai anche un sufflè di piselli? -

Ian udì una risata dall'altra parte del menù e ringraziò chiunque avesse ideato quel menù così assurdo. Mickey avrebbe anche avuto ancora fame dopo cena, ma farlo ridere ne sarebbe valsa la pena.

- Che schifo, Ian -. Era la prima volta che Mickey lo chiamava per nome dal loro primo incontro.

- Buonasera, signori. Benvenuti da "Aurelia & Dank". Sono Bronw... - . Mickey posò il menù sul tavolo e alzò una mano. La cameriera serrò le labbra rosso acceso e guardò Ian come a chiedere il permesso di continuare, ma Ian sorrise e basta. - Avete delle domande sul menù? - chiese cautamente.

- A me sembra piuttosto chiaro - rispose Ian, guadagnandosi una risatina di Mickey. La donna tornò a guardare il moro.

- Prendo quella roba con il maiale e una Budeweiser -. Ian lo osservò stringere gli occhi con aria quasi minacciosa, sfidando la a negargli la scelta della bevanda, ma la donna annuì e si girò verso Ian.

- Lo stesso -

Quando la cameriera se ne andò con i menù e con la promessa di tornare presto con le loro bevande, Mickey lo guardò. - Aspettavi apposta che ordinassi io per primo? -

- Non sapevo cosa prendere. Ci sono talmente tanti piatti interessanti... -

- È troppo tardi per queste cazzate -

Erano seduti nel patio con un grande ombrellone a ripararli dagli ultimi raggi del sole. Oltre a loro, fuori c'era seduta solo un'altra coppia, il che dava l'impressione di avere il posto tutto per loro. In lontananza si udiva il traffico del centro città, ma l'ambiente era sostanzialmente tranquillo.

- Crescendo non mi sarei mai immaginato in un posto come questo -. Si abbandonò contro allo schienale, osservando Mickey giocherellare con il coltello del burro.

- Già, non ti immaginavi a finire di mangiare alghe di mare? -

Ian ridacchiò ma cercò di camuffarlo schiarendosi la gola; quando vide che anche Mickey stava ridendo cercando di nascondersi dietro alla propria mano, si lasciò andare anche lui. - Ah no, niente alghe di mare. Ma c'erano dei giorni in cui a me e ai miei fratelli toccava bere acqua fuori stagione - .

Cubicle Wars - Guerre Tra CubicoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora