24)Mettiamo ordine

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Diletta's pov

Ale è sul letto che dorme, è stata una nottata lunga, mi fa tanto male vederla cosi devo fare assolutamente qualcosa per aiutarla, devo fare luce su questa storia, mi sembra di vivere dentro uno di qui telefilm americani per adolescenti e penso di esserne esperta abbastanza da capire subito che quella ragazza sta mentendo e nessuno può far star male la mia migliore amica.
Oggi ricominciava l’università ed ho dovuto chiamare Asia per chiederle di chiamare il preside dell’università per far giustificare Alexa, ovviamente ho dovuto mentirle dicendo che aveva la febbre ed era troppo debole pure per parlare al telefono, è fuori città per un lavoro abbastanza importante e non voglio farla preoccupare più di tanto, ovviamente ho dovuto fare la stessa cosa anche con mia madre, non mi piace mentire, ma non avevo altra scelta. Prendo il telefono e seleziono il numero di Lucas è l’unico che può aiutarmi, speriamo che non è a lezione.
“hey bambola è tutto okay?” mi risponde quasi subito, la sua voce e assonnata quindi suppongo che l’abbia svegliato
“stavi dormendo? Ti ho svegliato?”
“no bambola tranquilla, non ho dormito un gran che, Daniel è andato di matto ieri, si è ubriaco e picchiato con non so quanti di loro, sono riuscito a portarlo a riportarlo a casa ed ora finalmente dorme, è distrutto Diletta…invece Alexa come sta?”
“qui è la stessa cosa, sta molto male anche lei, ho dovuto mentire a sua cugina e a mia madre per farci giustificare dall’università…io ti ho chiamato giusto per questo dobbiamo fare qualcosa”
“suona tanto come un classico film giallo di spionaggio, che cosa hai in mente?”
“vieni a prendere tra 20 minuti e te lo spiego”
“come ordina lei capo” e attacca il telefono
Considerando che sono le 9:25 di mattina e che Ale si è addormentata intorno alle 6 non si sveglierà prima delle 13:00, quindi io e Lucas abbiamo tutto il tempo di fare ciò che ho in mente, ovvero di andare a casa di quella e di farci dire tutta la verità sperando di ricevere le risposte che vogliamo.
Mi sono vestita così velocemente che non so neanche cosa mi sono messa addosso, mi arriva un messaggio da Lucas e qui fuori. Mi assicuro di aver preso tutto borsa, telefono, chiavi e do un'ultima occhiata ad Ale. Chiudo la porta della camera vado davanti la porta d'ingresso e la chiudo in modo che non faccia rumore, Spero proprio che non si svegli. Vedo la macchina di Lucas parcheggiata davanti il vialetto e lui appoggiato allo sportello. È davvero stupendo mi affretto a raggiungerlo,lui appena mi vede si toglie gli occhiali da sole mi prende per vita e mi bacia un bacio lungo e caldo.
"Mi sei mancata bambola" mo sussurra all'orecchio facendomi venire i brividi per tutto il corpo
"Anche tu tanto, ora però dobbiamo andare" gli dico lasciandogli un bacio a stampo, lui annuisce e mi apre lo sportello della macchina e mi fa entrare
"Dimmi cosa hai in mente"
"pensavo di andare a casa di questa ragazza e di farci dire in un modo o nell'altro tutta la verità, Perché onestamente io non credo neanche una parola di quello che lei ha raccontato, e conoscendo Daniel penso sia stato molto attento a non fare un errore del genere"
"Ed io per pura casualità so dove abita questa ragazza."
"Perfetto allora andiamo a far visita a questa ragazza" lui mi guarda e inizia a ridere
"Cosa c'è?" Gli chiedo guardandolo
"Mi piace la tua grinta, siamo proprio fatti uno per l'altro" mi prende il viso tra le mani e mi bacia, si stacca e dice
"Si parte"

Dopo 30 minuti
Siamo arrivati fuori questa casa bianca una villetta devo dire molto carina, entrammo nel dialetto e arriviamo davanti la porta, porco la mano vicino al campanello e prima di suonare esito un po' sono abbastanza ansiosa. Lucas porta il suo braccio intorno alla mia vita e così mi decido a suonare.
Dopo neanche un minuto la porta si apre e compare a noi l'immagine di una ragazza molto alta bionda,occhi azzurri, sì devo ammetterlo è davvero bella.
"Sei Alicya?" Chiede Lucas con tono serio
"Si sono io voi chi siete?" Ci domanda lei confusa
"Dobbiamo parlare con te" dico io guardandola negli occhi
"Entrate"

Dopo 20 minuti
Ci troviamo in macchina di Lucas, la conversazione è stata abbastanza deludente la ragazza sembrava dire la verità, ci ha consegnato il certificato di paternità però io più lo riguardo e più qualcosa non mi torna. Lucas mi prende il certificato dalle mani e inizia a leggerlo, poi mette in moto la macchina e partiamo, è agitato e eta correndo molto, io gli poggio una mano sulla gamba
"Dove stiamo andando?" Sono abbastanza confusa
"Alla clinica Fiore" dice secco
"Perché stiamo andando lì?"
"Andiamo a parlare con il dottore che ha truccato il test, e gli conviene dirmi tutta la verità" è arrabbiato si capisce subito.
"Dottor Wandervil, come fai a sapere che è falso?"
"Non è la prima volta che ne vedo uno,Daniel era troppo turbato per accorgersene, ma io sono abbastanza lucido e voglio sapere il motivo del suo gesto."
Speriamo che Lucas abbia ragione.

Siamo arrivati in clinica e siamo in sala d'attesa, Lucas sta camminando avanti e indietro, mi sta facendo venire mal di testa, però posso capirlo è ansioso come lo sono io.
Finalmente è arrivato il nostro turno.
Entriamo e seduto dietro la scrivania ce un signore penso sulla cinquantina con i capelli nero corvino e occhi neri.
"Salve ragazzi, ditemi come posso aiutarvi?" Ci rivolge un sorriso non sembra cattivo.
Lucas si avvicina a lui, tira fuori dalla tasca il certificato e lo sbatte sulla scrivania, poi fa il giro e lo raggiunge
"Guarda questo foglio, l'hai fatto tu?"
"Ssii" è spaventato
"Ora dimmi perché hai truccato il test, e non dirmi cazzate del tipo, non è truccato o altre stronzate simili, sono Lucas Moore , mi basta una chiamata e ti faccio perdere tutto" non avevo mai visto Lucas parlare così, vabbè era da aspettarselo visto che sto con un "mafioso", ma non sono spaventata da lui, anzi mi attrae ancora di più.
"Okay, okkayy signor Moore, si quel certificato è falso, quella ragazza è venuta da me, si è fatta visitare, e quando il testa è uscito negativo mi ha minacciato dicendo che se non modificavo il test avrebbe gridato allo stupro, mi avrebbe rovinato signor Moore, io ho una famiglia, non potevo farglielo fare" le lacrime iniziano a scendergli è pentito di ciò che ha fatto ed è serio.
"Abbiamo quello che volevamo, possiamo andare" Lucas si mette gli occhiali, mi prende per un braccio e usciamo dallo studio, non mi da nemmeno il tempo di ringraziarlo.
Io lo sapevo, io mio sesto senso non sbaglia mai.
Saliamo in macchina e partiamo subito, Lucas è molto più rilassato
"Ora ci manca solo liberarci di Alicya" dice mentre è concentrato sulla strada
"A cosa stai pensando?" Gli chiedo alzando il sopracciglio, sta escogitando qualcosa
"Ora andremo a casa di questa, gli offrirò dei soldi e gli dirò che gli conviene sparire e non farsi più vedere"
"E se lei non accetta?"
"Fidati, gli conviene accettare" si gira verso di me e mi fa un'occhiolino
"Beh incrociamo le dita" mi mette una mano sulla gamba e continua a guidare verso casa di Alicya
Non vedo l'ora di raccontare tutto ad Alexa, la mia amica riavrà la favola che tanto si merita.

Come ti stravolgo la vita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora