16)Hotel

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Ci incamminiamo verso gli altri e non appena ci avviciniamo il professore non ci risparmia la prima cazziata della giornata
"Ragazzi, siete in ritardo di venti minuti" non lo sopporto!
"Prof pur essendo le 6 abbiamo trovato traffico" rispondo secca, non ho voglia discutere con questo scoiattolo, si assomiglia tantissimo ad uno scoiattolo, con la sua faccia secca e lunga, gli occhiali rotondi e i primi due denti leggermente sporgenti.
"Siete perdonati soltanto perché il signor Moore ha fatto in modo da non dover fare la fila per il check-in e possiamo imbarcarci subito"
"Che bel gesto" commento ironica sperando di non essere sentita, ma ovviamente il prof mi sente ed anche quell'altro che ride sotto i baffi
"Già può dirlo forte signorina,ora andiamo" e mi fulmina con lo sguardo, credo di stargli praticamente sul cazzo a questo.

Tutti si incamminano ed io li seguo, ma ad un certo punto sento un braccio circondarmi i fianchi è inutile chiedersi chi è, la risposta è palese
"Moore cosa vuoi?" dico fredda
"Acida già di prima mattina Smite?" Mi dice con aria divertita
"La gente mi stressa già di prima mattina" dico con aria ovvia
"Tranquilla, per tutto il viaggio non ti stresserà nessuno"
Lo guardo con aria interrogativa
"Perché starai seduta vicino a me ovvio" dice tranquillo
Eh no caro mio non te la darò vita così facilmente, voglio prima farti arrabbiare un po', mi stacco dalla sua presa e gli dico con aria ferma
"La proposta è allettante, ma un altro ragazzo me l'ha chiesto e non è educato dare buca alle persene, quindi sarà per la prossima volta, magari sarai più fortunato"

Detto ciò aumento il passo e raggiungo gli altri, in realtà non è vero che me l'ha chiesto già qualcuno, ma in qualche modo dovevo farlo arrabbiare e vedendo la sua espressione incavolata credo proprio di esserci riuscita.

Siamo in fila sulle scale per entrare in aereo, Diletta è agitatissima, mi tiene la mano strettissima
"Se continui così rischi di staccarmela" gli dico ridendo
"Lo so amo scusa, e che sono in ansia"
"Credimi non si nota" la continuo a prendere in giro
"Stronza"

Mentre ridiamo qualcuno mi abbraccia da dietro, ma prima di tirare un schiaffo pensando fosse Daniel, mi accorgo che invece si tratta di Michel
"Buongiorno principesse, siete in ansia?"
"Amore come noti la mia amica qui di fianco a me ha smesso di respirare  se ti può bastare come risposta" dico ironica
"Dily vedi che è una stronzata" gli dice Michel cercando di tranquillizzarla
"Non è rassicurante comunque, è inutile che continuate a ripetermelo" dice lei irritata 
"Okay scusa" dice Michel alzando le mani e poi aggiunge guardandomi
"Principessa, seduti vicini?" Io amo questo ragazzo, capita proprio a fagiolo
"Ovvio".

Ci accomodiamo, io ovviamente vicino al finestrino, Michel vicino a me in mezzo e all'estremità c'è Kavin.

Dily è seduta vicino a Lucas, ovviamente.

Io metto già le cuffie e faccio partire la mia playlist, Michel mi ruba una cuffietta e si appoggia al mio petto ed io faccio lo stesso sulla sua testa, prima di cadere nel sonno profondo alzo lo sguardo e incrocio quello di Daniel, dire che è infastidito è dir poco,

Ops! non era mia intenzione.

Chiudo gli occhi e cado in letargo.

Dopo qualche ora

Il viaggio è stato abbastanza tranquillo

~ovvio hai dormito per tutto il volo~

Sono dettagli, comunque è stato molto tranquillo, a parte qualche bambino che urlava ogni tanto e gli occhi di Daniel addosso per tutto il volo, ma sono riuscita a riposare, anche perché Michel è un cuscino niente male, anche lui ha dormito per tutto il viaggio.

Quando siamo scesi dall'aereo il tempo di entrare nell'aeroporto per ritirare i bagagli e siamo andati subito via perché c'era un pullman che ci aspettava per portarci alla clinica.

Come ti stravolgo la vita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora