My Dangerous Daddy - Jeon Jungkook

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—Pov's Y/n—

Ormai è la quindicesima volta che sto leggendo la lettera e non smetto di piangere.
Ho bisogno di Jungkook, del suo calore caldo, del suo amore, delle sue dolci parole.

'Aspetta ancora un po' e verrò da te' il fatto è che non riesco più ad aspettare, non voglio più soffrire.
Sono sicura che gli serve ancora tempo e io devo accettare questa cosa, ma non riesco e mi sento un egoista.

Prima di conoscere Jungkook, ero una ragazza piena di speranza e di felicità.
Ero felice, avevo il cassetto dei sogni pieno, avevo grandi prospettive sul mio futuro, ma anche in quel periodo avevo il bisogno di qualcuno vicino a me che mi possa completare.
Avevo bisogno di una persona che mi facesse provare sentimenti diversi, come le farfalle nello stomaco.
Pensavo che la mia gemella fosse Taehyung, ma poi è arrivato Jungkook e ha ribaltato tutta la situazione.
Il giorno che l'ho incontrato per la prima volta, riuscivo a sentire il cuore battere all'impazzata, era come se la mia anima e la sua fossero collegate
Ovviamente ho ignorato quel piccolo sentimento e continuavo a ripetere di amare Taehyung, ma in realtà ho solo provato affetto e non amore.

Quando stavo con Jungkook sentivo ancora la sensazione delle farfalle nello stomaco oppure il cuore che non faceva altro che battere ad un ritmo esagerato.
Facevo di tutto per far smettere queste sensazioni, ma era difficile.
Lui era l'unico che riusciva a rendermi vulnerabile solo con lo sguardo.
Lo amo così tanto, che non accetto il pensiero di vederlo ancora lontano da me.

Nella nostra relazione era lui nel torto, non io.
Lui non si fidava di me, ma io mi fidavo di lui.
Lui mi trattava come se non avessi sentimenti, ma io l'ho trattato come una persona e non come un mostro.
Lui mi ha mentito riguardo al fatto di amarmi, io no e i miei sentimenti sono i stessi di cinque anni fa.
Stando con lui, non ho più pensato a me stessa, ma bensì a noi.
La mia speranza è aumentata ogni volta che stavo con lui, i miei sogni erano basati solo su Jungkook, gli obiettivi riguardavano solo al nostro di futuro.

Adesso, sono completamente sola.
Non ho più bisogno di pensare a quella stupida promessa.
Non ho più il bisogno di avere speranza, perché ormai non mi serve.
Non ho più il bisogno di essere felice, perché non ho un motivo valido per esserlo.
Non ho più bisogno di pensare al mio futuro, perché non c'è nulla che io possa fare.

Se Jungkook ritornerà sarò in grado di ritornare felice?
Se tutto andrà storto, cosa farò?
Ti prego Jungkook so che sei cambiato, adesso ritorna.
Ho bisogno di te.

Mi sveglio con un gran mal di testa. Guardo l'orologio: sono le otto e mezza di mattina.
Mi sono addormentata sul pavimento e non ho mangiato nulla ieri.
Non ho fatto altro che pensare a lui.

Mi alzo e decido di prepararmi visto che tra due ora devo andare a lavorare.
Dopo aver fatto la doccia, esco dalla doccia e inizio a vestirmi in modo casuale.
Pettino i capelli e li lascio sciolti, mi trucco un po' e metto un pizzico di profumo alla lavanda.
Guardo di nuovo l'orologio e vedo che ho ancora un'ora libera prima di iniziare a lavorare.

Mi avvicino alla finestra e sposto un po' la tenda per vedere il tempo.
Sta piovendo.
Guardando il tempo mi è venuta voglia di bere della cioccolata calda
Metto le scarpe, esco di casa e dopodiché chiudo il portone a chiave.
Prendo il mio ombrello e mi dirigo verso il bar, vado spesso lì per colazione e si trova solo cinque minuti lontano da casa mia.

Entro nel bar e vado verso il bancone per ordinare la mia cioccolata.
«Ehy» saluto il barista, lui ricambia il saluto con un cenno.
«Il solito giusto?» dice riferendosi alla mia cioccolata, annuisco solamente.

Mi guardo attorno e vedo una persona seduta in un tavolo mentre mi da le spalle.
Strano a quest'ora non c'è quasi mai nessuno oltre a me.
È molto raro trovare persone alle nove di mattino in questo bar.