Elle's POV
"Quindi lo vuoi o no, 'sto passaggio? È il mio modo di farmi perdonare per prima."
Lo guardai e poi sospirai.
Certo che uno strappo mi avrebbe fatto comodo...
Sbuffai e allungai la mia mano sinistra verso di lui.
"Passami il casco prima che possa ripensarci"
Mi passò il casco e fece un sorriso vittorioso, lo stronzo.
Forse si trattò del primo sorriso che gli vidi fare, però non era del tutto sentito.
Era vero che non lo conoscevo da molto - non erano passate neanche ventiquattro ore - però mi chiesi perchè fosse sempre beffardo o arrabbiato con tutto e con tutti.
Un po' d'allegria, ogni tanto, non gli avrebbe fatto male.
Vabbè che ero proprio io a parlare, Miss Polo Nord...
Nel giro di pochi secondi, il suo sorriso bianco e splendente, scomparve dalle sue labbra.
Mi morsi un labbro, senza accorgermene, e infilai il suo casco.
Una ventata di profumo si schiantò contro al mio viso.
Si trattava della tipica colonia da uomo, contrastata da un leggero tanfo di tabacco, ma non si sentiva molto.
Quell'effluvio inebriante mi piaceva da morire.
Salii nella moto dietro di lui, misi le mani sulle maniglie e mi aggrappai ad esse.
Il profumo si fece più intenso, data la vicinanza dalla sua fonte.
James.
Al suo orecchio, sussurra tutte le indicazioni per casa mia.
D'un tratto, notai che aumentò la velocità rispetto a prima e balzai in avanti, contro la sua schiena.
Tolsi le mani dalle maniglie e mi aggrappai forte a lui.
Feci dei respiri profondi, dato che stava andando davvero veloce.
"Hai paura?" Urlò lui, sopra al vento.
Probabilmente aveva sentito i miei respiri.
"No" dissi, orgogliosa.
Lui si accinse ad aumentar ancor di più la velocità, in quelle strade vuote, in cui l'unico rumore udibile, era il rombo del mezzo nero su cui ci trovavamo in quell'istante.
Sbiancai, sotto alla visiera del casco.
"Rallenta" sussurrai in modo quasi impercettibile.
Non lo vidi, ma riuscii ad immaginarlo con il suo solito ghigno disegnato sul suo viso.
"Perchè dovrei? - chiese - Hai detto di non avere paura, o forse il tuo ego è fin troppo grande persino per ammettere una cavolaia del genere, e preferisci avere un infarto?"
Bastardo.
"Mi sbaglio?" Continuò.
Non risposi.
"Oh beh, allora..." lasciò in sospeso la frase e girò l'accelerazione, anche se di poco.
"Rallenta" ripetei.
"Ammettilo" ordinò lui.
Sbuffai.
"Tu non mi comandi."
"Di' quelle due paroline e io rallento. Altrimenti supero casa tua e facciamo il giro dell'oca per tornarci. A te la scelta."
Lo guardai, incredula.
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Troppo Giovani
Roman d'amourElle Brown è la figlia dello sceriffo vedovo della città, e un padre protettivo come il suo è raro da trovare. Ma forse si tratta solo di paura: non vuole perderla. Spesso esclusa da tutto, per paura che potesse spifferare qualcosa al padre, Elle a...