Era passato ormai un anno della fine della grande guerra.
In quell'anno fu come se il mondo magico si fosse stoppato: Hogwarts era rimasta chiusa per poter essere ricostruita, molti dei sopravvissuti avevano aiutato nei lavori e anche il ministero stava cercando riorganizzarsi da capo.
I nostri protagonisti stavano riordinando quello che rimaneva della stanza delle necessità.
-Oh, guardate un po' qua- disse Harry e i suoi due amici gli si avvicinarono.-Il libro del principe mezzosangue. E' un po' bruciacchiato ma si legge ancora benissimo-
-Harry ti prego non vorrai ricominciare...-
-No Hermione tranquilla, e poi lo so già a memoria. Penso solo che non dovrebbe restare qui nel caso che qualcun altro lo trovi-
-Su questo Harry ha ragione- disse Ron entrando nella conversazione.
-In effetti è vero. Vi spiace se gli do un'occhiata io ragazzi?-
-No prendilo pure, e poi non penso che a Ron importi-
-Esatto, prendilo tu Herm-
La ragazza se lo mise in borsa e poi aggiunse -Beh per oggi qui abbiamo finito. Ci conviene andare-
Percorsero quindi la strada verso il portone principale e Hermione si rese conto di come, anche se adesso l'avevano di nuovo ricostruita, Hogwarts non emanasse più lo splendore di un tempo. Camminare per quei corridoi ora, le metteva solo molta tristezza e le faceva ricordare chi aveva perso durante la guerra.
Ron interruppe i suoi pensieri:
-Hermione posso parlarti un attimo?-
-Certo. Ciao Harry- disse lei salutando il secondo ragazzo.
-Ciao ragazzi- rispose quest'ultimo mentre si allontanava.
-Insomma Hermione, è passato un anno e ti ho dato del tempo ma...- vedendo l'espressione interrogativa di della ragazza si decise a continuare – non ho ancora capito quello che tu provi per me. Sai...la camera dei segreti...-
-Oh! Certo, certo. In effetti hai ragione, non ne abbiamo mai parlato. Comunque stai tranquillo, penso sia stato il momento e tutte le varie emozioni e quello che avevamo passato insieme nei mesi precedenti. Io ti voglio un gran bene Ron e te ne vorrò per sempre, ma niente di più. Sei stato gentile a volerne parlare, ma sei libero di vedere chi vuoi tranquillamente- e lo abbracciò.
-Sì... certo...allora grazie...-
Quell'abbraccio non venne ricambiato come Hermione si aspettava e vide una strana espressione sul volto di Ron, ma era stanca e non ci fece molto caso.
-A domani Ron- e non aspettando neanche la risposta, si smaterializzò.
Hermione abitava in un piccolo appartamento poco distante da Hogsmaid. Pochi mesi prima aveva deciso di vendere la casa dei suoi genitori perché troppo grande per una persona sola e soprattutto con troppi ricordi, così da potersi permettere un nuovo appartamento.Appena vi arrivò decise di farsi una doccia calda, mettersi qualcosa di comodo e di sgranocchiare qualcosa sul divano, troppo stanca per prepararsi una vera e propria cena.
Stava per mettersi a rileggere uno dei suoi vecchi libri quando si ricordò di quello del principe mezzosangue nella sua borsa. Si alzò per prenderlo. Poi tornò sul divano e, con Grattastinchi che si acciambellava sulle sue ginocchia, incominciò a leggerlo.
Riconobbe subito l'elegante e stretta scrittura del suo professore, dandosi della stupida per non averla riconosciuta al sesto anno. Quella scrittura che le aveva corretto così tanti compiti.
Le pagine erano così piene di appunti e correzioni, che Hermione lesse solo tre pagine quella sera.
Per lo più erano appunti sulle lezioni e le pozioni ma ogni tanto vi erano anche dei commenti rivolti ai compagni. Soprattutto grifondoro.
Hermione non poté che pensare che poteva averli scritti davvero solo il suo professore, ma non li trovava cattivi anzi, si ritrovò a ridere spesso per la sua ironia ed in quei momenti capì che lei non lo conosceva affatto. Era un grande uomo. Stronzo sì, ma grande e coraggioso.
Severus Piton era in coma dal giorno della guerra. Erano riusciti a somministrargli le lacrime di Fanny in tempo ma, la magia oscura nel suo corpo era troppa e le lacrime della fenice non bastarono a guarirlo del tutto.
Dopo quel giorno, Harry aveva ovviamente detto a tutti la verità sul suo conto e ora aspettavano tutti che il grande eroe si svegliasse.
Inizialmente Severus ricevette, seppur fosse incosciente, molte visite ma per lo più erano paparazzi o gente in cerca di gossip. Ora le uniche persone che lo andavano a trovare erano alcuni suoi ex colleghi e Harry.
La professoressa McGranitt era quella che lo andava a trovare più frequentemente. Si sentiva parecchio in colpa per avergli voltato le spalle durante la guerra e lui rimaneva comunque la cosa più simile ad un figlio che aveva.
Dopo quella sera, Hermione prese l'abitudine di leggere qualche pagina del libro alla fine delle sue giornate.
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Libro di pericoli o di amori?
FanfictionL'estate dopo la fine della guerra, Hermione ritrova il diario del principe mezzosangue; decide di tenerlo e di leggerlo.