-Oh ragazzi non potete capire! Lui è così…non ho parole per descriverlo, e quando sono con lui, io sono così…non ho parole per descrivere neanche questo!-
Hermione ripeteva queste parole da ormai parecchi minuti ad Harry e Ginny, che erano invece parecchio confusi.
I suoi due amici, l’avevano invitata a passare una giornata con loro a Grimmauld Place credendo di doverla tirare su di morale per gli avvenimenti di non molto tempo prima, ma la ragazza si era presentata da subito a casa loro con un gran sorriso e quasi indifferente per ciò che invece preoccupava ancora molto i suoi amici.
Avendo ricevuto l’immediata richiesta di spiegazioni, Hermione non poté che raccontare ciò che stava succedendo con Severus.
Ginny fu la prima a parlare: -Quindi fammi capire Herm, ora stai insieme al nostro ex professore?-
-Beh non lo so, ci stiamo ancora conoscendo e di appuntamento ufficiale ce n’è stato uno solo, ma non voglio preoccuparmi di cosa siamo o non siamo, se stiamo insieme o meno, l’unica cosa che voglio è che questa cosa vada avanti. Qualsiasi cosa sia.- rispose incredibilmente estasiata.
-Non mi sembra vero che queste parole le abbia dette lei. Secondo te sta bene?- sussurrò Harry e Ginny, ma come risposta ricevette un’occhiataccia. Il ragazzo però non si diede per vinto, e questa volta si rivolse direttamente ad Hermione.
-Ma sei sicura di quello che stai facendo? Voglio dire, è un grand’uomo certo, ma è il nostro ex professore, e poi l’età e altre cose.- E questa volta ricevette da Ginny una gomitata.
-Stai zitto. Ma non vedi che è finalmente felice?- ringhiò lei a lui.
Hermione, che non era affatto impazzita come pensava l’amico, si era aspettata che ci sarebbero potuti essere dei dubbi da parte sua e rispose tranquilla alle sue domande.
-Sì Harry, sono molto sicura di quello che sto facendo e sì, è il nostro ex professore e allora? E poi avanti Harry, smettila di pensare alla maniera babbana, noi maghi viviamo il doppio di loro e vent’anni di differenza non sono nulla messi a confronto con la nostra durata di vita.--D’accordo ma, non dico solo quello.-
-E allora cosa Harry? Dai parla.-
-Sei sicura che anche da parte sua sia lo stesso? Non dico affatto che ti sta prendendo in giro, un uomo come lui non lo farebbe mai ma, fino alla guerra era ancora innamorato di mia madre ed ora, da circa un paio di mesi da quando si è risvegliato da coma, siete già a questo punto. Mi sembra solo strano perché sappiamo bene che per lui non è facile aprirsi con le persone.-
Quelle parole, non poterono che far riflettere Hermione su molte cose e a porsi domande su domande. D’un tratto, non si sentì più a suo agio lì e doveva andarsene. Con occhi assenti, lanciò un ultimo sguardo ad Harry e Ginny e sussurò loro un “scusate, ora devo andare” frettoloso, ed uscì dalla casa.
-Harry perché le hai detto quelle cose? Non ha visto con che sguardo se n’è andata?!- gridò Ginny appena la porta si chiuse.
-Mi dispiace, ma quei dubbi ce li ho veramente e non ho potuto farne a meno. Voglio solo assicurarmi che stia bene e che scelga la persona giusta.-
-Smettila di fare l’eroe Harry! Lasciala vivere la sua vita e se sbaglia vorrà dire che avrà imparato qualcosa per la volta successiva.- Ginny poteva capire benissimo perché Harry era così protettivo nei confronti di Hermione, ma ora erano adulti, e come tali, dovevano poter affrontare certe situazioni da soli.
-Va bene Ginny ma, non hai visto com’era distrutta dopo quello che è successo con Ron?-
-E tu non hai visto com’era felice dopo quello che è successo con il professor Piton? E ora la sua felicità potrebbe già essere finita.-
-Io non volevo questo.- disse Harry abbassando lo sguardo, rendendosi conto solo in quel momento di ciò.
-Lo so Harry ma, anche se le vuoi bene come ad una sorella, non puoi controllare tutto quello che fa.-
Una volta uscita da Grimmauld Place, Hermione fu attanagliata da un senso d’angoscia e una quantità di dubbi infiniti. Si ritrovò a camminare a testa bassa, senza neanche accorgersi del temporale che era scoppiato quand’era ancora dentro la casa.Arrivò a casa sua quasi un’ora più tardi, completamente fradicia.
-Hermione, ti cercavo. Per Salasar, sei tutta bagnata, finirai per ammalarti se non ti asciughi immediatamente.-
Severus Piton era davanti alla porta di casa sua e appena la vide, le corse in contro. Hermione però, non sapeva cosa rispondere e se ne stette in silenzio, lasciando che l’uomo la scortasse dentro casa.Appena vi entrò, camminò verso il divano e vi si sedette.
-Hermione aspetta, stai bagnando anche il divano così.- e con un rapido movimento, prese la bacchetta e asciugò lui, la ragazza e la pozza d’acqua che si era formata sul divano.
Ma Hermione continuava a starsene in silenzio e a fissare un punto indefinito davanti a sé. Severus capì che qualcosa non andava.
Si sedette allora cauto vicino a lei e le prese una mano tra le sue. -Hermione, è successo qualcosa? Da dove sei tornata?- ma lei rimaneva immobile.
-Per caso…- azzardò a dire – è successo qualcos’altro con quel Weasley?- solo l’idea, fece crescere in lui la rabbia ed Hermione, che si accorse di ciò perché lui incominciò a stringerle di più la mano, si decise a rispondere.
-No.- disse solo. Ma fu più che necessario a Severus per tranquillizzarsi.
-E allora cos’hai Hermione? Perché non parli?-
Ed Hermione, che girò solo allora il volto per guardarlo, gli rispose facendogli a sua volta una domanda: -Tu ami ancora Lily?-
Severus forse sapeva che prima o poi avrebbe dovuto dare dei chiarimenti a proposito della donna a lei, ma non si aspettava di certo che il problema in quel momento si basasse su quello.
-No Hermione, non la amo più.-
Ma Hermione sembrava avesse ripreso a starsene in silenzio e immobile, e perciò decise di continuare a parlare.
-L’ho fatto per parecchio tempo, ma ormai non la amo più da molti anni. Le vorrò bene e sarà importante per me per sempre, ma finisce qui.-
-E il patronus? Anche lì hai detto “sempre”.-
-Immaginavo che Potter ti avesse fatto vedere i miei ricordi, e hai ragione, ma il sentimento maggiore che provo verso di lei ora, è il senso di colpa. Perché mi sentirò sempre in colpa per la sua morte ed il mio patronus non ha cambiato forma per quello, non perché io la amo ancora.-
La ragazza lo guardava con gli occhi lucidi.
-Era questo il problema?- le chiese ancora. E le annuì.
-E poi perché, so che tu non ti sei mai aperto molto con le persone, eppure adesso, con me e in così poco tempo.-
-Sai, su questo ci avevo riflettuto anch’io e la risposta è che, prima non potevo fidarmi di nessuno ed ora invece, mi sembra tutto estremamente semplice con te. Non ascoltare più Potter quando si tratta di queste cose, che ne capisce ancor meno di quanto ne capisca in pozioni.- disse asciugandole una lacrima che si faceva strada sul suo volto.
La ragazza rise.
-Lo farò, se tu la smetterai di leggermi la mente.-
Sorrise anche Severus. -Promesso.- disse poggiando la sua fronte a quella di Hermione.Dopo che lei gli sorrise di nuovo, si sporse per baciarlo, e come per magia, sentì che tutto si era di nuovo sistemato.
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Libro di pericoli o di amori?
FanfictionL'estate dopo la fine della guerra, Hermione ritrova il diario del principe mezzosangue; decide di tenerlo e di leggerlo.