-Accidenti! Devo aver dimenticato le chiavi di casa nella stanza di Severus.- disse fra sé e sé Hermione, una volta che fu arrivata davanti alla porta di casa.
Scocciata e sentendo sempre di più la stanchezza, fu costretta a tornare indietro. Ripercorse i corridoi dell’ospedale che aveva lasciato poco prima con le palpebre che quasi le si chiudevano, con passo lento e trascinato.
Era davvero distrutta; attorno a sé, le persone e le voci erano tante ma lei non riusciva a distinguerne bene nemmeno una. Molti correvano avanti e indietro sorpassandola e lanciandole sguardi di disappunto perché intralciava il passaggio. L’odore dell’ospedale incominciava a farle venire il mal di testa e il tragitto fino alla stanza del professore sembrò infinito.
Quando finalmente giunse davanti alla porta, la aprì svogliatamente senza neanche bussare e a testa bassa.
-Sono io, ho solo dimenticato le chiavi, me ne vado subito.- disse mentre già si dirigeva al comò dove era sicura di aver lasciato le chiavi.
Ma quando alzò la testa, non incrociò solo lo sguardo di Severus, bensì anche quello della donna contro cui era andata a sbattere quella stessa sera.
-Oh, salve di nuovo.- le disse quindi la donna ricambiando il suo sguardo.
-Granger! Cosa ci fai qui?- le chiese invece Severus con sguardo rimproverante.
Hermione, non sapeva bene chi guardare dei due. -Io…beh…le chiavi…- disse solo mentre le prendeva.
-Ma, voi vi conoscete?- chiese poi guardando la donna. Era sicuramente più facile chiedere a lei che a Severus, che non aveva ancora smesso di guardarla in malo modo.
Ma la donna non fece in tempo ad aprir bocca che Severus rispose al posto suo. -Sì, Leandra è una mia vecchia amica, ma questo a te non deve interessare, Granger.-
L’atmosfera non era delle migliori; Severus sembrava essere molto teso, Hermione era a dir poco imbarazzata e la donna spostava lo sguardo da Severus ad Hermione senza capire bene cosa stesse succedendo.
-Oh, su Severus non essere scortese. So che anche lei è una professoressa ad Hogwarts, quindi è come se foste colleghi anche se tu non hai ancora ripreso ad insegnare, no? Cosa ci sarebbe di male se lei sapesse?- disse quindi Leandra prendendo parola.
-Non credo sia il caso.- cercò di convincerla Severus.
Ora Hermione era ancor più confusa. -Sapere cosa?-
-Beh, che non sono solo una vecchia amica di Severus, io e lui ormai ci frequentiamo da tre settimane.- il tono di Leandra era fiero, era felice di farle sapere che stava con Severus Piton ed i suoi occhi luccicavano come se volesse dirlo anche a tutto il resto del mondo.
Ma il mondo di Hermione invece, crollò in meno di un secondo.
-Voi state insieme?- sussurrò.
-Sì!- le gridò quasi la donna, euforica.
-Ma…come?-
-E’ successo quasi per caso. Quando ho saputo che era ricoverato al San Mungo, sono venuta a trovarlo e…sai come succedono queste cose.-
Leandra non smetteva di sorridere e ora si era impossessata del braccio di Severus, che invece era in piedi affianco a lei come una statua. Ma Hermione non li stava più guardando, pensava solo al fatto che mentre lei si impegnava tanto per fargli riacquistare la memoria e lo veniva a trovare tutti i giorni, mettendo in secondo piano persino gli impegni da insegnante, lui stava con un’altra. E proprio quando a lei sembrava che le cose stessero andando meglio.
Si sentiva usata, offesa ed era delusa di se stessa.
Senza più dire nulla, si voltò ed uscì dalla stanza. Quando chiuse la porta, sentì Severus chiamarla ma sapeva che non sarebbe stata una buona idea entrare di nuovo in quella stanza.
Andò quindi al suo appartamento, mentre cercava di tenere la mente occupata con un qualsiasi cosa.
Il sonno le era ormai passato e tutto ciò a cui riusciva a pensare era quella donna con Severus. Sapeva benissimo che era il tipo di donna che ci si aspetta di vedere a fianco ad un uomo come Severus e lei non poteva farci nulla.
Era più di un’ora che tentava di scacciare quei pensieri dalla sua mente e di prendere sonno, così decise di prendere una pozione senza sogni e, almeno per quella notte, non pensarci più.
Severus nel frattempo, non aveva voluto dare molte spiegazioni a Leandra ed era piuttosto irritato. Non sapeva perché la donna avesse detto ad Hermione che stavano insieme, non erano una coppia ufficiale anzi, non erano proprio una coppia perché il loro era solo sesso, per di più in ospedale e tentando di non farsi scoprire dalle infermiere. Per lui quella non poteva assolutamente definirsi una relazione, ma ormai il danno era fatto.Era infastidito anche dal fatto che Leandra continuasse a fargli domande su Hermione e su come mai lui non avesse detto nulla per confermare la loro “relazione” o come la chiamava lei.
Ma incominciava veramente ad essere stanco e sapeva che non si sarebbe potuto trattene ancora a lungo dal risponderle in malo modo, così la congedò con più calma possibile, rimandando la conversazione ad un'altra volta.
La situazione di Hermione e Severus sembrava non potesse andare peggio: da un lato, Hermione era distrutta e pensava di aver perso per sempre l’uomo della sua vita, dall’altro lato, neanche Severus stava alla perfezione e gli sembrava di aver commesso l’errore più grande della sua vita, anche se non sapeva neanche lui il perché.
Le idee dell’uomo, se possibile, erano ancor più confuse di quelle di Hermione ed aveva in corpo un mix di emozioni contrastanti. Quella che sentiva di più, era però il senso di colpa. Sapeva di non aver trattato bene Hermione in nessuna delle volte in cui lei era andata a trovarlo e sapeva di averle dato il colpo finale quella sera, quando lo aveva visto assieme a Leandra.
Ma non sapeva come avrebbe potuto farsi perdonare, non ne era abituato, e non era certo che sarebbe stato il caso di farsi perdonare.
Insomma, erano ad un punto morto. Si dice però che, quando si tocca il fondo, dopo non ci sia altro che la risalita, e i due non potevano che sperare in ciò.
Volevo scusarmi ancora una volta per il ritardo della pubblicazione ❤
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Libro di pericoli o di amori?
FanfictionL'estate dopo la fine della guerra, Hermione ritrova il diario del principe mezzosangue; decide di tenerlo e di leggerlo.