La mattina dopo, Hermione era ancora al San Mungo e fu svegliata molto presto da delicate carezze sul suo viso.
-Hermione…Hermione svegliati, dobbiamo andare.-
La ragazza riconobbe immediatamente Severus dalla voce, ma solo quando si svegliò del tutto poté mettere a fuoco la sua figura. Severus non le fece però perdere altro tempo. -Forza Hermione, andiamo.- continuava a dire.
-Andiamo dove?-
-Lo vedrai. E’ ora che tu ti allontani un po’ dalla città e da tutto il resto.-
Hermione era sempre più confusa. -E i medici?- chiese ancora.
-Ci ho parlato io, è tutto a posto. Mi sono anche permesso di prepararti una borsa con ciò che ti servirà, non ci resta altro che andare.- non le fece aggiungere nient’altro e appena lei fu pronta, la prese per mano e quasi corsero fuori dall’edificio.
-Bene, ora tieniti a me che ci smaterializiamo.-
-Ma per dove Severus, mi vuoi spiegare? Questo comportamento non è da te.- Hermione era a dir poco confusa, non riconosceva più il suo professore di pozioni, ora davanti sé aveva un uomo completamente diverso, tranquillo e spensierato, pensava Hermione.
-E’ colpa tua Granger, mi mandi in subbuglio. Ora tieniti e chiudi gli occhi, sarà una sorpresa.-
E detto ciò, si smaterializzarono.Una volta arrivati, Hermione aveva ancora gli occhi chiusi ma poteva capire che erano ben lontani dalla città. Sentiva un leggero venticello e nell’aria c’era odore di pioggia, segno che stava per arrivare un temporale ma l’aria era calda e molto piacevole. Sentiva l’odore del mare e il suono delle onde che si infrangevano sulla spiaggia o sugli scogli. Sentiva che le sue scarpe sprofondavano nella sabbia fine, e i pochi raggi di sole che si facevano strada tra le nuvole che le scaldavano la pelle.
Hermione aprì gli occhi.
Davanti a lei vi era una bellissima casa, bianca e color sabbia con però gli infissi azzurro intenso. Un contrasto molto particolare e azzardato, ma l’insieme era magnifico. La casa era di legno, con un portico sul davanti che dava proprio sulla spiaggia.
Hermione ne rimase incantata.
-Andiamo?- intimò Severus.
La accompagnò dentro e la ragazza continuò a guardarsi attorno cercando di scorgere ogni minimo particolare, dal salotto che vi era appena entrati, alla piccola cucina subito dopo di esso, alle scale che probabilmente portavano alla camera da letto, alle pareti stracolme di quadri che ritraevano ogni paesaggio marino immaginabile. Il tutto era sui toni del beige e color crema.
Quella piccola casa era un sogno.-E’ tua questa casa?- chiese Hermione ancora incredula.
-No, non è mia.-
-E’ della tua famiglia?-
-Nemmeno.-
-Ma allora di chi è?-
-Di una coppia anziana di babbani che sarà via per un po’ di giorni. Non so altro.-
-Siamo in casa di sconosciuti? Severus questo è illegale!-
Ma Severus rise. -Non se ne accorgeranno nemmeno stai tranquilla.-
-Oh Godric, chi sei tu e cosa ne hai fatto del vero Severus?- rispose
Hermione portandosi le mani alla testa ma incominciando anche lei a trovare quella situazione divertente.
Severus la avvicinò a sé prendendola per i fianchi. -Staremo qui per questo weekend. Volevo farti staccare un po' dalla solita routine, penso che tu ne abbia bisogno.-
STAI LEGGENDO
Libro di pericoli o di amori?
FanfictionL'estate dopo la fine della guerra, Hermione ritrova il diario del principe mezzosangue; decide di tenerlo e di leggerlo.