capitolo 4

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(la canzone è quella che sentirà/canterà Heath a un certo punto della storia, la traduzione la metto alla fine del capitolo:)

"Ho detto che la voglio io" 
"No invece la voglio io" 
"L'ho detto prima io quindi spetta a me".
Inizió cosi la cena, con Caleb e Elliot che litigavano per l'ultimo pezzo di carne avanzata; nonostante non avessero fatto movimento tutto il buon cibo preparato dalle menager è stato spazzolato via in meno di 15 minuti.

"Sono sempre a fare baccano quei due"
"Si hai ragione Heath, a proposito volevo chiederti come mai hai cercato di difendermi a quello stupido gioco" domandó Duske al rosso accanto a lui che peró non gli rispose,
"Heath, ci sei? C'è qualcosa che non va?" anche in quel momento la domanda non ebbe risposta allora Duske smise di parlare e continuarono a mangiare tranquillamente.

Dopo qualche minuto imbarazzante, dalle porte azzurre della mensa fece capolino il mister "Buoooonasera ragazzi miei, com'è andato l'allenamento di oggi? Ah è vero, non vi siete allenati ahahahah; comunque penso che qualcuno abbia capito il motivo giusto?" Jude si alzó in piedi e spiegó alla squadra il motivo
"L'allenatore ha notato che tra tutti noi esistono...come dire...dei gruppetti dove si è piu amici che con gli altri al di fuori di esso e per giocare a calcio come una vera squadra prima bisogna conoscerci bene o mi sbaglio mister(?)"
"Ohhh assolutamente no, è esattamente questo il motivo e vedo che ci siete riusciti. Per oggi è tutto, domani ci sarà un vero e proprio allenamento quindi tutti carichi. Buona serata" e sempre col suo immancabile stile se ne andó dalla mensa lanciando peró un occhiolino a Regina che rispose nello stesso modo.

"Ragazzi io non so come mai, ma sono davvero sfinito psicologicamente quindi anche se sono solo le 20.30 vi auguro buonanotte e a domani" "si anche io vado a letto come fa Sonny" rispose Mark.
Quando entrambi se ne furono andati caló il silenzio. "Vedo che senza le due anime parlanti (Sonny e Mark) nessuno osa proferire parola, quindi direi che ci pensa il buon e vecchio Xavier a rompere il ghiaccio con tutti voi" esclamo il riccioluto salendo sulla sedia in modo tale da essere visible a tutti, "Oh eccolo che ricomincia" disse Nathan a bassa voce e non era l'unico che lo pensava, infatti Elliot e Duske accennarono un 'si' annoiato con la testa.
"Aaallora ragazzi che ne dite di continuare obbligo e ver-" in coro gli risposero tutti "NOOOO" cosi abbassó la cresta e si sedette a braccia incrociate sulla sedia.
"Scusate ragazzi" questa voce risveglia Duske dai suoi pensieri perche era proprio il suo Heath che dopo tempo aveva deciso di parlare (non con lui, con tutti) ma stava comunque parlando. "so bene che è la prima notte in Russia, in un nuovo college che fortunatamente ci ospita, e il pensiero del FFI sicuramente non aiuta, ma insieme possiamo farcela, ne abbiamo superate tante per arrivare fin qui e niente ci fermerà!"
"Sii ben detto" risposero tutti insieme con piú convinizione possibile. Dopo questo mini-discorso motivazionale, il rosso andó al secondo piano, in camera sua, e con un tonfo pesante sul materasso si perse tra i suoi pensieri con la sua amata ma triste musica.
Intanto nel piano di sotto c'era chi guardava la televisione, chi giocava a briscola, chi parlava del FFI e chi continuava a pensare a qualcuno in particolare...

Piano piano la mensa divenne desolata; rimanevano solo Regina e Silvia che spettegolavano, qualcuno addormentato sul divano davanti alla tv e Duske con Dave, il quarto portiere convocato nel FFI (per ora). Stavano discutendo del piu e del meno fino a quando al biondo arrivó un messaggio dal suo Heath con scritto 'vieni su un attimo' allora senza aspettare un secondo di piu salì velocemente gli scalini e giró l'angolo a sinistra per entrare nella sua camera.
Bussó e dall'interno sentì un flebile "è aperto" così Duske entró.
"Ciao Duske" disse il rosso sdraiato sul letto con le gambe accavallate e le cuffie addosso
"Ciao Heath, Elliot dov'è?" rispose il biondo chiudendo la porta e facendo un passo verso di lui, "È fuori a fumarsi una sigaretta con Xavier" Duske continuó
"Ok ,dovevi dirmi qualcosa?"
"Emh si, a dir la verità si" Heath scese dal letto togliendosi le cuffie ma iniziando a cantare:
"Has the world gone mad or is it me?
All these small things they gather 'round me, gather 'round me"
Duske non capendo "Scusa Heath non conosco questa canzone" ma egli imperterrito continuó a cantare avvicinandosi sempre di piu "Is it all so very bad? I can't see" fece una pausa di qualche secondo ricominciando poco dopo
"Vedi, è questo che non capisco e non riesco neanche a vederlo, tutte queste cose che si accumulano attorno a me, non le sento e non le capisco" Duske continuó a non capire un accidenti peró non disse nulla in merito e lo lasció continuare
"So che non stai capendo niente, te lo si legge in faccia quindi mi spiegheró meglio" fece un'altra pausa per poi incominciare
"Tu mi sei sempre stato accanto, fin da quando ci siamo conosciuti ad ora. Come mai, cos'ho io di tanto speciale da meritare un ragazzo così bravo e buono come te?"
Duske non sapeva come prendere questa frase, era un complimento, era una semplice domanda o il rosso stava iniziando a capire quello che davvero prova per lui?

bela rega sono coto;)
la canzone è una delle mie preferite e le frasi tradotte letteralmente sono cosi:

Tutte queste piccole cose, si accumulano attorno a me, si accumulano attorno a me

Tutto questo è così brutto? Non riesco a vedere

allora la storia in sè secondo un parere mio PERSONALE sta andando bene, cioè mi piace un sacco scriverla e immedesimarmi nei personaggi. Nel prossimo capitolo partono le POV'S quindi discorsi in prima persona (non tutto solo dove serve :)
e niente se vi piace mettete una ⭐️
detto questo ci becchiamo domani con un prossimo capitolo

baci

I'm a problem-Nosaka x NishikageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora