capitolo 16

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E fu così che i due 'fratelli' si fissarono per la seconda volta in un'ora senza pronunciare una sillaba. Vero, erano distanti, ma attorno a loro c'erano solo le zanzare che iniziavano a punzecchiare le braccia e i polpacci.
Entrambi non sapevano se rompere il ghiaccio o se aspettare l'altro.
Dopo secondi interminabili Xavier si giró scuotendo la testa mentre ghignava; ovviamente in modo ironico. Quel ghigno malefico pieno di dolore e sofferenza espressi in un semplice "tsk" che pronunció sussurrando.
Si accese la quarta o quinta sigaretta come se avesse un tic nervoso. Anche le nuvolette grigie sanguinavano dolore lancinante.

Hunter capendo la situazione si alzó, e gli andó in contro con il capo chino.
Appena fu a un metro di distanza disse un semplice "ciao". La sua voce era come quella di una bambola con le pile scariche.
Per non parlare di quella di Xavier; più che voce si poteva definire strazio demoralizzato.
Rispose anch'egli con un "ciao".
La conversazione era nata com'era morta.

Dopo un minuto circa il riccioluto si alzó dal muretto così da essere alla stessa altezza del rosso.
Buttó a terra il mozzicone per poi calpestarlo.
Era nervoso ed erubiscente ma non lo dava a vedere.
Inizió sempre con quel ghigno a parlare
"Qual buon vento ti porta alle 21 di sabato sera, all'ingresso di una discoteca, a parlare con me?"
I suoi occhi erano iniettati di veleno pronto a spruzzarlo addosso al suo interlocutore che fece scena muta. Richiese in modo esplicativo
"Cosa cazzo vuoi?"
Hunter sembrava turbato dal suo comportamento. Rispose senza guardarlo negli occhi
"Volevo solo salutarti" La sua voce pareva un epicedio.
"Ah, quindi dopo 3 anni mi rivolgi ancora la parola... Ti ricordi come mi chiamo o quanti anni ho? Ah ti ricordi anche il perche sono qua in Russia? Ti ricordi che gioco a calcio, o pensavi a pallavolo?"

Hunter finalmente alzó la testa scioccato dalle parole colme di odio che suo 'fratello' gli stava rivolgendo infatti guardando in basso rispose
"Certo che me lo ricordo"
Risposta inutile a parere di Xavier, che ribattè velocemente
"Senti che cazzo vuoi adesso? Mi volevi dimenticare, mi odiavi e mi hai allontanato. Ripeto, che cazzo vuoi?"
Hunter fece un bel respiro e rispose
"Voglio mio fratello"

POV'S XAVIER
Ma sta scherzando o ha bevuto uno drink di troppo(?). Ridendo gli risposi
"Ah certo, dopo 3 anni 'vuoi tuo fratello' che hai insultato e quasi denunciato per molestie"
Mi ero dimenticato di quest'ultimo fatto... Per fortuna non lo fece, solo perche lo pregavo di non rovinarmi la carriera calcistica oltre alla vita.

Lui mordendosi il labbro inferiore si lasció andare
"Ok hai ragione. Ti chiedo scusa. Non avrei dovuto trattarti nel modo in cui ti ho trattato. Sono stato un coglione. È solo che pensavo di starti lontano per dimenticarti, sai meglio di me che la nostra storia non poteva durare e questo mi torturava ogni giorno. Magari se avessimo preso strade diverse egoisticamente avrei superato quel periodo di merda ma fu l'esatto opposto. Piu passava il tempo, più mi mancavi. Trovai un'altra squadra con altri compagni e anche un fidanzato che potesse sostituirti anche in minima parte. Non fu cosi. Siete l'esatto opposto e ció mi provocava solo più depressione. Non pensavo di trovarti qua. Non sapevo avessi fatto così tanta strada. Cazzo, non so come farmi perdonare Xav-"
Quel soprannome; me lo dava solo quando eravamo da soli, senza nessuno che giudicava la nostra relazione.

Non sapevo come rispondere. Il mio orgoglio si fece avanti (per fortuna) così trovai le parole per dirgli
"Mi spiace Hunter, è stato bello ma come hai detto tu la nostra storia non poteva durare"
"C-cosa vorresti dire?"
"Che è finita."
Con tutto l'autocontrollo da me imposto lo sorpassai e mi avvicinai all'entrata ma
"Aspetta, se è per Jordan non ci sono problemi, posso lasciarlo quando vuoi"
Mi venne da ridere. Ancora. Stavolta peró erano risate di disprezzo
"Sei puerile, non puoi lasciare un ragazzo per leccare il culo a tuo fratello. Ci si vede"
Probabilmente era ancora fuori mentre io varcavo la porta da dove proveniva musica tecno.

Una lacrima mi scese dall'occhio sinistro ma in un battibaleno la asciugai col pollice. Questa era una serata in discoteca quindi dovevo godermela.
Andai con gli altri e iniziai a bere. Vodka, Tequila e un po' di Jack Daniel's erano i miei migliori amici in quel momento.
Fortunatamente reggevo molto bene l'alcol, infatti ero gia al quinto shot e non sentivo niente.
Rimasi seduto al bancone facendo amicizia col barista mentre vidi tutti gli altri in pista o a flirtare con gli avversari...

POV'S DUSKE
"È stra bello qui" dissi a Heath alzando la voce
"Cooosa? Non ti sentooo" Ripetei visto che la musica alta impediva di parlare senza urlare
"Ho detto che è bello questo posto"
"Cosa c'entra l'arrostooo?"
Non capiva niente quindi gli feci segno di andare verso i bagni dove presumevo ci fosse stato meno baccano. Avevo ragione.
"Scusa Duske, che volevi dirmi?" Si avvicinó con aria ingenua, come il suo solito
"Questo volevo dirti"
Afferrai i suoi fianchi per farli avvicinare ai miei, gli sorrisi e lo baciai. Mi era partito l'embolo d'affetto infatti lui mi disse
"Se era questo quello che volevi dirmi... lo accetto volentieri" Mi disse alzandosi in punta per arrivare all'orecchio leccandomi il lobo e parte del collo.
Mordendomi il labbro per oviare i brividi che mi provocó, feci scivolare le mani dai suoi fianchi fino ai glutei per poi arrivare alle coscie. Le strinsi cercando di farlo sedere sul bordo dei grandi lavandini.
Lui mi attorciglió le gambe attorno al busto facendo avvicinare il suo bacino al mio.

Tra la miriade di baci delatori e non, stavo per scendere verso il basso fino a quando la porta principale del bagno non si spalancó...
"B-byron" onestamente non mi dispiaceva un trio con lui, ma non era sicuramente nelle sue intenzioni.
"Emh...scusate ma dovevo sciacquarmi la camicia dato che quel cretino di Beacons mi ha rovesciato addosso metà birra"
"N-no tranquillo è colpa nostra..." gli rispose Heath ancora seduto sul lavandino.

Ci sorridemmo tutti e tre e imbarazzati, io e il mio ragazzo ci spostammo per uscire dal bagno ma nel girarmi per grattarmi un braccio, vidi il biondo a petto nudo mentre cercava di smacchiare l'indumento...
"Cazzo che bel fisico" Entrambi si girarono.
Non posso averlo detto ad alta voce...
Diventai rosso come non mai e cercai di accampare scuse del tipo
"Emh mi stavo riferendo alla ballerina che sta ballando sul coso...si beh è ora di andare Heath" strattonai il polso del rosso e ci fiondammo fuori ridendo della figura di merda.

Nel frattempo vidi anche Claude sorretto da Bryce che si stavano dirigendo verso il bagno con uno sguardo complice e ubriaco...
Non oso immaginare cosa faranno quei tre...



bela rega sono coto:)
Capitolo un po MH. Cioè, mi piace un sacco l'atmosfera dell'inizio come non mi piace la fine...peró era inevitabile scriverlo...
(sta ispirazione del caa ce l'ho alle 1.3o di notte ahahah)
Ma poi... CON QUALE CORAGGIO HIROTO A FRIENDZONATO TATSUYA...
mi spiace in fondo, ma domani scoprirete che non e del tutto perduta la ship...eheheh
detto questo ci becchiamo domani con un prossimo capitolo
baci

I'm a problem-Nosaka x NishikageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora