capitolo 11

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"I-in che senso piangi per me?" Duske era confuso
"Perche non riesco a non pensarti" Se prima era confuso, ora lo era moltiplicato per 10 infatti attese spiegazioni dal rosso davanti a lui
"Sai Duske, ho riflettutto per quello che ti ho detto l'altra sera, anche di come ti avevo lasciato... non sono stato per niente gentile e mi volevo scusare per quello che ti ho provocato"
Duske accennó un sorriso e un 'si' con la testa poi il rosso continuó
"Ho fatto tanti sbagli nella vita, me ne rendo conto ma ad alcuni errori non posso rimediare... con te invece si. Ho sbagliato nel dire che non ti volevo piu vicino a me; ti prego perdonami" Nelle ultime parole si giró implorante verso il biondo.
"Va bene Heath, ti perdono anche se francamente non riesco molto a capire..."
Egli fece scendere altre lacrime che pero Duske gli asciugó con i pollici abozzando un tenero sorriso.

Heath era sorpreso dal suo gesto e senza pensarci un secondo gli mise le braccia attorno al collo mentre le mani del biondo erano ancora sulle sue guance.
Entrambi erano emozionati e imbarazzanti, ma il loro sentimento reciproco era maggiore.
Attorno a loro c'era il cinguettio dei merli e l'odore dell'erba appena tagliata.
I due ragazzi continuarono a guardarsi negli occhi uno seduto sull'altro fino a quando il rosso si avvicinó all'orecchio per sussurrargli
"Grayling, ho sprecato anni con ragazze e ragazzi sbagliati, per non capire che quello giusto era a fianco a me da sempre"
Detto questo, Heath si spostó per far toccare le fronti e sorridergli per poi baciarlo.

un'ora prima nel gruppo di Heath

"Senti Moore" Era Xavier che dal davanti inizió a parlargli "Quando tu e Duske eravate in camera stamattina vi ho sentiti e non posso non dirti che sei un grande coglione"
Heath accigliato lo lasció finire
"Sei davvero un coglione perche tu hai respinto l'unica persona che ti ama con tutto il suo cuore. E non dirmi che non l'avevi capito; anzi l'hai fatto apposta, quindi ti chiedo perche l'hai fatto? Ti diverte vederlo soffrire? L'altra notte l'abbiamo passata sul suo letto e io lo stavo consolando abbracciandolo, cosa che dovresti fare tu visto che anche a te piace. O sbaglio Moore?"
Heath era sbalordito "Non sono cazzi tuoi"

Xavier si fermó di fermó di colpo cosi da bloccare anche lui e parlargli guardandolo negli occhi
"Senti caro mio deficiente, hai sbagliato persona da prendere per il culo. Ho visto la faccia che hai fatto appena ci hai visti praticamente nudi sul suo letto. Anche se non lo ammetti so che ti farebbe incazzare se ti dicessi che abbiamo scopato. E sai perche ti fa incazzare? Perche c'ero io nel suo letto e non tu. Questo per colpa tua. Hai trattato male l'unica persona che ti ammira per ció che sei veramente e non perche sei una star del calcio."

Heath faceva fatica a respirare per quelle parole che il riccio davanti a se stava pronunciando quindi senza replicare lo lasció continuare
"Entro oggi vai da lui e gli chiedi scusa per tutto quello che gli hai fatto, provando magari, a confessare i veri sentimenti che hai nei suoi confronti. La coscienza è solo tua ma l'amico è anche mio quindi rimedia tutto."
Finì marcando l'ultima frase per poi posizionare il pallone tra i piedi e continuare a dribblare gli alberelli davanti a lui.

Heath era sbaloridito dal profondo discorso di Xavier e i sensi di colpa gli stavano divorando lo stomaco.

un'ora dopo

POV'S DUSKE
È stato il bacio piu bello di tutta la mia vita; era la terza persona che baciavo: una era per uno stupido gioco anni fa e l'altra era in un bagno di una discoteca. Si poteva dire che questo era il mio primo vero bacio.
Ci staccammo dopo un po per riprendere fiato ma non passó nemmeno un secondo che mi fiondai sulle sue labbra rosee e sottili.
Iniziarono i veri baci passionali con una lingua sopra l'altra.
Combaciavano perfettamente; le nostre bocche insieme erano perfette.

Ci staccammo dopo un po e riprendemmo fiato. Mi disse con la voce piu sexy mai sentita prima
"Stasera alle 10 vieni in camera mia"
Non ero pronto psicologicamente ma annuì contento.

POV'S XAVIER

Finalmente quella testa di minchia aveva baciato il Biondino. Ovviamente io ero dietro un albero ad osservare la scena a loro insaputa. Era meglio se non glielo dicevo... mi avrebbero mangiato vivo quindi sorrisi silenziosamente. Un po mi ero affezionato a Duske... intendo come compagno di stanza.
Gli volevo bene.
Tutti da anni mi chiedevano se ero etero o no, io rispondevo sempre con la prima opzione anche se è da tempo che anche io me lo domandavo.
Vedere quei due che si baciavano cosi felici mi ha fatto risvegliare nel mio cuore una figura a cui non pensavo da tempo e che mi mancava un sacco.
Hunter.
'Ritorna da me ti prego, so di aver sbagliato e prendo le mie responsabilità, ma non puoi stare lontano da me per sempre, lo sai anche tu'
Queste sono state le ultime parole che riuscì a dirgli prima che scomparisse dalla mia vita. Mi mancava come manca la mamma a un cucciolo di stambecco. Lo stambecco era il suo animale preferito.
Cazzo mi stavo demoralizzando pensando a una persona che neanche si ricorderá del sottoscritto...

Perso tra i miei pensieri, vidi il Biondino che tiró su Heath visto che aveva le caviglie slogate. Iniziarono a camminare verso il mister che si trovava a quasi 15 minuti da qua.
Io essendo da solo ripresi il pallone tra i piedi e cercai di raggiungere gli altri che penso si siano fermati a 500 metri.

bela rega sono coto:)
Che dire...capitolo un po particularrrr
mentre lo scrivevo non avevo molta ispirazione ma penso sia venuto fuori abbastanza decente...
Stavo pensando (quando finiró sta storia) di iniziarne un'altra basandoci su una sola ship invece che di 3/4 come in questa.
Bangaze o hiromido oppure qualcosa su Byron...ci penseró, sono quelle che piu mi interessano e non ci sono molti racconti su di loro quindi direi... perfecttt
detto questo ci becchiamo domani con un prossimo capitolo
baci

I'm a problem-Nosaka x NishikageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora