capitolo 21

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Finalmente tutti erano arrivati al 'college' con gli altri che stavano prendendo una pausa.
Erano quasi le 22 e non avevano assolutamente intenzione si smettere.
Heath con i nuovi arrivati varcarono il cancello del campo e disse
"In quest'oretta sono andato a prendere le nostre carte vincenti per fare un full domani in campo"
(full è una mossa vincente del poker).
"Lo schema di domani sarà così: le due punte saranno Beacons e Whitingale seguiti dietro da Love, Shiller, me e Foster; in difesa Reese, Samford, Shawn e King. Portiere Grayling. Attenzione, tutti possono essere sostituiti da un momento all'altro quindi allenatevi come se foste tutti titolari. È tutto"
"Moore non puoi farmi giocare in difesa, sono un portiere io" protestó Joe,
Ma Heath ormai aveva deciso, sicuramente aveva un piano...

Continuarono ad allenarsi duramente per altrettanto tempo. Bryce, Claude e Byron provavano un tiro a tre, Xavier e Hunter invece di coppia, David e Joe provavano qualcosa di nuovo dato la posizione insolita di entrambi. Heath tirava in porta coperta da Duske che però era sovrappensiero.
"Duske cos'hai stasera? Da giorni sei con la testa tra le nuvole...è successo qualcosa?"
"Ehm, no tranquillo sono solo agitato per domani" Gli rispose sorridendo.

Passarono altri minuti finchè superarono la mezzanotte; alcuni si erano ritirati nelle proprie stanze, altri erano ancora nel campo a provare e riprovare tecniche che non venivano o da perfezionare. Fortunatamente il trio in attacco era riuscito nel loro intento, al contrario del portiere in difesa che sembrava un pesce in un vaso pieno di terra.
"Tanto è impossibile, non riesco, io sono un portiere e uso le mani." Disse a David buttandosi sull'erba umida
"Appunto perche sai usare bene le mani è il tuo vantaggio, ascoltami come quando ero il capitano alla royal, non ne sbagliavo una e fidati che in questo caso è uguale. Riproviamoci dai" Gli disse porgendo la mano che King accettò.

Il tempo continuava a passare e in quella distesa d'erba e fango rimanevano solo Heath, Duske e Reese con Elliot che però stavano solo parlando.
"Tesoro, penso che possa bastare, siamo da ore qua e ha ricominciato a piovere."Disse il rosso
"No, voglio migliorare" Gli rispose
"Mancano neanche 8 ore all'inizio della partita quindi da tuo capitano ti ordino di smetterla" ribattè sorridendo mettendosi la mani sul fianco ma Duske non lo prese in positivo
"Me ne sbatto il cazzo di quello che dici, se voglio dormire nel campo lo faccio e non sarai di certo tu che mi fermerai; capitano un corno, facile per te smettere di allenarti, sai gia fare tutto e sei uno dei migliori della squadra, io invece no e sai che ti dico, ora vado a chiedere a Elliot se mi aiuta dato che a te non interessa il mio miglioramento. Sai cosa sei? Un egocentrico a cui importa solo di se stesso." Rispose Duske buttando fuori tutta l'invidia e la rabbia che aveva nei confronti del rosso che se ne sto impalato con le sopracciglia alzate incredulo da quello che aveva appena sentito.

Il biondo davvero se ne stava per andare finche Heath non disse
"Ahh quindi secondo te me ne sbatto del tuo miglioramento eh(?) D'accordo fai come ne hai voglia però domani non ti lamentare se te ne starai in panchina...Dimenticavo, dato che vuoi dormire nel campo immagino che possa chiudere a chiave la stanza prima che tu entri... Buonanotte Duske"
Tutto questo glielo disse a spalle girate per nascondere le lacrime che gli scendevano. Non piangeva perche aveva gli disubbidito, ma per l'odio che è uscito insieme alle parole del biondo che immediatamente gli rispose
"Perchè non mi guardi in faccia quando mi parli(?) Hai forse paura(?) Oppure stai gia pensando chi mettere in porta al posto mio visto che hai posizionato King in difesa...vedi sei pure un cretino che pensa solo al proprio splendore e non a quello della squadra. Se tenessi un minimo a noi compagni avresti messo Shawn in attacco e Joe come cambio-portiere. Ovviamente devi brillare solo tu quindi se gli altri fanno delle figure di merda dato che non sanno giocare in quella posizione, a te sbatte il cazzo. Perc-" Duske fu bloccato immediatamente da Heath che si girò con le lacrime agli occhi mascherate dalla pioggia scrosciante dicendo
"Hai finito di dire tutte queste cattiverie? Ti rendi conto della merda che sta uscendo dalla tua bocca? Secondo te ho messo King e Shawn in difesa perchè voglio che si rovinino la carriera? Accetto quando insulti me, ma non permetterti più di dire che non penso alla squadra. Chiaro?" Mentre queste parole sprezzanti facevano sede nella testa di Duske, il rosso continuò ad avvicinarsi fino a puntargli un dito sul petto.

La pioggia cadeva veloce sulle loro figure immobili. Il ticchettio delle gocce sui pali di ferro e qualche tuono rimbombavano nelle orecchie dei due. L'odore del terreno bagnato inondava le loro narici e il soffio del vento scompigliava i capelli. Il silenzio assordante della natura che faceva da contorno fu spezzato dal sorriso di Heath che alzò lo sguardo verso gli occhi acidi del biondo per poi girare i tacchi e andarsene.

Quella notte interminabile la passarono divisi. Duske andò in camera di Caleb dato che Jude non era presente. Heath non avendo sonno la passò seduto sulla sedia del terrazzo ammirando le combinazioni di tuoni e lampi. Non sapeva perchè il biondo avesse reagito così, poteva ribellarsi in un modo molto più tranquillo e pacifico, come solitamente faceva.
Finalmente all'alba delle 3.30 Moore si decise a rientrare e mettersi nel letto; si addormentò poco dopo pensando al motivo del comportamento del 'suo ragazzo'.

Era il fatidico giorno della partita e stranamente i protagonisti del litigio di qualche ora prima si erano svegliati in anticipo.

POV'S HEATH
Mi sono alzato presto solo perchè avevo un brutto presentimento dentro di me, si potrebbe meglio definire una sensazione, un presagio negativo...

Cambiando argomento, Duske aveva tutto in questa camera anche se vorrei scorprire con che coraggio entrerebbe qua dentro; diedi una sbirciatina nelle sue cose. Trovai le solite robe che un adolescente userebbe tranne che per un dettaglio. Vidi una strana cartolina dall'Ucraina con scritto qualcosa di incomprensibile in alfabeto cirillico. Fortunatamente quelle canzoni in russo mi aiutarono a tradurre (inseme a google traduttore). C'era scritto "ciao come stai? spero di poterti rivedere al piu presto perchè la nostra rottura non è stata piacevole-Vladimir"
Collegai tutto. Il perchè di quando nei momenti liberi se ne andava fuori per la città. Il perchè di quando era sovrappensiero in questi giorni e soprattutto il perchè di quando stanotte mi ha risposto così male.

Mi cadde il mondo addosso; il mio ragazzo se la faceva con uno slavo. Mentre io mi preoccupavo, lui se la spassava. Non ci vidi più. Tutto ad un tratto mi fiondai giù nella mensa sapendo di trovarlo lì. Questo qua non la passava liscia. Non più.


bela rega sono coto:)
eheheh capitolo molto sksksk... ora possiamo dire che Duske è uno stlonzo cattivo :(
King e Frost in difesa sono inguardabili, me ne rendo conto ma ahime c'est la vie...
Comunque ribadisco che fra poco la storia si concluderà anche se ammetto che sono indecisa sull'ultimo capitolo (che ho gia scritto). Forse ne butterò giu un paio e sceglierò il piu appropriato... vedremo...
detto questo ci becchiamo domani con un prossimo capitolo
baci

I'm a problem-Nosaka x NishikageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora