10. Piccola escargot.

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Mi svegliai di soprassalto.
Avevo il fiatone ed ero tutta sudata.

Mi passai la mano sul viso, scombussolata.
Ormai ogni notte avevo questi momenti.
Mi alzai dal letto e andai a sedermi nel piccolo divanetto vicino alla finestra. Appoggiai la testa sul muro e rimasi, incantata, a guardare la luna che illuminava la notte.

Era bellissima.
Nella sua semplicità, esprimeva tanto. Lei riusciva a farsi notare nel grande cielo scuro. Faceva affascinare le persone e farle continuare ad osservarla per ore. Non si faceva vedere sempre per intera e io, oggi, ebbi la fortuna di osservarla nella sua intera bellezza.

Ho, invece, meno fortuna nell'osservare le stelle. Il cielo sembra privo di loro, ma cosa mi posso aspettare se vivo in città e le luci che la illuminano impediscono la loro visione.

Mi girai verso la scrivania e presi il quadernino in cui scrivevo quando mi alzavo la notte .

Cercai la penna e dopo averla trovata mi rimisi a posto.

Osservai qualche altro minuto il cielo e le strade scure illuminate solo dai lampioni. Poi mi misi a scrivere.

Le avventure mentali

*Speranza, sognare, desiderare*

Tre cose che ci rendono così simili, ma anche così diversi. Siamo semplicemente noi stessi. Molti di noi si addormentano con la speranza di sognare quello che da svegli ci appare difficile da realizzare e che non si ha neanche il coraggio di desiderare. Il coraggio sembra assoluta immaginazione. Un punto fermo al quale solo pochi si avvicinano.

Io mi estraneo da ciò.

Io lo raggiungo.

E anche tu dovresti fare lo stesso!

La speranza, si dice, è l'ultima a morire, ma molte volte è la prima ad abbandonarci. La notte è il momento dei pensieri, il momento in cui vengono alternati  i tempi con gli occhi sbarrati verso il soffitto e chiusi mentre si è immersi in profondi sogni:

E' il momento in cui le lacrime si fanno sentire, ma è anche il momento in cui si è più sereni.

L'angoscia e l'ansia ti assalgono.

Di notte la sincerità ti assale, ti sovrasta e quella ti fa male, ma <certamente> si può superare.

Io ci credo , credici anche tu.

I tuoi pensieri ti  richiamano e tu richiami <ripetutamente> loro. Richiami quello che di coraggio non sei  "ANCORA" riuscito a fare. Della realtà ho quasi sempre paura di parlarne.

Il dolore è fondamentale , perché è quello che ci dà <continuamente> la forza di sperare.

Ricordati: i tuoi pensieri  diventano le tue parole, le tue parole i tuoi comportamenti, i tuoi comportamenti le tue abitudini , le due abitudini diventano i tuoi valori.

E tutto ciò non fa altro che portarti al tuo destino!

DESTINO!


Chiusi il quadernino, mi soffermai a guardarlo.

Avevo già scritto tanto lì dentro con soli pochi giorni da quando sono uscita dall'ospedale. Chissà quanto avrò scritto all'interno degli altri e, soprattutto, che cosa avrò scritto.

Mi alzai dal divanetto e andai a posare il quadernino nel comò dove c'era l'abat-jour accesa.

Non mi faceva ancora sonno, quindi decisi di andare su in terrazza per poter osservare meglio il cielo e con la speranza, magari, di riuscire a intravedere qualche stella.

MI SENTIVO PERSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora