Capitolo 11

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«Era luglio del 2015...»

«No! Non ci voglio andare! Non mi puoi obbligare!»
«Ellis!! Per favore.... Ne abbiamo già parlato»
«Voglio stare con papà!!!»
«Ma non puoi Ellis.....ti ho già spiegato...per favore....non rendere le cose ancora più difficili...»
«Non puoi farlo mamma!! Sono felice qui, ho tutto ciò di cui ho bisogno!! Ci sono cose importanti, molto importanti...non posso lasciarle! E non posso lasciarlo... Devi farmi rimanere, mamma! Per favore...»

«Mi disse di no...non importava quanto piangessi o la supplicassi....le cose erano molto complicate ma, non lo capii all'epoca...mi mise in macchina dopo aver salutato mio padre e partimmo...ricordo che mi chiese di smettere di piangere ma non mi fermai....stavo malissimo, non è facile per un bambino superare la separazione dei genitori....gridai chiedendo di tornare in dietro, mia madre non sapeva più cosa fare...provai a togliermi la cintura di sicurezza...per un unico secondo distolse lo sguardo dalla strada quando accadde....»

«Qualcuno chiami un'ambulanza!!»

«Mia madre mi protesse...all'ultimo momento mi abbracciò forte ed ebbe la peggio...io sbattei violentemente la testa contro la finestra, ricordo ancora il dolore...ricordo anche di averla chiamata...ma lei non poteva più sentirmi....quando mi svegliai ero in ospedale, c'era mio padre ma io non mi ricordavo di lui....non ricordavo nulla....solo mia madre e l'incidente. Subì un grave infortunio alla testa in seguito al quale persi la memoria, avrei potuto morire ma sono sopravvissuta grazie a mia madre, sono stata molto tempo in terapia all'ospedale....riuscì a ricordare molte cose e con il tempo, molte persone....però alcuni ricordi non sono mai tornati....forse non li rivolevo indietro...»
«Non immaginavo che mi volessi dimenticare»
«Dimenticarti?»
«Beh...si....eravamo amici quando eravamo piccoli Ellis, per questo è stato molto facile trovarti...non sapevo ti fosse successo tutto questo. Non immaginavo che sarei stato uno dei ricordi che avresti voluto dimenticare»
«Perché non me l'hai mai detto?»
«Forse anch'io non volevo ti ricordassi di me, non sono più la persona che ero quando ti ho conosciuto ed è chiaro come l'acqua....sono una cattiva persona, sei l'unica che mi tiene sotto controllo....ti amo da così tanto che per me le cose sono impossibili senza di te accanto....continuavo a commettere errori assurdi quando te ne sei andata....eri il mio punto di forza, come anche il più debole...ed è ancora così. Quando stavi con me, provavo una felicità tale da non trovare spiegazione... lo so che è estremamente egoista e avido da parte mia....ma...ne avevo bisogno un'altra volta...quindi ho ordinato a Charles di seguirti e rapirti per averti qui con me...»
I suoi occhi erano rossi e lucidi, ma nessuna lacrima è caduta. Fino a qualche settimana fa, tutto ciò che provavo per lui era paura, ho visto molte persone morire e diverse volte mi ha minacciato....ma è incredibile come era sempre affettuoso cercando di non farmi mancare nulla.....ora ha senso....l'affetto che mi ha dato e che mi continua a dare ha una ragione.....la protezione che mi da ha una ragione....non sono triste perché lui non mi ha detto niente....aveva le sue ragioni, Dopotutto in realtà sono felice...«Io non mi ricordo dei momenti passati con te....ma guardando il lato positivo della situazione, ho l'opportunità di conoscerti nuovamente....in questo modo potremo vivere nuovi momenti e creare nuovi ricordi...non c'è bisogno di ciò che abbiamo vissuto in passato. Sono qui ora....con te....e onestamente è qui che voglio stare....non è esattamente come mi sarei immaginata di "incontrare" qualcuno.....ma è successo e lo accetto a braccia aperte....mi abituerò a tutto» sorrido.
«Veramente Ellis....è arrivato il momento di tornare a casa....»

My Possessive Daddy |Castiel|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora