«Sei pronta?»
«Penso di si» sorrido.
Mi abbracciò da dietro mentre entrammo in casa.
«È così perfetta Castiel....»
«È la nostra casa....potremo vivere come una coppia normale ora....ti prometto che...»
«Quando hai detto che mi avresti riportato in città, mi aspettavo che venissi...ma questo...ha reso le cose migliori»
«Io ti fatto soffrire molto...le cose dovevano cambiare»
«Grazie per avermi riportato, sono contenta di essere tornata in città» gli accarezzai il volto.
«Facciamo le cose per bene questa volta, ti faccio vedere il resto della casa»
Mi prese in braccio, gli avvolsi le gambe intorno ai fianchi e le braccia dietro al collo, dal momento che le cose sono chiarite mi sento più vicina a lui. Ho la sensazione di conoscerlo da tempo, e realmente è così....rende le cose più facili, principalmente sapendo che dopo tutti gli anni trascorsi mi ha cercata «C'è un posto che voglio vedere per primo...» sorrido.
«Penso che sia lo stesso mio...»
«Portamici allora....a meno che tu non voglia aspettare fino a dopo cena...»
«Ma certamente no...»
Entrammo in camera ridendo, mi gettò sul letto e si avvicinò per poi baciarmi. Mi baciò lungo il collo, le mani vagavano su tutto il mio corpo....una mano passò sotto la mia camicia, dirigendosi verso il seno palpandolo, facendomi sfuggire un gemito.
Si allontanò un momento per accarezzarmi il viso...
«Sei perfetta...»
«Adesso esageri....»
«Dai...lascia che ti lodi...»
Sorrisi rannicchiandomi sul suo petto, fece scivolare le dita tra i miei capelli «Potremmo uscire, posso mostrati i posti della città...potrebbe essere divertente e...mi devi una passeggiata»
«Mi piace l'idea»
«Potremmo andare in spiaggia...abbiamo vissuto su quell'isola per più di un mese, ma non siamo mai andati in spiaggia insieme...che ne dici?»
«È un ottima scusa per vederti mezza nuda, l'adorerei...»
«Non hai bisogno di scuse per quello...» sorrido.
«Buono a sapersi...»
Si sedette sul letto e mi mise in grembo...non sembra avere fretta...e neanche io ce l'ho...mi tolse i vestiti pezzo per pezzo, facendomi restare solo in intimo e aprì un gran sorriso. Avvolse le braccia alla vita per cercare il reggiseno mentre le mie braccia erano appese al suo collo «È diverso vederti così...così delicato...» sorrise, sentii il reggiseno cadere, le sue mani risalirono lungo la schiena fin quando non strinse i miei capelli. Le sue labbra salirono dal collo all'orecchio, morse il lobo prima di sussurrare...
«Non ho detto che avremmo passato tutto il giorno così...»
Il suo sussurro mi ha fatto rabbrividire dalla testa ai piedi, ha il suo proprio modo di provocarmi....e funziona sempre...facendomi arrendere....inchinandomi al suo servizio...
Sorrisi prendendo la sua giacca, togliendola, presto tutti i suoi vestiti erano sparsi per terra.
«Mi piaci così...» la spinsi sdraiandola sul letto «audace...» sorrido «Mi piace soprattutto il fatto che sarai così solo con me...»
«Solo...con te...» ripetei le sue parole, si morse il labbro eccitato. Lo osservano portarsi alle labbra il preservativo per aprirlo.
«Ti voglio Daddy...»
«Con te che me lo chiedi così, piccola....» lo misi dentro di lei, tenendola contro il letto «Non posso resistere...»
Iniziò a muoversi dentro di me con forza bruta...il suo volto era nascosto sul mio collo e i morsi che mi dava mi fecero quasi urlare... «D-daddy...» mi strinse i polsi, aumentando la velocità delle spinte, facendomi gemere ancora di più....una delle sue mani afferrò una coscia, avvicinandola di più al suo fianco...i suoi occhi vagavano per ogni centimetro di me e, il suo sorriso furbo mi fece venire voglia di sapere cosa stesse pensando...si allontanò tenendomi per mano, facendomi sedere contro la testata del letto.
Le sue mani mi afferrarono nuovamente i fianchi e, lentamente, lo sentii rientrare, spingendo delicatamente.
«Voglio che sia tu a cavalcare, piccola...» schiaffeggiai il suo sedere e sorrisi quando sentii un suo gemito di dolore.
Mi appoggiai alle sue spalle iniziando a fare su e giù...le sue mani rimasero sulla mia vita, scorrevano costantemente sul mio sedere e sui miei seni e schiaffeggiandoli. Piegò la testa all'indietro e ansimò.
Mi aiutò a sistemarmi e a muovermi come voleva lui...le cose sembravano andare ancora meglio....a volte perdeva il controllo tirandomi i capelli, facendo piegare la mia testa all'indietro.....diedi spazio ai suoi baci di vagare dal mio collo la mio seno, Mordendomi, marchiandomi...
Mi tenne contro il suo corpo, alzandomi dal letto e portandosi con sé, mi spinse contro il muro forzandomi le gambe intorno ai suoi fianchi. Mi strinsi forte a lui mentre le sue spinte si fecero sempre più forti...i gemiti mi sfuggivano dalle labbra senza neanche volere, riecheggiando nella stanza.
Si stava divertendo.... il fatto di essermi consegnata a lui in questo modo....gli da un senso di vittoria...lo so. Le mie unghie lo stavano graffiando....graffi che rimarranno per molto tempo.
Ansimò contro il mio collo mentre cercava disperatamente la mia bocca. Prese le mie labbra in un bacio feroce, arrivando all'estasi che tanto desideravamo....chiusi gli occhi un secondo, per godere a pieno di quella sensazione, ci riportò a letto.
«Ora puoi andarti a preparare....usciamo per goderci un po' la spiaggia...»
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My Possessive Daddy |Castiel|
Hayran KurguATTENZIONE! SONO PRESENTI CONTENUTI +18 Completo✓ (13.232 parole)