Capitolo 9

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«Ti voglio piccola...ti voglio così tanto...lascia che Daddy ti dia piacere...» sussurrai al suo orecchio, facendola avvicinare a me.
«D-daddy...» geme «Non mi farai del male?»
«Forse un po' all'inizio....prometto di stare attento...sarà bello, piccola. Lascerai Daddy giocare con te?»
«Prometti che non mi farai male?»
«Te lo prometto...fidati di me....»
«Allora io.....te lo lascio fare....»

Camminai con lei in braccio verso la prima stanza che vidi, ero impaziente. Quando ha accettato il cuore mi è quasi esploso, non mi aspettavo che accettasse, chiusi la porta con un piede, non avrei interrotto quel bacio per nulla al mondo...le sue gambe erano strette ai miei fianchi. Cominciò a togliermi la giacca, timida, imbarazzata.
«Te l'ho già detto, con devi vergognarti con me...»
«Non sono abituata...a queste cose...»
Sorrido. È nervosa...la feci sedere sul comò, allontanandomi per togliere la camicia. Le presi le mani e le misi sull'addome, facendole scendere per accarezzarmi fino a quando non le tolse bruscamente.
«D-daddy...i-io non so come...»
«Va tutto bene piccola, ti insegno...puoi toccarmi...voglio che mi tocchi...»
Mi guardò mentre avvicinavo la sua mano alla cerniera dei pantaloni. La bacio di nuovo sentendo la sua mano scivolare nei miei pantaloni «Oooh» ansimando tra ogni bacio. La presi portandola a letto, mettendomi sopra di lei. Mi misi tra le sue gambe baciandola, poi le slacciai il reggiseno...adoro osservarla...con i capelli sparsi così sul cuscino...aspettandomi.
Starò attento...solo perché si tratta di lei. Continuai a baciarla togliendo il reggiseno non ho perso tempo e ho portato uno dei seni alla bocca, mi stringeva i capelli gemendo dolcemente... Lo morsi leggermente guardandola, solo per vederla contorcersi sotto di me «Mi piace sentirti gemere per me...» sussurro.
Mi guarda...con così tanto desiderio di avere di più....non ho mai sentito tanta eccitazione in vita mia...ho cosparso il suo ventre di baci scendendo fino alle sue mutandine, che ho tolto delicatamente. La tirai mettendo le sue gambe sopra alle spalle...si coprì la faccia goffamente....sorrisi ruotando gli occhi, cominciando a succhiarla...sentì le sue mani aggrovigliate ai miei capelli, li tirava con forza mentre le davo il piacere che desiderava ma, che non aveva il coraggio di ammettere...i suoi gemiti ora erano attutiti dal cuscino, il suo corpo contratto al mio tocco...tutto questo mi ha solo fatto desiderare di più... «Non posso più aspettare, piccola...» mi allontanai da lei per togliere il resto dei vestiti, sorrido vedendo i suoi occhi vagare per ogni centimetro di me... «Ho bisogno di te adesso, piccola...» mi guarda negli occhi mentre l'avvicino a me, prendendola per una gamba «Lo metterò adesso...» le sussurro «Starò attento...» lo infilo lentamente.
«Io...» arrossì e distolse lo sguardo.
«fidati di me...va bene?» dissi dolcemente baciandola.
L'ho baciata, tentando di distrarla dal dolore che avrebbe provato in seguito...ho iniziato con le spinte, lentamente, gemeva contro le mie labbra «Stai calma piccola...passerà...» so che fa male...e onestamente se fosse stata qualcun'altra, non mi sarebbe importato del suo dolore...ma è differente con lei...lei è la mia piccola...continuai lentamente, volevo si abituasse...mentre spingevo il suo viso era nascosto nel mio collo «Stai tranquilla...» le accarezzai i capelli...baciai il viso e il collo...fino a quando i suoi occhi non incontrarono i miei e potei prenderle le labbra. Finalmente era mia, interamente mia, solo mia...sono stato il primo a possederla e sarò l'unico. Il nostro bacio iniziò lentamente e divenne sempre più intenso man mano che mi muovevo dentro di lei....non ci è voluto molto perché iniziasse a gemere vicino al mio orecchio, stringermi i capelli e persino premere contro i miei fianchi. Ho aumentato il ritmo, non sarei riuscito a continuare così ancora per molto....il suo viso era rosso, si morse il labbro e mi fece impazzire completamente...volevo punirla per avermi provocato a quel modo...le ho stretto saldamente i polsi contro il letto mentre sono rientrato in lei, questa volta con più forza «Dimmi....dimmi che vuoi di più, piccola...» mi guardò negli occhi con un sorriso furbo sulle labbra.
«Di più...daddy...»
Mi morsi le labbra, stringendo di più i suoi polsi...inclinò la testa all'indietro e i suoi gemiti eccheggiarono nella stanza, mentirei se dicessi che questa scena non mi sta facendo impazzire...merda perché non l'ho convinta prima a farlo? Perché ho esitato tanto?...quello che si stava perdendo....quello che mi stavo perdendo.....
«Voglio vederti cavalcare, piccola...» dissi vicino al suo orecchio.
Mi distesi sul letto posizionandola sopra di me, tenendola per i fianchi mentre si adattava. Iniziai a muovermi di nuovo dentro di lei...all'inizio sembrava a disagio, ma poi andò tutto bene. Chiusi gli occhi cadendo sul cuscino quando iniziò a muoversi sopra di me. Si mosse lentamente come per provocarmi glielo lessi negli occhi. Per la prima volta potevo vedere la mia piccola esattamente come volevo, vederla arrendersi a me...al mio tocco...la abbracciai tenendola stretta a me.
Presto ricominciai ad entrare e uscire da lei, sentendo i suoi gemiti, graffiandomi la schiena....quando a me stavo perdendo il controllo. Non mi interessava più il suo dolore....avevo perso completamente il controllo. Avevo bisogno di soddisfarmi....per porre fine al mio desiderio per lei. Spinse i suoi fianchi contro il mio bacino, il mio membro entrò più in profondità. Pronunciava il mio nome in mezzo a parole senza senso tutte le volte che uscivo da lei solo per rientrare con forza maggiore.
Questa ragazza è riuscita a diventare la mia dipendenza....non sopporterei di stare senza di lei....mi fermai per un po'.....Desideravo solo sentirla...mi guardò negli occhi penetrante, sembrava volesse di più da me...molto di più...
Sorrisi sedendomi sul letto e portandomela in grembo lasciandola seduta lì.
Le mie braccia le circondavano la vita e non potei fare a meno di farla muovere, le sue unghie   nelle mie spalle, ma non mi importava del dolore dei suoi graffi....continuai ad entrare e uscire da lei senza pietà. La sua schiena si inarcò e miei baci coprivano i nostri gemiti, venimmo insieme, le morsi le labbra aggrottando le sopracciglia. Le mie labbra scivolarono lungo la sua pelle seguendo la curvatura del collo, lasciando che riprenda fiato per un momento. Solo così potremmo ricominciare tutto un'altra volta, venire solo una volta non è sufficiente per me...farla venire solo una volta tanto meno....

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