Capitolo 18

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Questi sono i momenti migliori....quelli quando torno a casa e posso sfruttare il tempo al massimo perché ho questa ragazza a mia disposizione.
Sa cosa mi piace, come farmi divertire e come farmi impazzire...
Ero seduto sul bordo del letto, a osservare il tocco soave della sua lingua sul mio membro mentre tenevo i suoi capelli stretti tra le dita «Ti piace giocare, piccola? Daddy non vedeva l'ora di tornare per farti divertire....» le accarezzai il capelli mentre mi guardava  negli occhi, la sua lingua mi accarezzava così dolcemente...lo tirai fuori dalla sua bocca lentamente e toccai le sue labbra lucenti...sorrisi «È il mio turno piccola...» le sussurrai portandola a letto. Le tolsi le mutandine e infilai due dita dentro di lei, facendole mordere il labbro «Sei già così bagnata....» la sua pelle rabbrividì e si contorse sul letto.
Mi avvicinai al suo corpo, distribuendo baci andando verso la bocca...la sua pelle chiara e liscia... mi sta praticamente supplicando  di marcarla....
Le presi il mento con le dita, costringendola a guardarmi negli occhi. Mi morsi le labbra sentendo le sue mani accarezzare il mio addome, poi scivolarono verso il mio inguine.
«Ti voglio daddy...»
La sentì afferrare il mio membro, facendo muovere le mani su è giù...ansimai nascondendo il volto tra i suoi capelli «Hai imparato in fretta...ma è ancora troppo presto per te avermi dentro, piccola» gemette maliziosamente, non potei far a meno di ridere. Le morsi il labbro inferiore, mi alzai dal letto afferrando Ellis per le caviglie, tirandola bruscamente in ginocchio sul pavimento. Misi le sue gambe sulle spalle e lei arrossì al vedersi in una tale posizione, con il corpo disteso sul letto e le gambe sopra le mie spalle e più facile tenerla.
Strinsi le sue cosce impedendo di andarsene, slacciai le fibbie per poter, finalmente, levarle tutto...
Osservai la sua espressione, quando cominciai a leccare la sua intimità si dimenò sul letto. Feci scivolare la lingua sulla sua intimità, la sentì afferrare i miei capelli....ad ogni tocco era sempre più irrequieta, i suoi bassi gemiti erano una goduria da ascoltare...la penetrai con le dita mentre la mia bocca giocava col suo clitoride. È così bagnata...
È brutto non andare dritto a ciò che mi interessa ma voglio maltrattarla. Leccavo e succhiavo osservando la sua espressione torturata, le pupille dilatate e il viso arrossato, sa quanto mi piace. Mi allontanai per un momento, vedendola tutta bagnata e pronta per me. Mossi le dita accarezzandola dolcemente per provocarla poiché so già come vuole che lo faccia «Non vergognarti di chiedermi quello che vuoi, piccola....» mi guardò negli occhi prima di chiedermi chiaramente.
«P-più veloce Daddy...»
Sorrisi cinicamente prima di pressionare dentro le dita, tornai a succhiare mentre le mie dita la penetravano freneticamente. Mi strinse i capelli quasi urlando il mio nome, con una mano si copri la bocca...non vuole gridare...sa che non siamo da soli a casa....le presi la mano, togliendogliela dalla bocca «No...daddy vuole sentirti....» si mise due dita in bocca per far diminuire la tensione e le morse emettendo gemiti soffocati.
«P-per favore Daddy...ti voglio....»
Non potevo farlo....ma come potrei rifiutare se me lo chiede così? Tornai sul letto portandola con me, facendola sedere sul mio membro. Si mosse sul mio bacino, la sua intimità bagnata sopra il mio membro che stava pulsando.
I suoi gemiti, la sua espressione, le sue provocazioni....tutto questo ha fatto in modo che la prendessi per i fianchi e spingessi dentro di lei con forza...lei mi conficcò le unghie sulla schiena lasciando andare un forte gemito, chiudendo gli occhi e mordendo il labbro inferiore. Guidavo i suoi movimenti, costringendola a salire e scendere...collocò le mani sopra le mie e ansimò quando incontro i miei occhi. Sorrisi...la lasciai divertire e rapidamente prese il controllo della situazione, cominciando a cavalcare.
Cazzo...solo io so quanto è delizioso. Le strinsi il sedere per poi schiaffeggiarlo, lei....come la ragazza sporca che è...rise «Adoro quello che sei diventata...» sorrise avvicinandosi al mio volto, mi baciò mentre, con i fianchi rallentò il ritmo, cosa che mi fece impazzire. Lei mi sussurrò a un soffio dalle labbra dopo aver interrotto il bacio:
«Anch'io Daddy.....»
L'abbracciai tenendola ancora sopra di me. La penetrai con forza...gemette contro il mio collo. Sentì il profumo dolce dei suoi capelli mentre le distribuì baci sul collo....quando vidi i marchi rossi sulla sua pelle, persi il controllo....avere questa sensazione di possesso su di lei, lo adoro. La gettati di lato....le salì sopra tenendole i polsi contro il letto. Mi avvolse le gambe intorno ai fianchi e mi persi nel dolce profumo del suo collo...gemeva ad ogni spinta...si mosse sotto di me implorando di più. Come avrei potuto negarglielo? È la mia piccola....faccio quello che vuole lei...scesi mordendola dal collo fino al busto e presi uno dei suoi seni in bocca, lo mordevo lentamente, sentendolo indurirsi...lei sussurrò il mio nome tra gemiti e parole sconnesse tra loro, era tutta eccitata...sentì come mi stringeva dentro di sé, contorcendosi ad ogni mio tocco. A questa altezza, non vedevo nulla al di fuori di lei. Non sentivo e non volevo sentire nessuno a parte lei. Non mi importava se qualcuno stesse sentendo o no... «Mettiti a quattro zampe per me, piccola...» le sussurrai lasciandole i polsi, mi allontanai e si alzò facendo esattamente ciò che avevo chiesto. Accarezzai le sue costole portando la mano fino ai suoi capelli, afferrandoli con forza...sorrisi quando la vidi mordersi il labbro.
Lentamente la penetrai nuovamente e lei si mosse contro di me...la schiaffeggiai e lasciò uscire un gridolino di dolore.
Mi misi a ridere non riuscendo a trattenermi.... «Ha fatto male piccola?»
«Mi stai maltrattando di proposito...»
«Ovvio...la tua espressione di dolore è una delizia, piccola...»
«Provocami di più Daddy....»
«Non osare fare l'innocente con me....ti conosco molto bene e so anche quanto ti piace provocarmi» mi sorrise maliziosamente da in cima le spalle, sorrisi tornando a muovermi rapidamente, lasciandola genere ed implorarmi per avere di più. Le sue gambe tremavano, tanto che ho dovuto tenerla...la sua respirazione, il fatto che ansimava boccheggiando, mostrava quando fosse stanca. La abbracciai cospargendole il collo di baci, diminuì un po' il ritmo così da non farla sforzare più molto. Feci scivolare una mano sulla sua pancia in direzione della sua intimità, cominciai a toccarla facendo girare le dita per il suo punto più sensibile...non ha tardato molto perché gemesse alto al raggiungere il suo apice....e io...ovviamente la seguì....lei cadde sul letto. Sorrisi mettendomi al suo fianco, avvicinandola a me «Ti amo, piccola...»

«Adesso basta...per favore...»
«Lamentati di più, Ambra....dobbiamo essere convincenti»
«Così è abbastanza!! Ci crederà!»
«Ti sopravvaluti troppo...»
«Non lo scoprirà, Charles...il nostro piano andrà bene, smettila con tutto questo dramma. Lui pensa ancora che tu sia dalla sua parte e questo è sufficiente. Pagherà per tutto...dobbiamo solo aver pazienza...»

My Possessive Daddy |Castiel|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora