Capitolo 32

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"Allora in che discoteca si trova ?" Chiesi cuoriosa ad elisabetta masticando la mia big bubble

"Alla discoteca 'magnifico' " rispose senza distogliere lo sguardo dalla strada.

"Perche sei così ansiosa ?" Chiesi tanto per aprire una conversazione

"non voglio succeda la stessa cosa che successe con me" ammise , ma io non capì di cosa stesse parlando

"seh capisco" mentì , sentì una risata in sottofondo

"Non hai capito vero ?" continuò elisabetta

"No" dissi con tutta sincerità

"non voglio che alberto conosca una ragazza al bancone , che si innamori di lei , e mi lasci , come ho fatto io con Fabio" ora era tutto piu chiaro

"ma tu sei bella, alberto no" scherzai , giusto per tranquillizzarla

"Pff il mio alby è bellissimo" confessò , alzai gli occhi al cielo per la disperazione "eccoci siamo arrivate" mi avvertì elisabetta intenta a parcheggiare l'auto.

•••

"come facciamo a trovarlo ?!" urlai il piu forte possibile per sovrastare il volume della musica

"con la forza dell'amore !" urlò elisabetta ancora piu forte , quasi da distruggermi il timpano dell'orecchio 'certo , con la forza dell'amore' mi ripetei fra me e me.

Dopo una buona mezz'ora elisabetta trovò alberto , io ero seduta sul tavolino a bere la mia birra , mentre alberto ed elisabetta , erano al bancone a baciarsi come se non ci fosse un domani.

"sei da sola ?" urlò un tipo che si sedette di fronte a me

"non rompere il cazzo" risposi scocciata a quell'ubriacone

"che gattina aggressiva" urlò , ma che cazzo si era bevuto quel tipo per dire una frase del genere per rimorchiare una ragazza

"Dai vieni a ballare bella micina" mi prese per il braccio trascinandomi in pista , cercai di liberarmi dalla presa di quel tipo ma non ci riuscì , cercai elisabetta ed alberto , ma niente

"Me lo dai un bacio ?" si avvicinò alle mie labbra , ma gli sputai in un occhio , si pulì con la manica della felpa

"Oh non dovevi bella" mi trascinò fuori dalla discoteca , feci piu resistenza possibile , ma i miei sforzi furono invani , avevo paura , molta.

Mi trascinò in un vicolo ceco , e cominciai ad urlare sperando che qualcuno mi sentisse , mi dimenai come una trottola ma ero come immobilizzata , mi butto contro il muro , e mi attappò la bocca impedendomi di urlare

"Sei davvero bellissima" non ditolse lo sguardo dal mio seno , mise l'altra mano sotto la mia maglia , chiusi gli occhi e cominciai a dimenarmi , ma mi diede due forti schiaffi  , ero stanca , impaurita , riuscì a slacciarmi il reggiseno , e con la mano libera mi toccò il seno , cercai di spingerlo via , lo graffiai ma niente non mollava , mi alzò la maglia e portò la sua bocca sul mio seno , cominciando a leccare il capezzolo , rabbrividì , volevo finisse tutto questo al piu presto

I mesi passano , i ricordi restano.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora