prologo

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Tuoni, fulmini accompagnavano il rumore delle rotaie del grande treno rosso.
Al suo interno vi si poteva trovare vari tipi di persone. Dagli alunni del primo anno emozionati di scoprire in quale casata finiranno, da quelli del terzo con i loro permessi per visitare il villaggio di Hogsmeade.
Quelli del quinto preoccupati per i G.U.F.O. e quelli dell'ultimo spaventati dai M.A.G.O.

Ma la nostra attenzione ricade dentro uno scompartimento che è occupato da un ragazzo dai capelli corvini, leggermente mossi che potevano ricordare il colore delle onde del mare quando il cielo notturno ci si rispecchiava, e gli occhi color nocciola nascosti dietro grandi, tondi, occhiali neri.
È tranquillamente seduto sul sedile rosso che scruta attentamente il finestrino immaginandosi una creatura mistica che aveva osservato e studiato in uno dei vecchi libri trovati in casa, se la immagina mentre corre si muove abile e agilmente tra i cespugli e vola ogni tanto sopra arbusti troppo alti da riuscire solo a saltare, muovendo le dita creando rumori metallici con i galoni che spenderà nei dolci che gli fornirà la signora del carrello per assaggiare quelle tanto gustose caramelle che il padre gli aveva consigliato poco prima di partire.
Indossa già la sua divisa, neutra, aspettando con ansia il momento in cui la sua cravatta prenderà i colori della sua nuova casata.

Mentre il corvino fantastica sulla quattro case di Hogwarts lo scompartimento si aprì rivelando un ragazzino dai capelli ricci ancora più corvini, occhi, magnetici, azzurri, che rispecchiavano pienamente la figura del ragazzo seduto sul divanetto che fissava il ragazzo appena entrato.
Lui al contrario del ragazzo occhialuto lui non indossava la divisa ma era ben vestito con un jeans nero un po' troppo lungo per lui, infatti si creavano pieghe vicino alle scarpe che indossa, con una cintura argentea e un maglioncino del medesimo colore dei pantaloni con il collo alto, sembrava un appassionato del nero, il primo pensiero di James fu per la scelta del ragazzo nell'indossare vestiti che coprissero così tanto, nonostante fosse già settembre il sole era ancora caldo e dentro il treno il calore era notevole tenendo sempre in considerazione il tempo che ci avrebbero impiegato per arrivare a destinazione sarebbe mosto di caldo, infatti il ragazzo con gli occhiali si chiedeva come facesse a restare così coperto e non avere le guance arrossate dal calore ma averle così bianche da dubitare sul suo stato di vita.
"Ciao! Io sono Sirius Black! Posso sedermi?"
James gli sorrise prima di farlo accomodare accompagnando il tutto col la mano per verificare la presenza del battito cardiaco di Sirius "Certo! Io sono James Potter!" Dopo le presentazioni, e la prova che il ragazzo difronte a se fosse vivo, i due iniziarono subito a parlare ed a condividere la loro grande passione per il quidditch sembravano avere gli stessi medesimi gusti e la stessa passione per lo sport, purtroppo la loro conversazione non dirò molto, furono quasi subito interrotti da un bussare e da una testa biondo cenere che entrava nello scompartimento sicuramente più educatamente di quanto non avesse fatto Sirius prima. "Gli scompartimenti sono tutti pieni, non disturbo se sto qui con voi, vero?"
Sirius e James lo fecero accomodare senza troppi problemi sorridendo gentilmente e guardandolo entrare zoppicando leggermente. "Io sono Remus Lupin! Voi?"
"Sirius Black! "
"James Potter!"
Dopo la seconda presentazione i ragazzi iniziarono a parlale dei corsi e delle varie attività che potevano svolgere arrivati nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

"Qualcosa dal carrello cari?"
Un altra volta lo scompartimento si aprì e una donna di all'incirca cinquant'anni con corti capelli grigi e un vestito rosa coperto da un grembiulino color turchese apparì da dietro la porta scorrevole.
"Io delle caramelle tutti i gusti più uno!" Disse il ragazzo degli occhiali tondi "sa che le dico mi dia anche una bacchetta di liquirizia!"
"Voi cari non volete niente?" Chiese con tono quasi preoccupato la signora del carrello "io solo una bacchetta di liquirizia! E tu Remus?"
"Io una cioccorana! Grazie!"
Quando tutti ebbero pagato la signora li lasciò soli a continuare le loro conversazioni interrotte precedentemente dalla porta scorrevole.

"Secondo voi arriverà qualcun altro o sono finite le presentazioni?" Remus suscitò una sonora risata da parte di Sirius e James. "Credo proprio di no!" Risposero quest'ultimi in coro.
Per poi ritrovarsi tutti in una grande e sonora risata.

Il viaggio non ostante la lunga durata, per i tre ragazzi fu terribilmente breve. Passato tra risate, progettazione di scherzi e abbuffate sui dolci raccolti precedentemente e tutte le svariate volte in cui l'anziana signora tornava a chiedre se avevano voglia di qualche dolciume.

Ma loro non sapevano che da lì all'anno dopo sarebbero diventati inseparabili. Ovviamente sarebbero stati dei veri e propri Malandrini.

🤍
Come avevo già accennato questo è il prologo della mia versione sulla storia dei Malandrini.
Mi baso molto sui Headcanon.

Ore-vuare 🤍

The History of MaraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora