Il giorno successivo la camera dei tre Malandrini era un vero caos.
Vestiti sparsi ovunque, letti completamente disfatti, con coperte mezze sopra e mezze sotto il letto, ciscini sugli amadi, valige aperte e buttate a caso sul pavimento di legno. Solo la perte di Remus era guardabile. Non aveva gli abiti sparsi ovunque ma erano distesi sopra il letto rifatto e la valigia, invece di essere in mezzo ai piedi, era posta al fondo del letto a baldacchino rosso e oro.Ognuno era indaffarato su qualcosa.
James stava cercando disperatamente di stringere il nodo alla cravatta.
Remus cercava di riordinare il baule dopo che Sirius c'è caduto sopra rovesciandola.
Sirius, dopo aver fatto una bellissima caduta, si era diretto nel begnio da cui usciva la sua voce che cantava a squarciagola le note di una canzone babbana che Remus avava fatto ascoltare la sera prima."Io ci rimuncio! Faccio sciopero! Non la metto la cravatta, nono!"
"James su via, non vorrai dire sul serio?! È una cravatta non delle manette!" Cercò di rassicurarlo Remus.
"I believe I can fly
I believe I can touch the sky
I think about it every night and day Spread my wings and fly away
I believe I can soar
I see me running through that open door
I believe I can fly
I believe I can fly
I believe I can fly hoo" l'uscita di Sirius dal begno distrae tutti, mentre usa i calzini come dei pattini ha impugnato una spazzola nera e canta a squarciagola muovendo la testa come se fosse una rockstar. Cosa che fa scoppiare a ridere gli altri due.
"Mi unisco anche io allo sciopero!" Ha affermato prima di legarsi la cravatta attorno alla testa. "Viaaaaaa! Alla sala grande!"Gli altri due dopo essersi calmati escono senza dimenticare di non mettersi la cravatta attorno al collo. James l'ha legata sulla fronte come Sirius mentre Remus, per non attirare troppo l'attenzione, ha deciso di legarsela al polso.
La loro entrata nella sala comune attirò l'attenzione di tutti, che si fermarono in qualunque posizione erano e voltarono il viso verso le porte della sala.
Sirius e James avevano una faccia soddisfatta mentre quella di Remus pareva più rassegnata, ma comunque non riusciva a nascondere un sorriso divertito."Cosa state facendo voi tre?! Vi sembra il modo di comportarsi?!! Cosa volevate dimostrare eh? Sistematevi immediatamente quella cravatte come Merlino vuole."
La voce della professoressa McGranitt ,che stava attraversando la sala a grandi falciate, giusnse severa e intimorente alla orecchie dei Malandrini."Semplice professoressa, noi stavamo protestando su queste cravatte infernali!" Rispose con nonchalance Sirius.
Questo però inspirò un loro compagno di casata che si tolse la cravatta e lego come Sirius e James sulla testa. "Ecco vede ci stiamo riuscendo!" Disse Sirius mente indicava, appunto, il ragazzino che aveva seguito il loro esempio."Signor Minus si sieda! E aggiusti quella cravatta come faranno i tre giovanotti qui davanti. E poi oggi pomeriggio vi voglio nel mio ufficio!" Disse con tono autoritario la professoressa.
I tre ragazzi si diressero da Minus che si era seduto composto e aveva ri allacciato la cravatta correttamente non appena fu richiamato.
"Ciao, noi siamo James Potter, Sirius Black e Remus Lupin! Tu sei..."
"Io sono Peter Minus!"
"Ok Peter bel lavoro con la McGranitt! Sei stato forte ad unirti a noi!"
Era stato James a parlare ma si bloccò all'entrata di una studentesse di Grifondoro.
Aveva lunghi capelli rosso fragola, un viso tondo con lineamenti che le davano un aria innocua, due grandi occhi verdi e un sorriso dolce che rivolgeva a una ragazza entrata insieme a lei.A risvegliarlo fu Sirius che gli sventntolò la mano davanti agli occhi.
"Ehy là! Hogwarts chiama James! James rispondi! Siamo pregati di riavere James dal pianeta dell'amore!""Sta zitto Sirius! Non vedi che sto contemplando una Dea?!" Rispose James scacciando la mano di Sirius e guardando la studentessa con aria sognante.
Facendo scoppiare a ridere gli altri tre.
"Io vado a parlarle! Ma cosa le dico?! Oddio Sirius aiutami tu!""Non posso mi caro James! Mi hai detto tu di non parlare!"
Rispose con, finto, tono offeso Sirius mentre Remus e Peter ridacchiavano."Ok allora vado da solo!" Prese un grande respiro e si avviò in fondo al tavolo dove le due ragazze erano ancora in piedi.
"Hey! Ciao io sono Jeminis...c'è volevo dire Potteres... No James Potter! Si mi chiamo James Potter tu?""Lily Evans." Gli rispose titubante. "Puoi andare. lo sai vero?"
"Si..ehmm...invece tu come ti chiami?" Chiese alla ragazza in piedi al fianco di Lily che indossava la divisa da serpeverde.
"Winnfred Malfoy! Piacere. E ora come ti ha detto Lily puoi andare eravamo intente a conversare su una cosa molto importante! Se non ti dispiace..." La serpeverde scacciò via il grifone.
"certo...ciao!" James tornò dai Malandrini e Peter con sguardo basso mentre quest'ultimi ridevano a crepapelle.
"Davvero James! Jeminis?!AHAH"
Lo schernisce Sirius facendo scoppiare in una risata ancora piú forte gli altri due."Ok ok! La prossima volta vieni anche tu!"
Risponde con fermezza."James non credo che ti voglia rivedere." Gli ricorda Peter mentre Remus annuisce e Sirius continua a ridere piegato in due sulla panca.
"Lo so! Ma io la conquisterò!"
Rispose James con sicurezza."Sì magari prima che lo faccia quel serpeverde!" Disse Remus mentre cercava di tranquillizzare il respiro di Sirius che singhiozzava mentre delle lacrime gli uscivano dagli angoli degli occhi.
"Io la conquisterò! È una promessa! E quel Serpeverde con i capelli unti non mi sarà d'intralcio! Né lui né nessun'altro!"
∆∆∆
Via con il secondo capitolo!
In questo capitolo si può benissimo vedere l'amicizia e la lealtà che c'era tra i Malandrini.
Si può anche conoscere Winnfred Malfoy il personaggio da me aggiunto è molto legata a Lily e presto si potrà anche vedere la diversità di carattere tra le due ragazze.
Spero vi sia piacuto.
Vi chiedo di lasciarmi un commento per dirmi come vi sembra la storia e se vi piace la mia idea.
Grazie per leggere la mia storia.
Ore-vuare 🤍
STAI LEGGENDO
The History of Marauders
FanfictionQuesta fanfiction parla dei malandrini. Parla di una parte della loro storia che non viene raccontata. Parla di una ragazza. Una bellissima ragazza. Che forse quando fu smistata il cappello parlante molto probabilmente non fu in se, smistandola in S...