Scorpius Malfoy

Diagon Alley

"Sei pronto, Scorpius?"
Disse Astoria ai piedi delle scale, aspettando che suo figlio scendesse per andare a Diagon Alley a comprare il necessario per Hogwarts.
"Eccomi mamma"
Disse il biondino scendendo le scale.
"Allora Scop, andiamo?"
Disse Draco guardando orgoglioso il figlio.
Si diressero tutti e tre nel soggiorno e si fermarono davanti un camino
"Vado prima io e vi aspetto li"
Disse Draco, prese una manciata di polvere verde nel secchiello vicino al camino e ci entrò
"Diagon Alley!"
Urlò e, lanciando la polvere, sparì in una nuvola di fumo verde. Dopo tocco a Scorpius e infine ad Astoria. Sbucarono tutti e tre in un pub buio a lato della strada. Era pieno di maghi e streghe che bevevano Burrobirre o di famiglie che entravano per andare ad Diagon Alley.
"Signori Malfoy, ma che piacere!"
Un uomo bassino e gobbo si avvicinò alla famiglia e strinse la mano a Draco e Astoria.
"E tu devi essere il piccolo Malfoy, ma che piacere"
Disse guardano Scorpius e stringendo forte la mano anche a lui.
"Oh Tom, il piacere è tutto nostro. Siamo qui per portare Scorpius a Diagon Alley, a settembre va ad Hogwarts per la prima volta e siamo venuti per comprare il materiale.
Disse Astoria sorridente
"Bhe signori Malfoy, sapete la strada"
Disse Tom indicando una porta dietro il bancone. La famiglia Malfoy salutò Tom e i tre si diressero verso la porta, poi uscirono. Dietro la porta c'era solo un muro. Draco si avvicinò e tocco tre pietre in ordine con la bacchetta. Magicamente il muro si aprì e rivelò una lunga via di negozi di bacchette, di scope e accessori per il Quidditch, lo sport dei maghi, di calderoni, di libri di magia e molto altro. Per la strada c'erano bambini e ragazzi che giravano da un negozio all'altro con i genitori. In fondo al lungo viale c'era un enorme e alto edificio di pietra bianca: era la banca dei maghi, la Gringott. Draco aveva raccontato molto di Diagon Alley e anche dell'enorme banca. Sapeva che era molto profonda e che a sorvegliarla c'erano i folletti. Entrarono e si fermarono davanti ad un folletto, Scorpius non li aveva mai visti da vicino.
"Signori Malfoy, finalmente"
Disse il folletto guardandoli
"Camera 156"
Disse Astoria e gli porse la chiave.
"Certo signori - rispose lui prendendo la chiave - di qua."
Li condusse fin sopra un carrello largo e ci salirono sopra. In viaggio fu breve ma sembrò durare un'eternità, il carrello girava a destra e a sinistra con forza. Scorpius non era abituato e gli venne da vomitare alla prima curva. Arrivarono alla camera blindata, il folletto la aprì con la chiave. Dentro la camera c'erano molte monete dei maghi, zellini e galeoni, e oggetti preziosi. Draco entrò e cacciò alcune monete dentro un borsellino di cuoio.
"Ecco Scorp - disse al figlio porgendogli il borsellino - questo ti basterà per il materiale e per l'anno a scuola"
"Grazie papà"
Disse Scorpius prendendo i soldi. il folletto richiuse la camera e tutti risalirono sul carrello che li riportò all'entrata. I Malfoy uscirono e si recarono verso il negozio di bacchette: Le Meravigliose Bacchette di Jimmy Kiddle. Draco, Scorpius e Astoria entrarono nel negozio. Era piccolo, illuminato da qualche candela. Al centro c'era un bancone e dietro di esso file e file di scaffali colmi di bacchette.
"C'è nessuno?"
Disse Draco guardano al di là del bancone. Un uomo un po' anziano, con i capelli mori si avvicinò al bancone. Soffriva un po' di balbuzie
"S...salve, voi d...dovreste essere i M...M...Malfoy - disse guardando la famiglia - I...io sono Jimmy Kiddle il fabbricante di b...bacchette."
"Piacere signor Kiddle, io sono Astoria Malfoy, lui è mio marito Draco - disse indicando con un cenno del capo Draco - e lui è mio figlio Scorpius, è qui per la sua prima bacchetta"
E così dicendo mise una mano dietro la schiena di Scorpius e lo spinse in avanti di poco, così che Kiddle potesse guardarlo e iniziare a presentargli bacchette.
"O, c...certo signorino allora di...direi di iniziare"
Kiddle andò tra gli scaffali, mentre Astoria e Draco si sedettero su alcune poltrone vicino alla porta. Poco dopo Kiddle riemerse dagli scaffali e porse una bacchetta al bambino.
"Provi questa: legno d'a...acero, quattordici pollici, f...flessibile, crine di Unicorno"
Scorpius prese la bacchetta incerto, guardò i genitori e poi l'agitò. Un calamaio esplose all'improvviso
"Non credo sia quella adatta, signore"
Disse Scorpius e ritornò la bacchetta al venditore
"N...no, questa no. vediamo - prese un'altra bacchetta e gliela porse - legno di acacia, qui...quindici pollici e mezzo, rigida, crine di Th...Thestral"
Porse la bacchetta a Scorpius che l'agitò subito, ma neanche quella fu giusta. Dopo una mezz'ora, Jimmy ne prese un'altra
"Signorino M...Malfoy, provi questa: legno di l...larice, quattordici p...pollici, semi flessibile, corda di cu...cuore di Dra...Drago"
Scorpius la prese in mano e l'agitò. Sentì una strana sensazione alle dita e intorno a lui si avvolse una nuvola di fumo arancione che illuminò tutta la stanza. Astoria e Draco si alzarono e si diressero verso il figlio che sorrideva.
"bene s...signorino Malfoy, ha t...trovato la sua ba...bacchetta!"
"Grazie mille signor Kiddle, ecco a lei sette galeoni"
Disse Astoria e porse le monete all'uomo. La famiglia salutò il venditore e uscì.
"Scorp, io e te andiamo da Miss Bucie per la divida, mentre la mamma andrà al Ghirigoro per i libri"
Astoria annuì e si allontanò mentre Draco è il figlio si diressero verso il negozio d'abiti.
"Signor Malfoy, benvenuto, e tu devi essere Scorpius! Sei identico a tuo padre. Vieni qui"
Miss Bucie portò subito Scorpius su un piedistallo e gli fece indossare una tunica nera. Iniziò ad aggiustargliela su misura. Ci vollero solo venti minuti e il vestito fu pronto. Scorpius e il padre uscirono, Astoria li aspettava fuori dalla porta con dei libri dentro un calderone.
"E ora - disse Draco - manca solo il nostro regalo"
La famiglia entro in un negozio di animali. c'erano gufi, rane, gatti, topi, furetti...e molti altri animali, magici e non. Dopo un attento giro nel negozio, Scorpius e i suoi genitori uscirono. Il bambino aveva in mano una gabbia con dentro un gufo piccolo, con le piume marroni e qualche striatura più scura.
"Scorp, come lo chiamerai?"
disse Astoria guardando il gufo. Scorpius ci pensò per qualche secondo.
"Pug!"