le memorie: terzo anno (parte

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j: allora, vogliamo vedere il tuo terzo anno?

Harry annuì, e i tre entrarono nel pensatoio.

1 settembre, 1993

Harry Ron ed Hermione erano sul Hogwarts Experss, insieme a Nevil e  Ginny. 
Il vagone del treno era buio e un freddo. Una la sensazione di non poter più essere felici si era penetrata nel vagone.
Lupin si era alzato dal suo sedile, e era andato dai dissennatori.
Tutto ad un tratto non videro più niente, intorno a loro era buio.

L: Che è successo?

Chiese la ragazza cercando di mantenere la calma. Conoscendo il figlio, sapeva che si era cacciati in guai molto peggiori di questo, e doveva contenere le forze.

H: sono svenuto

Disse con un tono molto imbarazzato, abbassando lo sguardo per terra. Anche se non era svenuto a causa di un dissennatore da due anni, sapere che un tempo lo avesse fatto lo faceva sentire sempre in imbarazzo.
James si accorse dell'imbarazzo del figlio e decise di agire. Si inginocchiò davanti al figlio, mise due dita sotto al mento per  alzare la sua testa e fare in modo che gli sguardi si incontrassero. Poi prese a parlare con una voce molto dolce.

J: ehi, non c'è niente di male nello svenire, io sono svenuto numerose volte, ed eccomi qua, ancora vivo e nessuno mi deride per averlo fatto. Inoltre, i dissennatori hanno quest'effetto sulla gente. Specialmente se, purtroppo, come te hanno affrontato delle grosse sofferenze. Infine, tu non svieni più in loro presenza, e sai evocare un patronus magnifico!

Il ragazzo stava sperando che avesse usato le parole giuste, e che avesse seriamente sollevato il morale del figlio.
Harry rimase sorpreso dal tatto del padre. Si sarebbe aspettato una cosa del genere più dalla madre che da lui. Ma comunque quelle parole lo aiutarono molto. Anche se non era certo che Sirius non abbia mai preso in giro James per essere svenuto.

H: grazie papà.

Disse Harry sorridendo e abbracciando il padre. Era uno dei suoi primi abbracci con suo padre, non poteva ancora crederci.
I due sciolsero l'abbraccio, e tornarono a guardare le memorie.

Remus: tieni

Disse porgendogli un pezzo molto grosso di cioccolato.

Remus: magia. Ti farà bene.

Successivamente uscì dallo scompartimento.

James stava sorridendo, certo che Remus non si smentiva mai. Si ricordava ancora quanto cioccolato aveva comprato da Mielandia. Quasi quasi gli veniva da ridere, però fortunatamente il suo autocontrollo ebbe la meglio.

Erano arrivati al castello, Harry aveva appena varcato la soglia della sala grande quando la McGranitt li chiamò.

McGranitt: Potter! Granger! Voglio vedervi subbito!

L: non dirmi seriamente che ti eri già cacciato nei guai, ancora prima di arrivare in dormitorio.

Disse Lily un po' esasperata, si ricordava che l'anno prima il figlio si era cacciato nei guai ancora prima di mettere piedi nel castello e stava sperando che quell'anno fosse diverso. In quei momenti si stava pentendo di aver sposato James e di aver reso Sirius il padrino del figlio, e non Remus. Quei due avevano una brutta influenza sul figlio.

H: no, alla fine voleva solo sapere se stessi bene, visto che Lupin aveva avvisato che ero svenuto.
L: e da Hermione invece?
H: io ho dovuto aspettare un anno per saperlo, e quindi anche voi dovrete aspettare un po'.

Il Ritrovamento Della Famiglia PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora