l'arrivo di Harry parte 2

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L: tesoro, che vuoi fare?
J: sai non sappiamo quasi niente su di te, apparte che sei un griffondoro, che vivi con quei babbani spregevoli.

Tutti si misero a ridere.

J: che hai sconfitto Voldemort per non so quante volte, che hai degli amici e che hai 15, e da pochissimo.
L: tra l'altro, AUGURI, TESORO!
H: grazie.

Disse Harry arrossendo un poco.

J: quindi, che ne dici di farci vedere delle tue memorie, abbiamo il pensatoio di Silente, così sappiamo qualcosa su di te?
H: mi piacerebbe molto anzi moltissimo, soltanto che sto morendo di fame, sapete è da molto che non mangio qualcosa di decente.
B: che ti hanno fatto i babbani?
H: lunga storia, e se sto a spiegarla, loro si perderanno la storia.
B: bella strategia, degna di James, chi sa da chi l'hai presa?
J: guardate che sono qui!
S e H: lo sappiamo.
H: possiamo andare quando ho detto che non mangio qualcosa di decente da giorno, non stavo scherzano.
L: va bene, andiamo. 

Così dicendo prese la mano di James, volle prendere anche quella di Harry, però Harry sembrava incerta, dopo un paio di secondi riuscì a prendere la mano di Harry.
La famiglia finalmente riunita e Sirius e Lupin, si avviarono in cucina, dove tutti li stavano aspettando.
Arrivarono davanti alla cucina.
Appena li videro tutti si commossero, avevano sempre sognato di vedere Harry con la propria famiglia.

Herm.: CHE BELLO, SONO COSÌ FELICE PER TE HARRY !

Disse Hermione in una voce acutissima.

Ron: come ti senti, ti abbiamo sentito, stai bene?
H: si sto bene.

Disse Harry leggermente imbarazzato.

S.W.: Harry, sono così felice per te, e so che tu vuoi stare con i tuoi genitori, però posso abbracciarti?

Harry guardò sua madre, a cui teneva la mano.
Lei li fece un cenno con il capo e lui sciolse la stretta di mani, e andò ad abbracciare la signorina Weasley.

H: come sta signora Weasley?
S.W.: bene, non lo chiedo a te, tanto so già la risposta.

La cena era buonissima, ovviamente preparata dalla signora Weasley.
Harry si fiondò subito sul cibo, era delizioso, e mille volte meglio di quello che aveva mangiato Harry, la sera e il giorno prima.
Durante la cena James cercò di sapere il più possibile su suo figlio.

J: allora, Harry, a che cosa si stava riferendo la McGranit prima quando stava parlando di in trofeo? È quello che penso?
H: be...
J: si?
H: beh papà...

Harry non sapeva come avrebbe reagito James sapendo che lui giocava a quiddich.

J: lo sai che puoi dirmi tutto.
L: James, ti voglio ricordare che è la prima volta che ci vede in 14 anni.
Ron: su dai amico, diglielo, sai che sarebbe felicissimo.
Herm.: dai Harry diglielo, muore dalla voglia di saperlo.
H: OK, OK glielo dico. Beh papà, io gioco a quiddich.
J:RIPETILO, STAI SCHERZANDO O È VERO?! TU HARRY JAMES POTTER GIOCHI A QUDDICH?
H: si, io gioco a quiddich.

James iniziò a fare i salti di gioia, era felicissimo, iniziò a chiedere un sacco di cose, per esempio: Da quanto, sei bravo, che scopa hai, sei un cacciatore eccetera.

H: lo vedrai nel pensatoio, la storia è bellissima,e la dovete vedere.

Verso la fine della cena Harry iniziò a fare un sacco di domande sul ordine, alle quali li risposero con riluttanza. 

Il Ritrovamento Della Famiglia PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora