Le memorie, terzo anno (parte tre)

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Ottobre 1993, aula professori

Adesso la famigli si trovava nei corridori di Hogwarts, insieme agli studenti di grifondoro del terzo anno e al professor Lupin.

Pix: Pazzo, pazzo Lupin. Pazzo, lupesco Lupin, pazzo, lupesco Lupin...
Remus sorrise, e con tono amabile disse: Se fossi in te, Pix, toglierei quella cicca dalla toppa. O Mastro Gazza non riuscirà a prendere le sue scope.

Pix non fece niente, quindi Lupin sospirò e disse: Waddiwasi! 

J: e bravo Lunastorta! I vecchi trucchi dei malandrini non si smentiscono mai!

Disse James soddisfatto, e ridendo.

L: è inutile, avete contagiato Remus.

Disse Lily con un tono di delusione.

J: no, mia cara Lily, lui è un malandrino, io e Sirius non abbiamo contagiato nessuno, Lunastorta ha il sangue di un malandrino; se no a distanza di anni non avrebbe usato quell'incantesimo.

 Intanto, la classe era arrivata a destinazione, l'aula professori.  

Remus: Vi prego di rimettere i libri nelle borse. Oggi faremo una lezione pratica. Vi occorrono solo le bacchette.

J: Remus mi piace come insegnate, studiare teoria è inutile, non si impara niente.

Disse James con un tono di approvazione

Intanto il professor Lupin stava spiegando cosa fosse un molliccio, mi correggo, Hermione stava recitando a memoria il paragrafo del libro che parlava dei mollicci.

I ragazzi del terzo anno si erano messi in fila dietro a Nevile. Il molliccio uscì fuori dall'armadio assumendo l'aspetto di Piton.

L: COSA, NON BULLIZZA SOLO TE, MA ANCHE GLIO ALTRI, TANTO CHE È LA COSA PIÙ TEMUTA DA NEVILE!

Lily era furibonda, furiosa, già non sopportava l'idea che il suo ex-migliore amico bulizzava suo figlio, e adesso c'è anche da aggiungere il figlio della sua migliore amica. Lily non riusciva a sopportarlo, doveva assolutamente parlare con Severus.

Nevile: Ri-riddikulus.

disse il ragazzo un po' impaurito.

Tutto ad un tratto il professor molliccio Piton cambiò d'abito, non indossava più il lungo  mantello, ma indossava un lungo abito orlato di pizzo, in testa aveva un alto cappello con sopra un avvoltoio mangiato dalle tarme, e agitava una grossa borsa scarlatta. 

Uno ad uno, gli studenti stavano affrontando il molliccio, era arrivato il turno di Harry, ma Lupin non glielo permise, mettendosi difronte a lui.

J: come mai non ti permise di affrontare il molliccio?

L: oh, non lo so James, per evitare che Voldemort si presentasse nell'aula?

Disse Lily con il tono che si usa per spiegare che due più due fa quattro, ma allo stesso tempo usando un tono pieno di tatto.

Era il giorno di Halloween, e ci sarebbe stata la prima gita ad Hogsmeade dell'anno, Harry non avendo il permesso restò al castello.

Il ragazzo stava camminando per i corridori del castello quando incontrò Lupin; il professore lo invitò nel suo ufficio.

L: perché eri da solo?

H: perché c'era la gita a Hogsmeade, e visto che non avevo il permesso, mi sono messo a girare per il castello.

A Lily non piaceva affatto l'idea di suo figlio camminare da solo per il castello. Ma era possibile che tutto capitasse sempre a lui?

Piton aveva portato a Lupin la pozione anti lupo.

J: e quindi quella sarebbe la pozione anti lupo, siamo sicuri che non lo stesse avvelenando?  Intendo, come una rivincita per quello che gli abbiamo fatto io e Sirius.

L: James, se lo avesse avvelenato, non avresti potuto parlare con Remus in questi ultimi giorni.

J: si, ma non si sa mai!

Disse James accalorandosi, sapeva che Piton non aveva avvelenato il suo amico, ma essere prudenti è sempre meglio.

L: oh, James, smettila!

Disse la rossa, perdendo la pazienza.

H: lo sospettavo anch'io, ma non lo ha avvelenato.

L: tale padre tale figlio, dovete sempre sospettare delle persone?

H: ditemi voi come non si fa a sospettare di Piton se si aggira furtivamente per il castello!

J: non ha tutti i torti, vedi!

Disse il ragazzo con insistenza.

L: oh, smettetela entrambi, ci terrei a vedere le memorie di mio figlio!

J: si, scusa tesoro

Erano davanti al quadro della Signora Grassa, solo che all'interno non c'era la Signora Grassa, non c'era nessuno all'interno, la tela era strappata, con dei pezzi per terra; la Signora Grassa era sparita.

L: COSA È SUCCESSO!

H: Sirius ha provato ad entrare nella torre di grifondoro.

Disse Harry in un tono pacato, non sapeva come il padre avrebbe preso questa nozione.

James rabbrividì, non riusciva a credere che Sirius avesse fatto una cosa del genere. Il ragazzo sapeva come si comportava suo fratello: prima agiva e poi pensava, però non si aspettava che Sirius facesse una cosa come rovinare il dipinto della Signora Grassa. In quel momento James capì che quelle sarebbero state le memorie più difficili da vedere; non perché suo foglio era in percolo, anzi, suo figlio era anche a sicuro visto che Sirius non gli avrebbe torto manco un capello, ma perché non avrebbe potuto vedere Resmus e Sirius soffrire senza poterci fare niente era pura tortura per lui.

L: James tutto a posto?

Sussurrò Lily nell'orecchio del marito.

James annuì, ma non disse niente.

L: non me la racconti giusta, ma non ti obbligherò a parlare.

Disse la moglie, sempre sussurrando. Con un braccio abbracciò il marito, poi lo lasciò ai suoi pensieri, rivolgendosi al figlio.









Spazio all'autrice

Buona sera a tutti! 

Scusatemi per la mia assenza in queste ultime due settimane, ma ero molto presa dallo studio.

Inoltre sono consapevole che questo capitolo è corto, ma per il prossimo voglio mettere insieme alcuni eventi, quindi ho dovuto tagliare corto questo per mettere insieme i prossimi eventi.

Spero che, non ostante la lunghezza, il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima,

Ambra.

Il Ritrovamento Della Famiglia PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora