le memorie: Privet Drive n.4 (parte 2)

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Quel, spiacevole ricordo, svanì.
23 giugno, 1991

Si trovavano nel buio.

L: dove siamo?
H: aspettate, e vedrete.

Si poteva sentire una voce, che Harry conosceva benissimo.

Solo a sentire quella voce, a Harry venne un brivido.

L: tesoro, stai bene? Non sei obbligato a farci vedere i tuoi ricordi, o almeno, non questi.
H: no, sto bene, mi sento triste perché, vedrete.

Voce: Su alzati, Immediatamente!
Disse una voce stridula.
All'improvviso, si potè vedere qualcosa.

J: dove siamo?
H: nel ripostiglio del sotto scala.
J: e, perché siamo qua?
H: be, io dormivo qui.

Gli occhi di Lily si spalancarono.

L:TU MI STAI DICENDO CHE TI HANNO FATTO DORMIRE LA?!
H: si, però quando arrivarono le lettere da Hogwarts mi fecero dormire nella seconda stanza di Dudley.
L: QUINDI, QUELLO AVEVA DUE STANZE?
H: si.
J: scusa, perché hai detto le lettere, e non la lettera?
H: vedrete

Si fece silenzio.
Si poteva vedere un piccolo Harry che toglieva un ragno dai calzini.

L: UN ATTIMO, C'ERANO ANCHE I RAGNI LA DENTRO?
H: si quando quella era camera mia, pullulava di ragni. Adesso non c'è ne manco uno.
L: oh, tesoro, che povero, non so come abbiano potuto farlo. Mi dispiace un sacco, loro LA PAGHERANNO.

Così dicendo Lily abbracciò Harry.

Harry uscì dalla sua stanza, se si può chiamare così, e andò in cucina.

ZV (zio Vernon): pettinati i capelli.

Harry andò davanti alla padella, dove stava cuocendo la pancetta.
Dopo di che la mise nei piatti di tutti.

J: ma, lo facevano spesso? Intendo farti cucinare?
H: si, anche di peggio a volte.
L: e perché quei vestiti sono così larghi?
H: sono i vestiti smessi di Dudley.

Lily guardò Harry con uno sguardo intristito e scioccato.

Sul divano si potevano una marea di
regali.

J: perché ci sono i regali?
H: perché era il compleanno di Dudley.

D: QUANTI SONO!?
Zv: 36.
D: MA L'ANNO SCORSO NE AVEVO 37!

L: cosa succede dopo? Non ce la faccio a vederti così. Non ci riesco!
J: forse è meglio, se è possibile, farci vedere quando ti è arrivata la lettera.
H: non posso arrivare direttamente alle lettere, però posso tagliare di un po questa parte. Vi va bene?
J: va bene.
L: va bene.

Il ricordo svanì

Zoo, 1991

J: dove siamo?
H: allo zoo.
J: e, che cos'è, sto zoo?
H: è un luogo babbano dove si possono trovare tutti i tipi di animali.
L: ah, almeno una cosa buona te la hanno fatta?

Disse con un tono di sollievo.

H: non voglio deluderti, ma era perché volevano portare Dudley allo zoo, e visto che nessuno poteva stare con me, mi hanno portato malvolentieri.
L: no, non è possibile!
J: apparentemente, Evans, quando si tratta di tua sorella, tutto è possibile.
L: ha, ha, (sarcastico) molto divertente Potter.

Si poteva vedere Harry che stava guardando un serpente da dietro il vetro.
Si poteva anche vedere Harry che li stava parlano.

J: Harry, tu parli serpentese, o mi sbaglio?
H: si, lo posso parlare, perché quando Voldemort ha provato ad uccidermi, mi ha lasciato alcuni dei suoi poteri. Almeno, così mi ha detto Silente alla fine del mio secondo anno.

Ad un certo punto si poteva vedere Harry che veniva spinto a terra dal cugino.
All'improvviso, il vetro scomparve, e Dudley cadde al interno.

J: Harry, hai usato la magia?
H: si..., non c'è la facevo più, una delle poche volte che qualcuno, o meglio qualcosa, mi sentisse, e volesse parlare con me, be, non c'è l'ho fatta più e ho reagito. E dopo non sapevo che era magia, pensavo che fossero solo cose strane.
J: HARRY JAMES POTTER...

James assunse un tono severo.

H: scusa, lo so, non dovevo...
J: MA STAI SCHERZANDO, È COSÌ CHE SI FA!
H: allora non sei arrabbiato?
J: no, sono fiero, anzi fierissimo.

Erano tornati a casa degli zii, si poteva vedere Harry che veniva tirato dai capelli e spinto nel ripostiglio, e chiuso dentro.

L: che è successo?
H: lo zio si è arrabbiato perché ho usato la magia, e mi ha messo in castigo.
J: e, era una cosa frequente?
H: si, ogni vota che usavo la magia, anche se non volevo, gli zii mi chiudevano la dentro.
J: e quanto sei restato la dentro?
H: quella era stata la più lunga, ci sono restato per almeno tre settimane.
L: e almeno ti davano da mangiare?
H: no, dovevo uscire di notte, o quando credevo che fosse notte, andare in cucina e prendere qualcosa da mangiare, ovviamente doveva essere poco perché gli zii non se ne dovevano accorgere. Ma se mi davano da mangiare, era pochissimo e disgustoso.

Lily non poteva dire niente.
Strinse soltanto la mano a James.
Egli capì che doveva dire qualcosa a Harry, ma manco lui ci riuscì.

Spazio al autrice
Scusatemi se non ho scritto della lettera, o meglio le lettere, ma ci ho provato, e stava diventando troppo lungo, ero arrivata solo all arrivo della lettera, ed erano 1018 parole, quindi ho dovuto scrivere un altro capitolo.
Ho finito di scrivere anche il prossimo, vi avverto, che il prossimo è lunghissimo

Il Ritrovamento Della Famiglia PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora