Capitolo 4

108 3 0
                                    

e sento uno sparo, alzo il viso e mi stupisco di vedere Oliver a terra e Loren con in mano una pistola

JASPER

Appena abbiamo sentito il primo sparo abbiamo sgranato tutti gli occhi, ci siamo guardati per vari secondi e poco dopo si fu un altro sparo.
Mentre pensavamo a come aprire quella fottuta porta senza le chiavi, ci avviciniamo per poter almeno sentire cosa dicono
Oliver:portatemi Loren, è il suo turno.
Cerchiamo in tutti i modi di aprirla prima di sentire lo sparo ma non ci siamo riusciti. Vado a sedermi sul divanetti e punto il mio sguardo dritto davanti a me, l'abbiamo persa davvero. È stato difficile una volta figuriamoci due, quando l'ho vista entrare nella stanza mi sembrava un illusione.
Alex:ci vediamo a casa
Io:alex rimani, vuoi davvero lasciare che Oliver la passi liscia?
Alex:no
Io:allora rimani.
Alex:Jasper se noi andiamo contro di lui ci sbatte tutti in prigione
Io:non può sbatterci dentro se muore.
Alex sembra ragionarci su, sbuffa e torna a sedersi sul divano vicino a me.
Aspettiamo con pazienza che lui esca, tutti sono agitati e sono ancora sconcertati da quello successo poco prima.
Sentiamo degli altri spari provenire dal piano di sotto e sicuramente è Oliver che sta facendo piazza pulita con le altre persone che erano rimasti.
Abbiamo perso tutti, la famiglia parker non esiste più, non pensavo di poter stare così male non solo per Loren ma anche per nayall, micheal e Jennifer, erano come secondi genitori, nayall stava diventando come una specie di fratello per me. Eh beh Loren, è Loren.
Sento rumori di gente che arriva da sotto, poco dopo sento rumori contro la porta faccio un cenno con la testa agli altri che si alzano e prepariamo le pistole. La porta si apre e mi preparo a sparare ma vedo uscire Loren che corre ad abbracciarmi.
Quasi non mi sembra vero, riaverla tra le mie braccia.
Io:mi sei mancata, non ti immagini nemmeno quanto.
In tutta risposta lei stringe l'abbraccio.
Si stacca e fa smorfie di dolore, poverina quanto la capisco
Io:Oliver?
Loren:di sotto, non so se sia ancora vivo gli ho sparato.
Io:controlliamo
Loren:perché non l'avete denunciato alla polizia?
Io:perché quando sarebbe uscito ci avrebbe ammazzati tutti
Mi guarda comprensiva, scendo di sotto a controllare, gli uomini di Oliver sono tutti morti, tirò fuori la pistola nel caso ce ne fosse bisogno.
Vedo anche jessica e Michael morti, perdo un battito a vederli lo stesi a terra in quelle condizioni, vedo Oliver che sta cercando di alzarsi, non ci pensò due volte e mi avvicino
Io:le tue ultime parole?
Oliver:morirete tutti
Ringhia guardandomi con sguardo assassino, lo guardò sorridendo ma prima di premere il grilletto sento uno urlo
Loren:NOOOO
La guardò male, si avvicina a me mi tira via la pistola dalle mani e la punta su Oliver
Loren:brutto bastardo questo è per i miei zii
Dice sparandogli alla gamba
Loren:questo è per avermi fatto passare una vita di merda
E spara all'altra gamba
Loren:questo è per mio fratello
E spara al fianco, Oliver grida di dolore ad ogni sparo di Loren, gli sta causando una morte lenta e dolorosa, e gli sta bene.
Loren:mentre questo lurido verme bastardo è per i miei genitori
Punta al cuore e spara, dopo svariati minuti Oliver muore e Loren si butta a terra piangendo,  era da tanto che non la vedevo piangere, che non la vedevo sfogarsi in questo modo.
Vado ad abbracciarla e si appoggia a me singhiozzando, tutti gli altri ci raggiungono di sotto e rimangono abbastanza sorpresi da ciò che vedono.
Nayall:Loren...vieni con me dai, ci sono due persone per te.
Non so nemmeno io di cosa stia parlando, i ragazzi guardano con occhi dolci.
L'aiuto ad alzarsi, raggiunge i suoi fratelli e li seguo nella stanza in cui Oliver ci proibiva di entrare, se entravano ci rinchiudeva.
Spalanca la porta e ci sono due persone, un uomo e una donna.
Appena lei li vede gli vengono gli occhi lucidi e ricomincia a piangere come una bambina
Loren:mamma...
X:bimba mia
Lei gli va incontro abbracciandola e piangendo più forte di prima.
Nayall:sono passati 12 anni, stento ancora a crederci.
Andiamo tutti di sopra e ci sbrighiamo a raggiungere casa nostra, noi che non c'entriamo con la famiglia andiamo a fare le valige per tornare a casa.
Ho scoperto che la madre si chiama summer mentre il padre si chiama mike
Summer:vi prego restate, non voglio cacciarvi.
Io:oh accetterei volentieri, ma vorrei lasciarvi un po' di spazio per voi, non voglio essere in mezzo, arrivederci signora parker
Summer:per favore restate, voi siete la loro famiglia, ho visto come Loren si fida di te.
Annuisco e dico la notizia agli altri, torno in salotto da summer
Summer:grazie davvero per ciò che hai fatto per lei, non so come sdebitarmi
Io:non c'è né bisogno ho fatto solo quello che un vero amico farebbe
Mi coglie alla sprovvista e mi abbraccia, ci metto un attimo a elaborare la situazione poi ricambio l'abbraccio.
A interrompere il momento è Loren che torna in sala con suo padre, ridendo e scherzando. La porta si apre e le risate vengono sostituite da tensione e tristezza.
Alex:è morto, anzi sono morti
Loren abbassa la testa, sa di cosa parla e sa che è colpa sua
Alex:mio padre
Stefan:e il mio
Damon:a me non dispiace affatto. Mi dispiace per ciò che vi ha causato quell'uomo. Non mi perdonerò mai abbastanza.
Mike:tranquillo non è colpa tua
Loren va da alex e cerca di abbracciarlo ma lui la scansa, da quando abbiamo scoperto che era viva lui non l'ha nemmeno guardata in faccia e ora la evita pure.
Lei si fa indietro evidentemente rattristata da questo suo gesto, si sistema i capelli dietro l'orecchio.
Hays:Loren, vieni qua.
Dice allargando le braccia, lei gli si butta addosso ricominciando a piangere, penso che abbia pianto più oggi che in tutta la sua vita.
Alex sembra dispiaciuto ma non lo fa notare più di tanto.
Loren si stacca da Hayes e si gira verso alex e i Salvatore
Loren:m-mi dispiace per ciò che ho fatto, n-no-on non vol-levo
Corre di sopra, penso stia più male ora che di quando Oliver l'ha rapita.
Io:scusate
Vado di sopra e la vedo sul letto con la testa fra le mani.
Gli accarezzo la schiena sedendomi di fianco a lei
Io:non è colpa tua lo sai vero?
Loren:mi odiano, loro mi odiano. È colpa mia. Solo colpa mia. Sapendo così preferivo morire
Io:guardami.
Gli ordinò, lei non mi da ascolto, gli prendo il viso fra le mani e la costringo a guardarmi.
Io:non è colpa tua, e sopratutto non dire certe cose, loro non ti odiano sono solo un attimo scossi. Ma non ti odiano
Loren:Jasper ma gli hai visti come mi guardavano, con quanto disprezzo mi hanno evitata. Io non posso vivere con questa cosa che mi appesantisce
La abbraccio cercando di calmarla e ci riesco un minimo
Io:vieni di sotto dai
Scuote la testa in segno di negazione, la lascio un attimo sola e vado di sotto dagli altri
Nayall:come sta?
Io:uno schifo. Ha detto che preferiva morire che vivere con questo rimorso, e vivere con loro che la guardano con disprezzo. Si odia per cio che ha fatto
Mike:si riprenderà, è forte.
Annuisco sapendo che c'è la farà.
Non si lascerà sovrastare dal dolore non è da lei, anzi lo affronterà a testa alta.
Sono passate due ore e vediamo Loren scendere con delle valige, troppe valige
Loren:me ne vado, per un po'
Io:dove?
Loren: a Dublino da Martino e gli altri, non sanno nulla e non posso continuare a farlo star male
Annuisco e vado ad abbracciarla, la salutano tutti tranne stefan e alex
Damon:Loren io non ce l'ho con te, anzi ti ringrazio per ciò che hai fatto. Non lo sopportavo più. Torna presto ok?
Lei annuisce e si abbracciano, alex si gratta la nuca.
Si avvicina alla porta e si gira a guardare tutti sospirando
Loren:beh...ci si vede
Io:cerca di fare attenzione
Loren:si papà
Dice facendo ridere tutti
Nayall:tornerai vero?
Loren:certo che torneró, ora che abbiamo la famiglia riunita sarei una stupida a non tornare. Solo non riesco a stare in casa con...
Si blocca per un momento poi torna a parlare
Loren:non c'è la faccio.
Sforza un sorriso ed esce di casa salendo su un taxi, saluta dal finestrino prima che parta.
Alex:cazzo
Lo guardò interrogativo ma non risponde, stefan guarda in basso, lei è andata via solo a causa loro, e penso che lo sappiano.
Stefan:scusate non volevo farla andare via ma, insomma, per me è difficile accettare la cosa
Dice rivolto ai genitori di Loren e ai fratelli.
Hayes:Stefan sta tranquillo è normale, tornerà, è questo l'importante no?
I genitori annuiscono e vanno a riposarsi, ho davvero lasciato scappare Loren, sta solo scappando dai problemi perché quando tornerà i problemi saranno ancora qui ad aspettarla non se ne saranno andati.
Sbuffo e mi butto sul divano sperando di vederla rientrare da quella porta e vedendo che vuole affrontare questo problema con quei due scorbutici.
Ma non è così
Di lei nessuna vista
Nemmeno con il binocolo

me and youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora