Capitolo 18

85 2 0
                                    

Entra alex, si ho paura, non ci può essere sempre qualcuno a salvarmi e giuro di non aver mai visto una persona così, sembrava come posseduto.
Io:ehm...io...ehm...c-che ci fai...q-qui?
Alex:hai paura di me, cazzo. Volevo solo parlare
Io:si ecco era preoccupante se non avessi paura dato che mi hai quasi ucciso per tre volte.
Gli faccio segno di sedersi sul letto, e si mette sull'angolo lontano da me, lo guardò negli occhi e rispetto a prima non sono più iniettati di sangue e sono tranquilla, cioè non trasmettono odio, non trasmettono niente.
Io:alloora? Di cosa volevi parlare?
Alex:volevo prima di tutto scusarmi, voglio essere sincero non per tutto, mi voglio scusare solo per averti quasi ucciso per tre volte del resto non penso di aver fatto nulla di che, sono stato sincero, ho espresso ciò che pensavo di te.
Il dolore al petto non si allevia ma aumenta, non si pente di avermi bullizzato non si pente di avermi spinto all'autolesionismo. Fanculo
Io:esci dalla mia stanza. Ora.
Alex:tranquilla non sto in stanza con una puttana per più di 10 minuti
Io:non sei cambiato
Alex:sono sempre lo stesso ma con pensieri diversi
Io:si anche io
Alex:ah si e cosa pensi di me
Io:che sei un puttaniere, egoista, permaloso, stronzo, coglione, maschilista, pezzo di merda, sociopatico, uno a cui non frega un cazzo a nessuno se non di se stesso, e mi fai tanto ma tanto schifo. Non voglio aver nessun tipo di rapporto con te.
Gli chiudo la porta della camera in faccia e un peso mi si leva dal letto, mi sento più libera ora che ho detto ciò che pensavo di lui.
Non riesco a dormire quindi vado in camera di gio, ormai è come se quella fosse la mia stanza e non la sua, cioè quella di entrambi.
Non mi fa domande ma sbuffa e mi fa spazio.

***

Mi sveglio alle 2 del pomeriggio, ormai non mangio quasi mai, se mangio viene a nevicare.
Ovviamente gio si è già alzato e avranno mangiato, si sono abituati anche loro a queste mie assenze.
Gio:buongiorno bellissimaaa
Io:si buongiorno
Dico sbadigliando e stropicciandomi gli occhi, mi copro con le lenzuola per non far entrare nessuno spiraglio di luce.
Ma Giovanni da bravo amico che è mi tira giù le lenzuola e mi obbliga a scendere dal letto e uscire con lui, faccio come dice solo per non dover stare a sentire lui che cercava di convincermi.
Apro l'armadio e prendo i primi vestiti che mi capitano, mi sta venendo una voglia di mc che quasi quasi mi ci faccio portare e me lo faccio pure offrire.
Scendo di sotto pronta per uscire e gio è sul divano che guarda gli altri giocare alla play
Io:andiamo?
Gio:si, ci vediamo dopo raga
Esco senza salutare non penso abbia importanza dire 'ciao' avevo fretta.
Dopo avergli rotto i coglioni per portarmi al mc accetta e senza che io dica niente me lo offre, penso davvero di amare questo ragazzo.
Forse ho esagerato leggermente con il cibo, ma non mangio da tanto e bisognava cogliere l'occasione della mia voglia di mc prima che la fame mi passasse.
Dopo il mc andiamo a fare un giro al centro commerciale, e anche lì partono un sacco di soldi, io e gio in un centro commerciale siamo un pericolo, torniamo a casa con un sacco di buste in mano abbiamo preso di tutto e di più, anche gioielli, occhiali e altre robe varie.
Marti:avete forse svaligiato il negozio?
Io:mh si forse.
Salgo nella mia stanza e vado nella cabina armadio per sistemare i vestiti, i gioielli li metto nel mio cassetto dello specchio.
Torniamo di sotto e gioco alla play con i miei amici, noto solo ora che mancano quei due ed è meglio così
Niccolò: non mi hai ancora sfidato, sta a me
Ci facciamo più di una partita, e si fa ora di cena i nostri chef personali Edoardo e Niccolò cucinano qualcosa.
Andiamo in tavola e hanno fatto le lasagne, mi si illuminano gli occhi
Io:penso di amarvi
Edo:ti amo anch'io
Niccolo:mi dispiace ma io non ricambio il sentimento
Io:come osi rompermi il cuoricino
Mi porto la mano al petto in modo teatrale e scoppiamo tutti a ridere, questo momento viene interrotto dall'entrata di alex ed Elia in cucina mangiamo silenziosamente.
Marti:raga dovrei dirvi una cosa, beh ecco io e Niccolò beh si
Gio:ooooo state insiemeeeee?
Niccolò:si
Tutti sono contenti per loro, tutti tranne i soliti due rompi coglioni
Alex:oltre alla puttana in casa abbiamo pure i gay, bello.
Io:se devi continuare a fare le tue solite battutine puoi anche tornare da dove sei venuto
Alex:nah mi diverto a darvi fastidio
Io:ho notato
Dopo cena torniamo a giocare alla play poi vado a letto sperando di riuscire a dormire senza andare a rompere a Giovanni.
Gio:Loren, fai prima a venire direttamente da me senza che mi svegli in piena notte
Conocordo con lui, mi vado a cambiare mettendomi il mio solito pigiama, mi lavo i denti mi strucco e scendo per andare in camera di gio, ma prima di arrivare a destinazione mi imbatto in alex
Alex:ora rovini anche le relazioni?
Io:gio mi aiuta a dormire, dato che non riesco da sola
Alex:per gli incubi?
Io:già ma sopratutto per paura di cosa tu possa fare durante la notte
Ammetto sinceramente, mi guarda con quello sguardo e quasi mi sembra di tornare indietro nel tempo a quando tutto andava bene.
Io:ora vado
Alex:si okay
Si gratta la nuca imbarazzato e non so se sia tutta una finta per prendermi per il culo o sia davvero imbarazzato. Non riesco più davvero a capirlo questo ragazzo, un ora prima è in un modo quella dopo è l'opposto.
Mi butto sul letto di gio e guardò le storie di insta, me ne capita sotto una di Niccolò, una foto con Martino, sono così belli insieme.
Spengo il telefono e mi metto comoda per poter riposare in pace almeno una sera. Non so cosa ne pensi Eva di tutto questo ma sa che ho problemi e di sicuro non si arrabbia sapendo anche il mio rapporto con gio è un vero amico per me nulla di più nulla di meno.

me and youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora