Capitolo 5

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LOREN

Sono appena arrivata a Dublino, sto aspettando un taxi che mi porti a casa, e ho parecchia ansia. Non so come la prenderanno i miei amici, se saranno felici di vedermi, se mi odieranno per non essermi fatta sentire. Sento che potrebbe scoppiarmi la testa per i troppi pensieri.
Arriviamo davanti a casa e mi sudano le mani dall'ansia, ho le chiavi nella borsa ma non so se aprire o suonare. Alla fine opto per suonare, Martino mi apre e sgrana gli occhi.
Marti:sei davvero tu?
Iniziano a diventargli lucidi, annuisco e lo abbraccio lasciando che il suo profumo mi inonda le narici.
Martino va in salotto a sbircio per vedere chi ce, e ci sono tutti quanti, tutti tutti.
Marti:ragazzi
Gio:a' Marti perché piagni?
Marti:per lei
Gio:ancora Marti? Bisogna accettarlo di sicuro non tornerà in vita
Io entro in salotto, il divano è avanti a me e mi danno le spalle, Martino mi fissa e tutti si girano verso di me. Non riesco a trattenere le lacrime, mi vengono ad abbracciare tutti quanti.
Gio:quanto mi sei mancata
Elia:stasera festa fra di noi per il tuo ritorno. La chiameremo festa del ritorno.
Edo:è tornata la rompiballe
Ed è con questo che riesce a farmi tornare il sorriso, continuano a fare battutine per farmi ridere e ci riescono
Klea:principessa mettiti comoda e raccontaci cosa hai passato, dopodiché andiamo tutti in piscina fa caldo.
Mi metto comoda, e racconto tutto ai miei amici, dall'inizio, da quando Oliver ha "ucciso"i miei genitori fino ad arrivare ad alex e stefan che mi buttano altri pesi addosso, più di quanti ne abbia già.
Rimangono sempre più scioccati da ogni parola che esce dalla mia bocca, sono sempre più stupiti non possano credere che abbia dovuto passare tutto questo e non possono credere nemmeno che esistano queste cose come la gang, o gare clandestine. Non sanno proprio niente sti ragazzoni qui.
Andiamo a cambiarci e raggiungiamo la piscina sul retro, mi siedo sul bordo mettendo le gambe a mollo.
Tutti gli altri si tuffano, klea si siede difianco a me
Klea:sembra un sogno
Io:già
Klea:non entravano in questa casa da quando...
Io:si ho capito.
Klea:tesoro non puoi capire quanto mi sei mancata, davvero
Mi mette un braccio sulle spalle e mi stringe a se, anche loro mi sono mancati tutti quanti, pensavo di non poterli rivedere prima di morire ma per fortuna come avevo detto ho avuto la mia vendetta, non sui miei genitori dato che sono ancora vivi, ma su mio fratello su averli tenuti nascosti 12 anni per averci fatto fare la vita di merda per 12 anni. Per tutto. Sono riuscita finalmente ad avere la vendetta che aspettavo da tanto tempo, pensava davvero che sarebbe stato lui a vincere? Nessuno mi mette i piedi in testa e nessuno può pretendere di farmi stare calma davanti a situazioni del genere. Sono sincera se tornassi indietro lo rifarei, senza battere ciglio.
Seno qualcuno spingermi in acqua.
Appena torno su vedo elia ridere insieme a Giovanni dove poco prima ero seduta io
Io:voi le prendete.
Esco dall'acqua e lo rincorro, Elia torna a spingermi giù ma gli prendo la mano e lo trascino giù con me.
Sono queste le giornate che volevo passare in questi due anni emmezzo. E sono queste le giornate che voglio passare per i prossimi 2 anni emmezzo. Eh si avete letto bene, voglio fermarmi qui 2 anni emmezzo, senza ripensamenti.
Fede:allora quanto resti
Io:2 anni emmezzo
Edo:così tanto?
Io:devo recuperare il tempo perduto
Klea:facciamo numero tondo rimani 3 anni
Gio:esatto dai lor
Io:mh ci penso
Elia:eddaiii
Marti:dai Loren fallo per noi
Io:va bene va bene
Esultano, prendo lo champagne e i bicchierini per tutti.
Elia:facciamo un Brindisi a Loren e al suo ritorno
Faccio scontrare il bicchiere con quello degli altri, c'è chi ancora è in piscina e beve da lì, chi invece da persona intelligente si è seduto sul bordo e prende il sole.
Mando giù il bicchierino di champagne tutto in un sorso, è da 2 cazzo di anni che non bevo.
Io:raga sentite, facciamo un festone sta sera ho voglia di spaccarmi
Gio:uoooooo grande lorrr così ti voglioo
Urla quasi che mi spacca i timpani, il mio telefono squilla lo prendo per vedere chi è, alex.
Non gli rispondo, non voglio sentire quanto mi da la colpa per la morte di suo padre, si lamentava tanto di che uomo schifoso fosse e si lamenta se lo uccido, mi ha detto più volte di volersi liberare di lui.
Però quando è tornato dal magazzino sembrava quasi arrabbiato con me, deluso, schifato di me e di quello che avevo fatto.
Non riesco davvero a capirlo
Elia:a che pensi
Non mi sono accorta che Eli si è seduto difianco a me sul bordo della piscina
Io:n-nulla
Elia:con me puoi parlare lo sai vero?
Io:si tranquillo, davvero non è nulla
Mi mette un braccio sulle spalle, mi appoggio a lui.
Io:non ho detto la verità sul motivo per cui sono venuta
Elia:cioè
Io:ho detto che sono venuta perché vi mancavate, si mi mancavate ma sono tornata principalmente perché ho ucciso i padri di alcuni miei amici, non avevo molta scelta. Se non lo avessi fatto loro avrebbero ucciso me. Solo che...
Elia:lor non piangere, non è stata colpa tua dai
Non mi ero nemmeno accorta che stessi piangendo, mi asciugo le lacrime ed Elia mi stampa un bacio sulla tempia
Io:grazie
Elia:per?
Io:avevo bisogno di sentirmelo dire, mi sentivo sbagliata, sentivo di aver sbagliato ma nonostante questo lo avrei rifatto.
Elia:allora, guardami, tu non sei sbagliata e non hai sbagliato, dovevi difenderti se avessi ucciso mio padre per difenderti, non mi sarei arrabbiato con te perché se dovevi difenderti significa che era un uomo di merda.
Gli do un bacio sulla guancia e torno a ringraziarlo, è riuscito a tirarmi su il morale.
Dopo questo nel discorso lui mi spinge in acqua ridendo come non mai.
Io:ritiro tutto ciò che ho detto, ti odio
Elia:ti amo anche io
Gli scocco un occhiataccia e scoppio a ridere

***

Sto per entrare in doccia, mi devo preparare per la serata, la grande festa a casa parker.
Questa sarà sempre casa mia, mentre sono sotto la doccia penso a tutto quello che è successo in questo periodo, quello che ho dovuto passare, quello che sto passando, e cosa potermi mettere sta sera.
Penso che klea ha ragione, devo stare qui come minimo tre anni, forse anche di più, non mi farebbe male. Anzi, mi farebbe più che bene considerando che se dovessi tornare i ricordi mi ucciderebbero.
Esco dalla doccia strizzandomi i capelli, metto un asciugamano intorno al corpo, e vado nella mia camera, e che camera.
Ora che ci penso non ho ancora visto arin
Scendo di sotto non preoccupandomi di come sono messa.
Io:Arin?
Gio abbassa la testa
Io:dov'è arin?
Gio:ha fatto un incidente, è in coma da un anno ormai
Io:oh, è colpa mia vero?
Eli:Loren ti ho già detto, non è colpa tua
Annuisco incerta e torno in stanza per vestirmi, apro la cabina e vedo li ancora tutti i suoi vestiti, sento una fitta al cuore.
Tirò fuori una gonna nera ed una maglietta a maniche lunghe ma stra sottile e corta, non avrò sicuramente caldo dato che è sottile

Torno in bagno per truccarmi e piastrarmi i capelliSono le 22 scendo di sotto e vedo i ragazzi già pronti che stanno cercando di preparare la casa, hanno spostato il divano da un lato per lasciare il salone vuoto da usare come pista da ballo, hann...

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Torno in bagno per truccarmi e piastrarmi i capelli
Sono le 22 scendo di sotto e vedo i ragazzi già pronti che stanno cercando di preparare la casa, hanno spostato il divano da un lato per lasciare il salone vuoto da usare come pista da ballo, hanno tirato via tappeti e cose che potrebbero rompersi o sporcarsi, in cucina hanno messo sul tavolo tanti bicchieri rossi pieni di roba da bere.
Elia:bellissima come sempre
Arrossisco prima di dargli uno scapellotto.
Mi prende per i fianchi a mi tira su facendo una giravolta, tirò un urletto all'inzio perché non me lo aspettavo.
Gio:stanno iniziando ad arrivare
Io:bene
Prendo un bicchiere e lo mando giù.
Entrano tutti ma ne conosco si e no nemmeno di metà.
Mettono su la musica e vado in pista insieme a klea, Eva ed ele.
Che bel gruppo il nostro gruppo, ci stiamo spittanando a ballare come delle cretine, ad un certo punto un ragazzo si mette a ballare con klea, noi la guardiamo con faccia pervertita, lei scoppia a ridere e inizia a pomiciare con il ragazzo.
Mentre balliamo qualcuno mi prende per il polso e ho un flashback di una delle tante volte in cui Oliver mi ha aggredito per sapere di dove si trovava mio fratello.
Sento mancarmi l'aria, sto provando a cercare qualcuno che conosco ma non li trovo, vedo la stanza girarmi attorno non ci capisco nulla, non so cosa fare, dove andare, mi prendo la testa fra le mani cercando di calmare il giramento ma non ci riesco, in lontananza vedo Elia, cerco di raggiungerlo ma più mi avvicino poi mi sembra lontano.
Cerco di raggiungerlo ma nulla da fare, mi sembra sempre più lontano, sempre di più. Non so cosa mi stia succedendo, ho bevuto un solo bicchiere e non penso che sia per la vodka.
Niente da fare, provo a mirare verso la porta ma sembra che invece di avvicinarmi stia andando dal lato opposto, penso di non potercela fare

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