Capitolo 13

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Mi sveglio stropicciandomi gli occhi, apro leggermente gli occhi e vedo una persona insieme a me, e mi ricordo di quando è venuto qui mentre stavo male.
Mi viene automatico sorridere mentre lo guardò dormire, sposto lo sguardo sentendo delle voci in corridoio, mi avvicino per sentire cosa dicono e chi sono
X:quindi ha dormito con lei?
Era una voce maschile ma non riesco a riconoscere la persona.
Mentre l'altra riesco a riconoscerla, il suo accento romano non passa inosservato, e si riconoscerebbe in mezzo a un sacco di persone.
Gio:a' bro ma ti fai troppe paranoie, t'accolli troppo, lasciala vivere poraccia. Elia senti sono amici e hanno un legame unico e non dovrai essere tu a rovinarlo.
Elia:lo so, ma posso permettermi di essere geloso un minimo
Interrompo il loro discorso aprendo la porta e stropicciandomi gli occhi per la troppa luce presente nel corridoio
Io:ragazzi abbiamo fatto ore piccole stanotte quindi che ne dite di litigare davanti ad un altra porta, così posso dormire
Elia:in che senso ore piccole?
Io:non riuscivo a dormire e se non fosse stato per alex non avrei chiuso occhio per tutta la notte
Gio:ormai sei sveglia dai vieni a fare colazione
Mi trascina fuori dalla stanza contro voglia, andiamo di sotto e mi butto a sedere prendendomi la testa fra le mani, ho bisogno di un aspirina.
Gio si siede difianco a me e fa un cenno ad Elia di uscire dalla stanza per lasciarci soli
Gio:allora? Vuoi parlarne?
Io:pensavo che parlarne con lui avrebbe alleggerito il dolore o almeno avrebbe fermato gli incubi. Ma non è stato così. Stanotte ho rivisto tutto e non mi sono riuscita a calmare finché non è arrivato alex.
Gio:penso sia grazie a lui che tu riesca a smettere di avere certi incubi
Io:che vorresti dire
Gio:che forse avere una persona che c'entra con tutto e ti sta accanto facendoti sentire protetta aiuta a non aver incubi. Come se alex fosse la cura a questo tuo virus
Ed io che pensavo il contrario, pensavo che alex fosse il virus ed Elia la cura, che sbaglio, un grosso sbaglio, ma tutto questo non vuol dire che non provo niente per Elia, anzi. Io provo qualcosa per lui, qualcosa che detto sinceramente non provavo da un bel po di tempo.
Gio:ora invece parliamo d'altro, te ed Elia?
Io:cosa?
Gio:state insieme?
Io:si
Gio:bene e tu provi davvero qualcosa?
Io:non mi sarei mai messa con lui se non avessi provato nulla. Era da tanto che non mi sentivo così, una giovane ragazza che prova qualcosa per un ragazzo e vive la sua normale estate, peccato che la mia non sia così normale.
Gio:sono contento, adesso possiamo fare un uscita a quattro
Scoppio a ridere dandogli ragione, non mi dispiacerebbe uscire con lui ed Eva, mi stanno entrambi molto simpatici e credo che potremmo divertirci.
Gio mi mette davanti una tazzina di caffè, la bevo tutta in un sorso, rimaniamo a parlare per altro tempo finché Elia ed alex non interrompono la conversazione entrando in cucina, alex che sbadiglia ogni passo che fa ed Elia che lancia occhiate a gio.
Io:gio solo non so come comportarmi, cioè ho sempre avuto cose da una sola notte e non penso di sapere come comportarmi in una vera relazione
Gli sussurro per non farmi sentire da quei due
Gio:tu devi comportarti come sempre, devi essere semplicemente te stessa.
Annuisco e mi fermò ad osservare quei due che parlottano a bassa voce, alex si beve un caffè mentre Elia è appoggiato al tavolino e lo guarda ridendo.
Faccio una finta tosse
Io:piccioncini andate da un'altra parte. Eli dai su trova un altro posto per tradirmi
Con questa mia frase ho fatto ridere tutti.
Alex:scusa nana ti rubero il ragazzo più tardi
Io:dove vai
Alex:non posso dirtelo
Sbuffo ridendo, devo ammettere che odio quando qualcuno non mi dice cosa deve fare o dove sta andando, qualsiasi cosa segreta ti debba fare io devo saperla.
Positiva o negativa che sia la voglio sapere, a qualsiasi costo
Alex:vuoi venire?
Io:mh bho non saprei, come faccio a sapere se posso fidarmi, potresti lavorare per mike e potresti portarmi via
Alex:dai spara meno cazzate lor.
Io:si vengo. Dammi il tempo di vestirmi e lasciami qualche minuto con Elia poi andiamo
Alex:si però sbrigati
Gli faccio un gestaccio con la mano, prendo Elia e saliamo in camera, mi butto sul letto
Io:forse dovremo parlare di alex nel mio letto
Elia:tranquilla lui mi ha spiegato tutto e se non l'avesse fatto siete amici, avete dormito nello stesso letto per tutto il tempo a New York, a Los Angeles e non avete concluso nulla quindi perché essere geloso?
Ecco era proprio questo che volevo sentire, se mi fosse piaciuto alex forse avrei concluso con lui prima, tipo dopo New York, ma dato che alex mi piace, come amico, non vedo perché essere gelosi, avevo bisogno di aiuto lui era sveglio e mi ha aiutata a dormire.
Non c'è nulla di male in questo.
Elia resta appoggiato alla porta della cabina armadio e mi guarda, mi alzo e vado vicino a lui.
Io:fanculo tutti gli altri, voglio solo te
Dico prima di baciarlo, non è come il bacio ad obbligo o verità, in questo cè passione.
Entrambi abbiamo il desiderio di andare oltre ma ho deciso di fare le cose con calma e fatte per bene. In modo da poter avere una relazione che non si basa sul sesso come le altre, tranne drake, ma una relazione basata sui sentimenti e la conoscenza l'un dell'altro.
Dopo esserci staccati mi ha aiutato a cercare qualcosa da mettermi per andare con quello chissà dove

Dopo esserci staccati mi ha aiutato a cercare qualcosa da mettermi per andare con quello chissà dove

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Una cosa molto semplice. Non so dove voglia andare alle 4 del pomeriggio ma posso stare tranquilla che non mi portare in qualche pub o discoteca dato che sono ancora chiuse.
Cioè le discoteche sono chiuse i bar no.
Dopo essermi concessa altro tempo con Elia sono scesa pronta per uscire, saliamo in auto e guida a destinazione.
Arriviamo davanti al mc
Alex:ho fame niente domande
Usciamo dall'auto ed entriamo dentro il fast food, ordiniamo paghiamo, o meglio, lui paga e andiamo al tavolo aspettando le nostre ordinazioni, dopo un po' di minuti arrivano con la nostra roba. Mangiamo facendomi coglioni come al solito, sembra davvero di tornare indietro nel tempo e rivivere quello vissuto a New York
Alex:se tu stessi per morire quali sono i posti in cui vorresti andare?
Io:Miami, Londra, e non mi dispiacerebbe nemmeno l'Italia tipo Roma, Milano, Napoli, sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria ed infinie la Grecia.
Alex:beh tanti
Io:si diciamo che gli unici viaggi fatti sono stati per scappare e non me li sono goduta poi così tanto, con i miei genitori invece abbiamo fatto un solo viaggio prima che Oliver facesse il suo gran colpo. Siamo andati in Spagna ma mi piacerebbe tornare anche lì.
Continuiamo a parlare dei viaggi che ci piacerebbe fare prima di morire, e viene fuori che alla fine non siamo poi così diversi come pensavamo, cioè i nostri gusti non sono poi così diversi.
Dopo  essere usciti dal mc siamo andati in un centro commerciale, abbiamo fatto i nostri giri e quando sono uscita ho visto davanti a me due persone baciarsi, sono rimasta scioccata, non potevo credere ai miei occhi, quelle due persone erano....

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