10. È uno scherzo?!

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Che cosa ci fa Leo qui? Lui, non appena mi nota diventa serio.

"Ciao."

Fabio si gira verso di me sorridendo.

"Lo conosci?"

"Sì. "

Leo gli afferra la camicia dell'ospedale e lo bacia, rimango atterrito. Fabio risponde un po' titubante, non riesco a muovermi.

"Smettila, mi hai mostrato le foto ma non so se il sentimento c'è ancora. Non voglio stare con una persona ed illudera, ho bisogno di tempo."

Fabio si gira verso di me e sorride in maniera tesa.

"Scusalo, ma non vede l'ora che io torni da lui."

"Si... certo."

Mi alzo e prendo le mie cose, le lacrime rischiano di uscire, il petto fa male, il cuore è a pezzi.

"Dove vai..?"

"Via da qui.''

Chiudo la porta dietro di me, resto per un momento immobile e poi scappo via. Sono un codardo lo so, ma ora come ora non riesco ad affrontarli. Prendo il telefono e chiamo i miei due amici, Lauren risponde dopo due squilli, non appena sente la mia voce appende urlando un 'arrivo', Thomas invece mi dice che è già vicino a casa mia. Entro in casa e mi siedo apatico sul divano, le mani tremano dalla rabbia e dalla paura.

Arrivano e non appena mi vedono in questo stato corrono da me.

"Che cos'è successo?"

"Fabio... Leo... lui..."

Non riesco a non piangere e cerco di spiegare l'accaduto, nel mentre Thomas mi accarezza dolcemente la schiena mentre Lauren ha uno sguardo non molto felice, per niente. Non mi piace il suo sguardo... Kora mi salta addosso e comincia a leccarmi il viso, le lacrime si mischiano alla sua saliva.

"Io quelli li uccido."

Lauren mi si siede accanto e mi accarezza la testa.

"Ascolta, ora Fabio ha le idee confuse. Devi dirgli chi sei, deve sapere la verità su voi due ch tu lo voglia o no. So che volevi che si ricordasse di te in autonomia, ma ora devi tirare fuori gli artigli. Leo si è dimostrato una persona meschina e stronza, se posso aggiungere. Vai da lui, non scappare."

Io annuisco, ora però è meglio di no, non sarei in grado di affrontare una conversazione seria.

"Hai il gelato al caramello?"

"No."

Lauren mi rassicura dicendo che sarebbe andata a comprlarlo lei, esce e io rimango con Thomas.

Lauren pov

Salgo in macchina e parto, la mia destinazione però non è il supermercato ma l'ospedale. Spero che quel coglione non sia ancora la, lo prenderei a pugni, ma far scoprire la mia reale destinazione ad Axel non è una cosa saggia.

Ricordo ancora il loro primo incontro, è avvenuto al bar dove lavoriamo. Avevo visto come si erano guardati, c'era un misto di passione e tenerezza. Sono sicura che si amassero di già.

Arrivo all'ospedale e scendo, vedonla macchina di Leo sfrecciare via, sorrido vittoriosa ed entro. Un'infermiera; se posso aggiungere, molto carina; mi comunica la stanza. Busso ed entro.

È seduto sul letto, lo sguardo è cupo e i pugni chiusi. Quando si accorge di me sorride, è sempre lo stesso sorriso.

"Ciao, tu sei?"

"Lauren, una tua amica. Come stai?"

"Bene, o almeno credo."

Mi siedo accanto a lui.

"Sai, non sto capendo più nulla. La memoria non vuole tornare, in più si è presentato il mio ragazzo ma verso di lui non provo un singolo sentimento. Non capisco il motivo, dovrei amarlo giusto?!"

Sorrido, è rimasto ingenuo come lo era prima. È grande e grosso e può mettere soggezione, ma è davvero buono come il pane.

"Scusa se mi sono sfogato così, l'unica persona che vorrei accanto è un'altra, ma è già occupata."

"Chi, se posso sapere?"

"Axel, un ragazzo che viene sempre qua. Sento qualcosa verso di lui ma non voglio rubarlo al fidanzato, lo sta aspettando e si vede che lo ama."

Ma quanto può essere stupido il mio migliore amico?!

"Senti Fabio, puoi credermi o non puoi credermi so che mi sono presentata dopo un po' e so benissimo che magari non ti fidi di me. Noi due siamo migliori amici e io ti ho presentato ad Axel, vi siete amati al primo sguardo e, dopo quasi un anno vi siete messi insieme. Libero di pensarla come vuoi ovviamente, se vuoi ho anche i video e le foto con le date e tutto. Ma voi vi amate, per questo senti un sentimento nei suoi confronti."

Lui mi guarda confuso, come biasimarlo.

"Ma... lui ha il ragazzo..."

"Ti ha detto come si chiama?"

"Fabio."

"E tu come ti chiami?!"

"Fabio..."

Il sul sguardo si illumina e io sorrido, finalmente ha capito!

"Quindi lui è il mio ragazzo, lui mi ama?!"

"Questo spetta a lui dimostrarlo."

Lo saluto e torno a casa, quando varco la soglia d'entrata lui mi guarda confuso.

"E il gelato?"

Cazzo...

Amnesia [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora