È da un mese che sono chiuso in casa, è da un mese che non voglio vedere Lauren e Thomas, è da un mese che mi deprimo.
Mi alzo e mi sento nuovo, migliore. Mi lavo e ricordino la casa, arieggio le varie stanze ed esco.
Mi presento al bar e quando mi vedono mi corrono incontro abbracciandomi, li stringo forte e sorrido. Sono finalmente a casa.
"Ci siamo preoccupati davvero tanto... stai meglio?"
"Si. Scusatemi davvero ragazzi, ora sto davvero meglio."
"È passato di qui casualmente, ha detto che si ricordava di questo posto."
"Non mi interessa, se sta bene con Leo le cose dovevano andare così."
"No! Cosa stai dicendo?!"
"Davvero, non si ricorda più di me. È andata così, vi ricordo che prima stava con lui, neanche una settimana e ha rotto per stare con me. Troppo veloce, i suoi sentimenti erano confusi."
"Axel, ti rendi conto delle cazzate che stai dicendo! Siete stati insieme quasi dieci anni, non sono pochi."
"Lo so..."
Le lacrime rischiano di uscire, Lauren mi guarda con rimprovero e lì scoppio. Pensavo di averle finite ma queste escono così facilmente, mi fanno sedere e mi consolano come meglio possono.
Dopo essermi sfogato per l'ennesima volta, prendo il grembiule e dopo troppo tempo ricomincio a lavorare.
I clienti abituali mi salutano felici, procede tutto alla perfezione e io sono davvero felice. Mi sento meglio, non penso nemmeno più a lui.
Ma poi entrano, è mattina e come prima dell'incidente si presentano insieme.
Leo mi guarda con superiorità mentre Fabio non mi calcola nemmeno, fa niente. Devo lavorarci pian piano.
"Sei tornato quindi..."
"Si, lavoro qui."
Fabio fa per comandare ma io lo servo già, mi guarda leggermente stupito e comincia a consumare il pasto. Non appena finisce alza lo sguardo e attira la mia attenzione.
"Come facevi a..."
"Ci conoscevamo molto bene."
Annuisce ed esce, Leo mi lancia un'occhiataccia e lo segue.
Il tempo passa veloce e mezzogiorno arriva in fretta, il primo ad entrare è Fabio.
Non me ne accorgo finché non mi tocca la spalla.
"Ciao."
"Salve, vuole sedersi al bancone o ad un tavolo?"
"Bancone... perché mi dai del lei?"
"Non ti ricordi ancora di tutto, non voglio metterti fretta. Conosciamoci pian piano."
Sorride e si siede, Leo arriva e gli afferra il braccio.
"Voglio sedermi al tavolo."
"E io voglio mangiare al bancone."
"Ma c'è lui, ti ricordo che mi ha colpito."
"Lo so, ma so anche che ci conoscevamo prima della mia perdita di memoria."
Nascondo un sorriso, devo solo avere pazienza.
Quando Leo se ne va, Fabio rimane ancora un po'. Io continuo il mio lavoro indisturbato per circa cinque minuti quando mi ferma, mi avvicino e lui abbassa lo sguardo.
"So che molto probabilmente rifiuterai, ma volevo sapere la continuazione delle lettere."
"Non credo sia più necessario, sai chi è il mio Fabio e che ci amavamo. Spetta a te scegliere."
"Mi ami ancora?"
"Non ho mai smesso."
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Amnesia [Completa]
RomanceAxel è innamorato di Fabio. La loro storia ha inizio grazie all'aiuto di una loro amica in comune e di un fortunato incontro al bar, tutto procede bene e dopo un anno di fidanzamento andranno a vivere insieme, ma la loro storia d'amore verrà messa a...