16. Ti prego, vivi

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Fabio pov

Non appena è corso via, Thomas si era girato verso Leo e gli aveva sferrato un pugno, Lauren aveva cercato di fermarlo ma anche lei guardava male l'altro.

Io ero rimasto fermo ad osservare la porta aperta, Leo si era nascosto dietro di me.

"Amore!"

Mi giro verso di lui, non appena di accorge del mio sguardo si allontana immediatamente.

"Fabio..."

"Non so se sei veramente mio marito, ma una persona come te non la voglio. Non so che cosa lo ha spinto a picchiarti, ma Axel non è quel tipo di persona che agisce in modo sconsiderato."

Leo abbassa lo sgaurdo, le lacrime scendono.

"Che cosa avrei dovuto fare?! Il giorno primo ci amavamo e dopo l'incontro con lui hai perso interesse, io ti amavo e ti amo ancora. Non è facile va bene? Così, di punto in bianco per di più! Ho sbagliato e lo so bene, ma anch'io sono una vittima! Anch'io ho sofferto come ha sofferto lui!"

Mi sento in colpa, sono io quello che sta facendo male a due persone. Ad un certo punto mi vengono dei forti capogiri, mi aggrappo ad un tavolo e Lauren mi fa sedere sulla sedia.

Thomas mi passa un bicchiere d'acqua che bevo tutto d'un fiato, non faccio in tempo ad appoggiare l'oggetto che svengo.

Al mio risveglio mi trovo circondato da infermieri e i miei amici, mi tiro su aiutato dagli altri.

"Sta bene?"

"Si, cos'è successo?"

"Ha perso conoscenza, è rimasto svenuto per una decina di minuti."

"Dov'è Axel?"

Thomas mi afferra la spalla e mi guarda leggermente incredulo.

"Sai chi è Axel?"

"Il mio ragazzo."

Lauren scoppia a piangere, non capisco che cosa sta succedendo. Poi vedo Leo in un angolo, sta piangendo pure lui.

"Che cosa ci fai qui?"

Lui mi guarda spaventato, si alza e scappa via.

Guardo gli altri due ma scuotono la testa, che diavolo sta succedendo?!

Poi Thomas guarda il sul cellulare e spalanca gli occhi, corre dagli infermieri e gli ordina di andare all'indirizzo di Axel.

"Che cosa succede ad Axel?"

"Sta per suicidarsi."

Il mondo mi crolla addosso, perché? Che cosa è successo per fargli compiere quel gesto?

Prendo le chiavi della macchina e sfreccia a tutta velocità seguito dell'ambulanza, cerco di aprire la porta ma è chiusa, utilizzo le chiavi ma sono già dentro la serratura. Comincio a dare spallate quando finalmente la porta cede, corro in bagno e vedo Axel sdraiato con il sangue che esce dai polsi.

Lo chiamo disperato, poi mi ricordo.

L'incidente, la mia perdita di memoria, Leo. Tutto.

Piango e gli prendo la testa delicatamente.

"Mi ricordo di te, ti prego resisti!"

Gli infermieri me lo prendono delicatamente e cominciano a curarlo, lo portano all'ospedale.

Io li seguo con il cuore in gola, non ora che mi ricordo tutto. Non portarmelo via, vi prego.

Arrivo e mi dicono di aspettare fuori, Lauren e Thomas si siedono accanto a me.

"Sai, ogni giorno è venuto a farti visita; quando ti sei svegliato e ha saputo della tua perdita di memoria non ha pianto, noi non ci siamo accorti di tutto il sul dolore. Poi ha deciso di leggerti il sul diario, quello che ha scritto durante il vostro primo incontro e quelli dopo."

Lauren si aggrappa a me come un koala, piange nell'incavo del mio collo e io l'abbraccio, Thomas si alza e guarda fuori dalla finestra.

Io penso.

Non posso nemmeno immaginare al dolore che ha dovuto subire, mi sento stupido ad aver creduto alla bugia di Leo. È meglio se non me lo trovo davanti perché rischierebbe, voglio strapparmi i capelli dalla rabbia.

"Come facevi a sapere che si stava per suicidare?"

"Da quando era caduto in una sorta di depressione ho deciso di installare delle telecamere di sicurezza, lui lo sa e per fortuna se né dimenticato subito. Senza quelle lo avremmo scoperto troppo tardi."

Annuisco, il dottore esce e ci comunica che sta bene ed è sveglio, Lauren mi obbliga ad entrare per primo.

Ho paura a farlo.

Non appena varcò la soglia lui mi guarda privo di espressione, quello sguardo fa male.

"Axel..."

Continua a guardarmi in silenzio.

"Mi ricordo tutto, anche durante la mia perdita di memoria. Mi dispiace."

"Ti ho aspettato per così tanto tempo."

"Perdonami, ti prego perdonami."

I suoi occhi si riempiono di lacrime, le mie pure.

Apre le braccia e io corro verso di lui, ci abbracciamo e piangiamo in silenzio.

Poi gli afferro dolcemente il viso e lo bacio.

È un bacio pieno di sofferenza, mancanza e paura.

"Mi dispiace tanto amore, ti prego perdonami."

"La colpa è di Leo."

"No, la colpa è mia. Io vi ho fatto soffrire."

"Anche, ma tu sei l'unico che riesce  farmi sorridere quando mi sento perso. Tu sei la mia speranza."

"Ti amo."

"Anch'io ti amo, ti amo troppo."

Amnesia [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora