17. Finalmente sposi

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È passato quasi un anno  da quel periodo buio, Fabio ha fatto di tutto per farsi perdonare. I sensi di colpa erano talmente forti che a volte andava in panico, io gli sono rimasto accanto ogni volta.

Leo non si è più fatto vedere, ha mandato una lettera di scuse dove si potevano vedere traccie di lacrime. Ci ha scritto che ha cambiato paese, è andato all'estero e io, malgrado l'odio che ho provato per lui, spero che trovi la persona giusta.

Sono qui in camerino a provarmi il completo, Lauren è tutta eccitata e sta preparando il matrimonio con grande attenzione.

Alla fine è stato lui a farmi la proposta, portandomi in un piccolo ristorante che amiamo tanto. Quello dove lavoro io.

Ha preparato tutto con cura, non me lo sarei mai aspettato.

La cosa che mi dispiace è che vive con il terrore di perdermi a causa di quello che è successo, cerca sempre di non farmi arrabbiare o infastidirmi.

Ho provato più volte a tranquillizzarlo ma senza successo, solo qualche mese dopo le cose hanno funzionato come prima.

"Axel muoviti! Devo vedere se il completo ti va bene o no!"

Esco e Lauren mi guarda da cima a fondo, mi da un altro completo perché questo, a quanto pare, non mi fascia il culo.

Dopo circa cinque cambi finalmente si decide, la signorina invece non vuole mettersi un vestito lungo. Dice che è il vestito lungo è scomodo

Dopo una settimana molto movimentata, finalmente arriva il gran giorno.

Sono davvero molto in ansia, non so più che cosa pensare.

Dopo tutti questi anni, dopo tutte le sofferenze passate, finalmente stiamo per sposarci.

Sono in piedi davanti al portone della chiesa, i miei genitori non hanno voluto venire ma mia sorella si. Ed è proprio qui accanto a me, sarà lei ad accompagnarmi all'altare. Lauren le ha già messo gli occhi addosso ma per sua sfortuna è etero ed innamorata.

"Sei pronto fratellino?"

Annuisco e lei mi da un bacio sulla guancia.

"Forza!"

Entriamo e l'organo fa risuonare le sue prime note, tutti si girano verso di noi e io voglio scomparire.

Mia sorella nota la mia tensione e mi sprona in avanti, guardo Fabio e lui guarda me.

Senza nemmeno accorgermi sono davanti a lui, non ascolto più nemmeno il prete.

Arriva finalmente il momento degli scambi degli anelli e infine il tanto amato bacio, mi afferra possessivo i fianchi e mi da un bacio che mi trasmette tutto io suo amore.

Mia sorella urla ignorando le occhiate che le mandano i presenti, Lauren corre ad abbracciarmi e Thomas mi dà una pacca sulla spalla.

Io cosa sto facendo? Piango.

Fabio me le toglie con una dolce carezza.

"Finalmente mio."

"Sono sempre stato tuo."

Quando arriviamo al ristorante ci sono i soliti discorsi; Lauren che comincia a parlare di tutte cose senza senso a causa della sua sbronza, Thomas che si complimenta con noi, mia sorella che mi da forza ogni volta, e poi lui.

Fabio. Il mio Fabio.

Racconta di quando ci siamo visti la prima volta, del suo colpo di fulmine immediato. Di tutto l'amore che prova per me.

Poi tocca a me.

"La prima volta che ti ho visto mi sono sentito strano, vedevo la scena come a rallentatore e ammetto che è abbastanza strano. Non riuscivo a guardarti nemmeno negli occhi, ero nervoso solamente stando poco vicino. I miei occhi cercavano sempre te, è stato davvero un colpo di fulmine. Ti amo Fabio, sei davvero la mia roccia; il mio appoggio quando rischio di cadere. Ti amo."

Quando i discorsi finiscono i suoi genitori vengono da me, sua madre piange e suo padre si appoggia a me.

"Mio figlio è davvero fortunato, se fossi stata più giovane un pensierino lo avrei fatto su di te."

"Amore!"

La moglie ride e poi lo bacia a sorpresa, amo questa copia.

La prima volta che li ho incontrati avevo tanta paura, ma chi non ne avrebbe?

Il padre inizialmente si mostrava molto serio, faceva davvero paura. Ma poco dopo sua moglie gli ha dato un pugno sulla spalla intimandogli di smetterla, a quanto pare aveva cercato di spaventarmi solo per ridere.

I due se ne vanno e noi apriamo le danze, parte un lento e il mondo attorno a noi sparisce.

Lui mi bacia l'anulare, io appoggio la testa sul suo petto e mi stringe forte a se.

Poi, finito il tutto, lo porto fuori.

Non appena lo vide il sul sguardo diventò cupo.

Ho deciso di invitarlo non per ripicca, non perché volevo fargli vedere che aveva perso. Ma perché è stata una persona importante per lui in passato.

"Leo."

"Ciao..."

Fabio si gira verso di me e io gli faccio un sorriso forzato, costa tantissimo per me ma è la cosa giusta da fare.

"Io... mi dispiace. So che le mie scuse non bastano, ho fatto una cosa davvero orribile e mi pento tanto. Ero ancora innamorato di te, lo sono ancora onestamente... ma amare una persona significa volerlo vedere felice. Axel è la persona giusta, non si è approfittato di te durante l'amnesia, non ti ha detto subito che era il tuo ragazzo. Al contrario di me, ho fatto una cosa meschina. Scusatemi davvero."

Fabio lo guarda serio e annuisce, Leo si gira verso di me e sorride debolmente. Io ricambio e, dopo averci augurato buona fortuna se ne andò.

Non potevamo sapere che era l'ultima volta che lo avremmo visto.

Tre mesi dopo venimmo a sapere della sua morte.

Stava viaggiando sulla moto del sul nuovo compagno quando un camion non li prese in pieno, lui era morto dopo alcuni giorni di lotta. I medici hanno detto che le sue ultime parole erano un mi dispiace.

Al funerale Fabio non aveva nessun espressione, io ho pianto tantissimo.

Malgrado tutto non si meritava di morire così giovane, a casa mio marito si sfogò e pianse. Nonostante tutto gli voleva bene come un amico.

Spero solo che ora si trovi in un bel posto.

Amnesia [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora