Prima di leggere andate al capitolo 5, se volete delle informazioni, (sul sovrannaturale) per capire al meglio la storia.
Mettete un commento anche se avete domande.
Questa storia l'ho terminata e ora la sto revisionando.Ma ora, lasciatemi aprire il sipario dando inizio al racconto e alla sua magia.
AnnitaL'aria fredda mi pungeva la pelle sotto il manto chiaro, il mio fiato si faceva Irregolare mentre spingevo le zampe alla massima velocità, cercando di non stringere troppo la presa sulla piccola lupacchiotta che tenevo tra I miei denti.
Potevo vedere mia sorella Christine correre, il suo lupo rossiccio era sporco e I suoi occhi gialli emanavano disperazione e paura.
Stavamo correndo da quasi due ore ma I lupi dell'altro branco ci continuavano a seguire, non potevamo fare altro se non continuare verso una meta indefinita.
Il mio corpo ormai tremava per la stanchezza e gli arti imploravano una tregua.
Ad un tratto Christine si fermò, lo sguardo perso dietro di noi, le orecchie alzate come per controllare se effettivamente ci stessero ancora rincorrendo.
"Cosa stai facendo, dobbiamo muoverci o ci uccideranno" dissi mettendo giù la lupacchiotta.
"Si sono fermati" disse lei in un sussurro.
La guardai sbalordita, riprendendo fiato.
"Perché?" Gli chiesi
"Non ne ho idea, ma è meglio ripartire tra poco......nel caso volessero tornare all'inseguimento è meglio distanziarli".
Annuì col muso.
Mi sedetti un attimo cercando di stare attenta a ogni suono, ma finii per perdermi nei miei pensieri.
"C'era una bambina vicino ad un uomo alto con I capelli castani che li cadevano sulla fronte, la piccola lo chiamava papà, il suo volto era sereno fino a quando un ragazzo entrò in casa sbattendo la porta, gli occhi gialli erano spalancati <Alpha abbiamo un problema> l'uomo annuì e si alzò lasciando un tenero bacio sulla fronte della figlia.
Quando fu uscito alla piccola si avvicinò la madre, una donna con dei corti capelli rossi che gli scendevano formando dei boccoli.
<Annita, vieni qua> prese in braccio la ragazzetta che la guardava con I suoi occhioni azzurri e verdi che ricordavano le squame di un coccodrillo".
Qualcuno mi risvegliò dai miei pensieri, era un rumore di rami spezzati e foglie secche schiacciate.
"Corriamo" sussurrai io, prendendo la piccola cucciola, Christine mi seguì a ruota, tuttavia dopo poco un lupo dagl'occhi gialli ci si fermò difronte, ringhiando.
Io per la paura e per la rabbia che mi scorreva in corpo da tutte quelle ore mi lasciai sfuggire un ruggito, facendo diventare I miei occhi rossi come dei tizzoni ardenti.
Ripresi subito la piccola che mi era caduta.
Il lupo mi guardò confuso, probabilmente non si aspettava di scontrarsi contro un Alpha.
Si perse a guardare il vuoto, era palese che stesse comunicando con qualcuno del suo branco ed era l'occasione che ci occorreva.
Feci cenno a mia sorella di andare e tornammo a correre come delle forsennate.
Non passò molto che mi sentii schiacciare sotto il peso di un altro lupo che mi era saltato addosso.
Me lo levai di torno mordendogli la zampa che era sulla mia spalla sinistra.
Lasciando, così, cadere la piccola che subito allontanai con un colpo di muso.
Il lupo che nel mentre si era ripreso, si guardava la zampa con aria dolorante.
Io intanto ringhiavo e sentivo che I miei occhi erano tornati rossi.
Poi il lupo che avevo davanti iniziò a ringhiare, il suo pelo nero si rizzò, e alzò lo sguardo su di me, i suoi occhi erano ardenti dalla rabbia, ma quando incontrò il mio sguardo, sentì un brivido che mi percorse lungo tutto il corpo, il quale non rispondeva più ai miei comandi ma a quelli del mio lupo interiore, Amigdala che sembrava impazzita, continuava a ripetere "compagno", tuttavia sentì un ago nella schiena e subito dopo il buio.
.................
Mi risvegliai in una camera, non molto grande.
Con un piccolo letto singolo, era tutto bianco, non c'erano mobili e pensai di essere morta.... Fino a quando dei passi dietro la porta mi fecero capire che ero ancora viva, ma ricordandomi ciò che era successo feci subito finta di dormire.Tenendo però gl'occhi leggermente aperti, era una tecnica che mi aveva insegnato la mamma, avendo le ciglia lunghe potevo farlo.
Riuscivo a guardare, senza che nessuno riuscisse a capire che lo stavo facendo."Sta ancora dormendo?" chiese un ragazzo, piuttosto alto e muscoloso, l'altro che doveva essere un medico dato il suo camice bianco gli rispose "Si doveva svegliare poco fa, secondo I nostri calcoli" l'uomo mi guardò sospettoso, poi mi prese per la maglia, con delicatezza e mi disse "Dai svegliati, non ti faremo del male e poi rivedrai la tua amica" io lentamente aprii gli occhi, lui mi guardò soddisfatto e mi chiese di seguirlo.
Gli lasciai un leggero ringhio ma feci come mi era stato detto, usciti dalla camera percorremmo vari corridoi lunghissimi (secondo la mia modesta opinione).
Ci fermammo davanti a una porta, il lupo bussò tre volte e una voce roca ci fece udire un potente "Avanti", l'uomo che mi aveva accompagnata dichiarò "le ho portato la signorina, Alpha" fece un inchino, mi spinse dentro la stanza e lui uscì chiudendosi l'entrata alle spalle.
L'ufficio in cui mi trovavo era grande e pieno di scaffali strabordanti di libri, poco più avanti di un enorme finestra c'era una scrivania, con fogli sparsi ovunque.
Era palese che fosse luogo di lavoro di un Alpha, anche mio padre ne aveva uno quasi uguale.
Ma non potevo capire che mettendo anche solo un piede in quella stanza la mia vita sarebbe cambiata anzi.....sarebbe stata stravolta.
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Licantropi
WerewolfAnnita e Andrew sono delle anime un poco irrequiete con delle storie indefinite e segreti che tentano di nascondere..... debolezze che non vogliono mostrare. Molti personaggi si aggiungeranno nella loro storia anime pure come Talitha, la nuova streg...