Capitolo 6

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Talitha mi guardò soddisfatta e appena si accorse della scia di lacrime sul mio viso mi porse un fazzoletto.
"Sai Annita non tutto il male viene per farti soffrire" i suoi occhi azzurri mi guardavano sereni, con aria consolatoria e materna.
Tornò subito ad un atteggiamento spavaldo e con un sorriso disse "Bhe io vado" dopo queste parole si allontanò.

Mi tranquillizzai subito e gli bisbigliai un confuso "grazie" per poi incamminarmi verso la camera.
Mi distesi completamente vestita sul letto.
Iniziai nuovamente a piangere ma poco dopo caddi tra le braccia di Morfeo....
Iniziando a sognare.....

"Non tutto il male viene per farti soffrire"

<Fuoco e fiamme avvolgevano la casa, la piccola bimba ormai cresciuta cercava disperatamente di tirare fuori dalle macerie della dimora in fiamme la madre, della quale si poteva ormai vedere solo un braccio mezzo bruciato, sentiva il fuoco che, veloce, iniziava ad avvolgerla.
Qualche momento dopo un ragazzo, che non aveva mai visto, con dei capelli bianchi gli urlò "via da lì" doveva avere appena due o tre anni in più di lei ma la piccola non accennava a volersi muovere di un solo passo.
Il ragazzo si trasformò, il suo lupo candido come la neve la raggiunse in meno di mezzo secondo, essendo anche la piccola trasformata, la prese per la cottola e con un balzo si allontanò dal fuoco.
"Sei un incosciente" gli disse il lupo candido.

Poi si sentì un ringhio, il padre della bimba nel suo pelo castano, i suoi occhi erano rossi e aveva la schiuma alla bocca.
Le sue ferite si stavano già rimarginando.
Il lupo bianco come la luna, si piegò i suoi occhi erano azzurri come il ghiaccio, ma appena il padre disse "ridammi MIA figlia" gli occhi vennero attraversati da un lampo violaceo.
"LEI....."

Un tonfo sordo mi fece risvegliare da quell'incubo.
Mi alzai di scatto, notando che nella camera non c'era nessuno, ma sentii un imprecazione fuori dalla stanza.
"Ma perché Dea Luna?!?!", mi alzai dal letto e aprii la porta, "Talitha?"
Il corridoio era appena illuminato, la bionda si teneva le mani tra i capelli guardando il disastro che aveva combinato.
A terra c'erano vari cocci di un vaso che prima era su un ripiano li vicino.
"Certo che per essere una strega sei un pochino sbadata".
La ragazza al mio fianco mi lanciò un occhiataccia.

Poi sentimmo dei passi, qualcuno stava venendo verso di noi, dalle scale.
"Talitha!!" urlò Andrew, "mi hai fatto venire un infarto".
"Mi scusi Alpha", "sono le tre di notte che ci fai alzata!" Gli chiese lui.
"Bho.......... passeggiata?" Disse lei alzando le spalle.

Il ragazzo Alpha era perplesso, i capelli neri erano tutti arruffati, poi dietro di lui spuntò anche Josh, la sua chioma bionda si poteva vedere anche al buio e i suoi occhi azzurri erano chiusi "ragazzi andiamo a lett..o".
Si interruppe a metà parola e fiutò l'aria verso Talitha, aprì gli occhi di scatto e rimase incantato per qualche secondo, sentì un "MIA" uscire dalle sue labbra.

La ragazza lo stava guardando malissimo e io pure, ok che è la tua compagna ma forse non ti sei accorto che non è un lupo..... quindi il legame lei non lo sente, il che implica che questa tua affermazione è completamente fuori luogo.... forse sono troppo pignola? Probabile

Poi Talitha disse "Ok...... allora" si guardò in torno e poi chiese "Alpha perché lei non dorme nella sua camera?" lui la guardò perplesso mentre Josh era ancora imbambolato.
"Beh ecco io non volevo disturbare Annita..."
Silenzio.
Dopo vari sguardi straniti, indicai dietro di me verso la camera dicendo "io vado...... buona notte".
"Si anche io" disse la bionda.
"Anche noi torniamo a dormire".
Parlammo tutti nel più totale imbarazzo.

Io entrai in camera e anche gl'altri dopo un po' seguirono il mio esempio......mi distesi e iniziai a ridere, la scena di poco prima era stata una cosa fantastica, troppo comica, perché imbarazzante e a quanto pareva non ero la sola a pensarla così, infatti sentì altre due fievoli risate arrivarmi alle orecchie.
Sembravamo dei normali ragazzi della stessa specie, dello stesso branco, in quel momento le nostre stesse risate avevano cancellato il passato, la tristezza, il dolore e l'odio, che si celava tra noi.
Era un momento bellissimo.
"Impara ad apprezzare e goditi le piccole cose" era questo che diceva mia mamma.

Mi levai la felpa e la maglia e cercai dentro l'armadio qualcosa da mettere.
"Trovato" esclamai, era una felpa nera ENORME, doveva stare grande perfino al proprietario.
Poi presi dei pantaloni a caso e mi misi a dormire, non penso che si sarebbe arrabbiato il piccolo Alpha per aver preso la sua roba.

Ai ragazzi piace? Giusto? O forse è un altro di quegli stupidi miti da sfatare?

"Andrew" sussurrai prima di addormentarmi.
..........
La mattina dopo mi svegliai, qualcuno mi stava scuotendo.
"E basta dai...." dissi girandomi dalla parte opposta.
Ma poi qualcuno mi tirò via le mie adorate coperte.

Lanciai un piccolo urlo frustrato.
"Maledizione!, ma tu non ti svegli mai!" La voce di una ragazza mi arrivava alle orecchie ma non era quella di Christine.
Mi alzai di scatto andandomi a scontrare contro la povera Talitha che si era avvicinata per cercare di scrollarmi nuovamente.
Un secondo dopo mi ricordai dove mi trovavo e cos'era successo.

"Ma Buongiorno!" Mi disse la bionda guardandomi con un infinita stanchezza.
"Giorno" scesi dal letto controllai che fossimo sole, poi dissi "un minuto e arrivo" mi fiondai in bagno, mi svestii e poi mi trasformai, la mia lupa era stanca, ma stranamente felice.
Poi mi ricordai il motivo per qui mi ero trasformata, uscii dal bagno e andai verso l'armadio.

Talitha che sembrava mi avesse letto nel pensiero lo aprì per darmi la visuale dello specchio e quindi del mio riflesso.
NON ERA UN SOGNO, i miei occhi, un ululato di dolore partì dalle mie fauci.
Un suono così triste e disperato, che avrebbe fatto commuovere chiunque, come la ragazza bionda al mio fianco che versó silenziose lacrime.

Poi la porta della camera si spalancò e un Andrew terrorizzato fece il suo ingresso nella stanza.
Il mio lupo castano, si girò nella sua direzione, lui provava amore mentre io odio e rabbia.
Ormai dentro di me c'era una lotta.
Amigdala:<Non fargli del male, è il nostro compagno>
Io<se lo uccido non lo sarà più>
Amigdala:< non stai ragionando, è la rabbia a parlare>
Io:<ti posso assicurare che sono io, quel ragazzo mi ha tolto tutto, la mia famiglia e la mia libertà, il MIO BRANCO, insieme ai suoi sudici alleati dal pelo di stelle>
Poi presi io il sopravvento e mi lanciai addosso al mio compagno, volevo ucciderlo.

Staccargli la testa con un morso e sentire il suo sangue sulla lingua.
Ma qualcosa di freddo mi arrivò addosso, acqua!?
Mi girai verso la strega che fece spallucce, "scusa" disse.
Stavo per avventarmi su di lei quando un lupo bianco come la neve appena caduta, mi arrivò sopra, bloccandomi completamente.

O fuck, ha perso il controllo è arrabbiata, con tutti.......
Riuscirà a trovare pace?
E il lupo bianco è colui che l'ha salvata tempo prima???

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