Il mio sguardo incontrò due occhi verdi e sentì il mio lupo imprecare senza ritegno "Compagnooooo!!!", la ignorai."Salve" dissi io mettendo una mano sul cuore e inchinandomi leggermente, segno di saluto per I lupi a pari livello, sarò anche incazzata nera ma I miei genitori mi hanno educata.
"Salve" disse lui ripetendo il saluto.
Quando si inchinò I sui capelli neri gli andarono a finire davanti al viso.
Poi mi chiese di sedermi e io lo feci senza controbattere, anche lui mi seguì a ruota sedendosi dall'altra parte della scrivania.
"Come ti chiami?" mi chiese
"Annita e tu?" "Andrew"
Lo squadrai visto che lui lo stava facendo con me, mi accorsi che aveva una piccola cicatrice sotto l'occhio sinistro, le labbra erano proporzionate e rosee.
"Proprio da baciare" mi disse il mio lupo, sembrava fosse sotto l'effetto di droghe pesanti.
"A che branco appartieni?" Mi chiese lui
"Sono Alpha dei Dark Blood"
Visto che non proferiva parola gli chiesi "tu?"
"Wild Wolf"
Ma perché capitano tutte a me!
"Stai scherzando?" Chiesi io speranzosa
"No" rispose guardandomi con aria di superiorità.
Trattenni le lacrime, non poteva essere vero, il mio compagno era acerrimo nemico di mio padre e come se non bastasse era alleato con quelli che avevano sterminato in mio branco.
I miei occhi divennero rossi, "Dove sono Christine e la piccola", dovevo andarmene da quel posto e avrei prima cercato di farlo con le buone.
"Dopo te le farò incontrare", in risposta ringhiaii.
"Dimmi dove sono!!" Battei le mani sulla scrivania."Non parlarmi con questo tono ragazzina!" Anche lui fece esattamente come me.
I suoi occhi divennero rossi, ma io sostenni lo sguardo, ero un Alpha, non potevo farmi mettere I piedi in testa, lo dovevo fare per il MIO branco.
"Non sei molto più grande di me, quindi non aspettarti che io prenda ordini"
Mi alzai e salutai a nostro modo ma prima che potessi uscire un colosso, chiamato Andrew, si mise davanti alla porta, "No" disse in un sibilo.
Sembrava che sapesse parlare solo a sillabe.Mi avvicinai a lui, era una tecnica che papà mi aveva insegnato, diceva che funzionava bene per far cedere il proprio compagno, dato che le emozioni sono amplificate.
Quindi gli sussurrai vicino all'orecchio, "lasciami aprire la porta".
Il ragazzo respirava affannosamente ma con un grande sforzo di volontà rimase al suo posto.
Quando si fu calmato chiamò le guardie e disse "Portatela nella mia stanza"
No no no no, così non vale, pensai.Mi condussero in un enorme stanza, nera e rosso scuro, l'armadio rosso e il letto con la coperta alternata tra uno scuro bordò e nero, poi una piccola scrivania e qualche mensola al di sopra.
🥲
Mi buttarono dentro, con poca delicatezza e chiusero la porta, io provai ad aprirla ma niente da fare, c'era un altra porta la apri, ma era un bagno, tutte le finestre erano sigillate e infrangibili, c'era lo zampino di qualche strega questo era poco ma sicuro.Allora presi una lampada e mi nascosi dietro la porta.
"Non farlo, gli farai male, ti prego" Amigdala continuava a pregarmi, ma anche questa volta la ignorai.
Quando aprirono l'ingresso alla stanza mi gettai su l'uomo che era entrato, ma guardandolo mi accorsi che non era Andrew, troppo tardi lo avevo colpito.
"Aiha" mi guardò massaggiandosi la testa, era il ragazzo di prima che mi aveva condotto dall'Alpha, "piacere anche a lei, mi chiamo Josh", intanto dietro di me sentì una sonora risata, "qualcosa mi dice che quel colpo era per me" era Andrew.
Strinsi I pezzi di lampada che mi erano rimasti in mano, tagliandomi I palmi, li lasciai e Un secondo dopo non avevo neanche un graffio.
Mi sedetti, basta, la mia vita è finita.
"Vai a farti una doccia, sei sporca come un cinghiale"
Gli ringhiai contro, avevo finito con le buone maniere, va bene tutto ma gl'insulti se li tiene per lui.
Mostrai I canini e mi avventai sull'Alpha, ma mi precedette e mettendomi faccia al muro e mi disse "non ho intenzione di lasciarti andare così facilmente".
Strinse la presa sui miei polsi che erano legati dietro la mia schiena dalle sue mani, "Mi fai male" sussurrai io.
Mi lasciò subito, intanto il beta si era alzato.
Erano due colossi, non tanto di altezza perché arrivavano ad un metro e ottanta e io sono uno e settantacinque, ma la cosa impressionante erano I loro muscoli da far invidia.
Però visto che era l'Alpha a bloccarmi la strada potevo essere un poco meschina.
Mi avvicinai a sguardo basso ma poi mi avventai sul suo collo iniziando a baciarlo.
Pensiero: Dio che schifo....... anche se non troppoEra sorpreso, lo potevo sentire ed era anche felice, ma per sua sfortuna io avevo un obbiettivo, trovare chi rimaneva del mio branco e andarmene.
Così lo spinsi da parte, e corsi verso la porta.
Mi trasformai e feci con un balzo tutte le scale, iniziai a correre cercando di sentire l'odore della mia beta o della piccola.
L'avevo appena rintracciato e iniziai a seguirlo, arrivai davanti ad una porta, il suo odore era mischiato a quello di qualcun'altro.
Sfondai la porta, da lupo non potevo certo aprirla...
Lo spettacolo davanti ai miei occhi era quasi da......vietato ai minori
Oibho cosa starà succedendo di così osceno?😂
Solo io trovo la nostra Annita un po' troppo, come dire........ sleale verso il povero Andrew, che anche lui però ci casca come uno stoccafisso.
STAI LEGGENDO
Licantropi
WerewolfAnnita e Andrew sono delle anime un poco irrequiete con delle storie indefinite e segreti che tentano di nascondere..... debolezze che non vogliono mostrare. Molti personaggi si aggiungeranno nella loro storia anime pure come Talitha, la nuova streg...