13. Svolta

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La musica dell'esibizione che seguì quella di Todoroki coprí il fragore della folla rimasta confusa dalla fuga inaspettata del pattinatore, era inammissibile che se ne fosse andato senza dare minimamente attenzione alla giuria, ma ciò ovviamente al ragazzo non importava. Fuyumi e Natsuo avevano intravisto il fratello farsi largo tra la gente e i pattinatori fuori pista e bastò un sorriso ammiccante della ragazza per fare intendere anche a Natsuo la situazione. Insomma, in molti avevano notato gli incoraggiamenti di Midoriya, era parso piuttosto strano visto che erano avversari.

Enji, dal canto suo, non faceva altro che guardarsi intorno, aveva immediatamente perso di vista suo figlio e aveva urlato contro Toshinori perché a quanto pare quest'ultimo aveva visto dove fosse corso via, ma era rimasto in silenzio anche dinnanzi le innumerevoli minacce dell'uomo.

Scusa Todoroki, tuo figlio non lo merita, non ti dirò dove si trova

Pensò quest'ultimo mentre continuava a far finta di niente negando l'evidenza

«molto bene lo cercherò da solo» sibilò a denti stretti iniziando a farsi spazio tra la folla.

Todoroki e Midoriya non si erano minimamente spostati dalla nicchia, Izuku era bloccato dal corpo dell'altro che con una mano stringeva il suo fianco e con l'altra si sorreggeva al muro tenendo il palmo aperto vicino al viso dell'altro. Le mani di Midoriya dopo attimi di esitazione, non prima di essersi soffermate ad accarezzare delicatamente il viso dell'altro, erano scese sul suo collo fino a circondarlo per poi intrecciarsi così da avvicinarlo maggiormente a sé.

Tenevano entrambi gli occhi chiusi mentre le loro labbra si muovevano con delicatezza con fare impacciato e timido, un bacio che nessuno dei due aveva il coraggio di approfondire, ma per il momento sembrava andare bene così. Il respiro caldo di Shoto sfiorò la pelle del viso di Midoriya che invece al contrario suo sembrava star trattenendo il fiato da quando le loro labbra erano entrate in contatto, il bicolore riuscí a percepire il brivido che scosse il corpo dell'altro e quasi gli venne da sorridere tranquillizzato dal fatto di non essere l'unico a provare quelle sensazioni.

«Shoto!»

I ragazzi sussultarono e istintivamente Todoroki portò entrambe le mani sui fianchi di Izuku, fu un gesto spontaneo, impulsivo, ma riuscí nel suo intento di tranquillizzare l'altro.

Le loro labbra si erano ormai separate quando Midoriya si sporse verso destra così da poter vedere oltre le spalle dell'altro, tirò un sospiro di sollievo quando non vide nessuno, ma era evidente che Enji fosse nelle vicinanze.

I loro occhi si incontrarono ancora una volta e Shoto sospirò, non avevano nulla da dire, le loro menti erano come in subbuglio, quel mix di emozioni che li travolgeva impediva loro di dire qualcosa, in quel momento, di sensato. Gli occhi però parlarono per loro, erano pieni di promesse, pieni di desiderio... desiderio che però in quel momento andava messo da parte.

«Todoroki» riuscí a sussurrare Izuku scrutando l'altro che abbassò il volto puntando il suo sguardo verso terra.

Rimasero così alcuni attimi, poi Shoto sospirò quando si sentí chiamare ancora una volta.

Lanciò un ultimo sguardo al ragazzo, ma lui non fu in grado di decifrarlo tanto fugaci erano stati i suoi occhi, poi improvvisamente senti il peso sul suo corpo svanire così come il calore umano a contatto con il suo petto.

Todoroki era andato via, in un attimo così veloce da non aver dato il tempo a Midoriya di metabolizzare ogni cosa. Per un momento temette persino di aver immaginato tutto, ma il suo cuore che batteva all'impazzata, il suo stomaco in subbuglio e la sensazione delle mani calde di Shoto sui suoi fianchi lo rincuorarono.

Un sorriso sfuggí alle sue labbra.

Si erano davvero baciati.

Dal canto suo Todoroki cercava ancora di realizzare quanto fosse accaduto. Si stava domandando se avesse fatto la cosa giusta, o se fosse stato troppo affrettato. Non aveva molta esperienza in queste cose, e se Midoriya fosse stato uno di quei tipi esageratamente romantici che aspettavano il terzo appuntamento prima di un bacio? No impossibile era stato lui stesso a cercare di baciarlo qualche giorno prima. E se non gli fosse piaciuto? Insomma magari non era stato abbastanza bravo, infondo in quei minuti l'unica cosa che avevano fatto era stato praticamente baciarsi a stampo.

Quanta confusione nella sua testa, quante incertezze, ma il suo flusso di pensieri fu bruscamente interrotto da Enji.

«eccoti qua!» disse Enji raggiungendolo con uno dei suoi fastidiosi e soprattutto falsi sorrisi.

Shoto non rispose, si limitò a guardarlo con fastidio.

Era riuscito ad allontanarsi dalla nicchia, quindi era più tranquillo, suo padre non avrebbe visto Midoriya.

«hai presentato un disco diverso da quello che ti avevo preparato, ma comunque hai superato quel buonannulla di Midoriya, sono fiero di te! Lo sapevo che eri nato per essere il numero uno» affermò fiero e fu lí che il figlio non ci vide più dalla rabbia
«nato per essere il numero uno? Tu mi hai fatto nascere solo per placare il tuo maledetto desiderio di vendetta» sibilò a denti stretti ed Enji lo fissò confuso
«mi hai cresciuto come un burattino, hai modellato la mia personalità a tuo piacimento ma sai cosa? Io non sono qui per te, io non vincerò questa gara per portare alla vetta il tuo stupido nome, quanto pensavi ancora di tenermelo nascosto? Sono stanco... stanco delle tue menzogne... mi hai fatto crescere con un solo scopo, ma mi sono stancato, sono stufo di te, di quello che hai fatto alla mamma, ai miei fratelli, non ce la faccio più! Tu per me non sarai mai un padre.. - disse con freddezza mantenendo il suo tono di voce impassibile e incredibilmente pacato - ho presentato un disco di gara tutto mio, io vincerò con le mie forze, arriverò primo per me, non perché nel tuo fottuto passato Toshinori ti ha sempre umiliato, la verità è che non meriti neanche di essere il numero uno» l'aveva detto, finalmente tutto ciò che pensava di quell'uomo era riuscito ad ammetterlo, era riuscito a ribellarsi a quella vita che viveva passivamente.

Il suo petto si fece improvvisamente leggero, ma non aveva finito

«quella che ho davanti è la mia carriera, non la tua, ho deciso... io non seguirò mai le tue orme, mi affiderò solo alle mie capacità, rispetterò i miei tempi, come ho già detto, tu per me non sei nessuno» concluse adesso con tono piatto sollevando il suo sguardo verso quello indignato di suo padre.

«come ti permetti piccolo insolente» sibilò sollevando una mano pronto per colpirlo, ma il suo schiaffo per la prima volta fu bloccato dal ragazzo.

«io ti odio» disse freddo spingendo lontano dal suo viso il braccio di Enji prima di allontanarsi da lui con la sua solita espressione impassibile.

Finalmente, dopo anni, ecco la svolta

Ice || Tododeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora