La notte che seguí tutti gli eventi di Kamino tolse completamente il sonno a Shoto, la sua stanchezza sembrava essere improvvisamente sparita.
Era steso sul letto, le braccia incrociate al petto e fuori dalla coperta mentre i suoi occhi aperti fissavano il soffitto della stanza avvolta completamente dal buio.
Come ormai ogni sera l'oggetto dei suoi pensieri che tanto lo mandava in confusione gli stava sottraendo preziose ore di sonno. Non riusciva a smettere di riflettere e rivivere la situazione che avevano vissuto in quegli spogliatoi. Più si ripeteva nella sua testa la dichiarazione dell'altro ragazzo più il peso sul suo petto aumentava. Non gli aveva detto piú niente, era rimasto in silenzio a scrutarlo, i suoi occhi fissi sulle lacrime da lui stesso provocate, sul suo corpo scosso dai singhiozzi. Non un parola, non disse una sola maledetta parola, fu solo Izuku, che quando capí che non avrebbe ottenuto nulla, si asciugò le guance per quanto poté e lo superò dirigendosi verso la porta.
Si erano impressi come fuoco nella sua mente i suoi occhi delusi e la sua frase prima che aprisse la porta
«evidentemente... ho frainteso quel bacio»
Il momento della premiazione era stato pieno di tensione, aveva lanciato uno sguardo al ragazzo, in piedi sul terzo posto del podio, solo quando questo ricevette la sua medaglia di bronzo e la sua coppa. I suoi occhi esprimevano tristezza eppure sorrise alla donna che si complimentò con lui durante quel momento tanto importante.
Era stato uno stupido, Midoriya gli aveva chiesto una sola possibilità, eppure era stato lui stesso a lasciarsi scappare l'opportunità di averlo di fianco a sé.
Un sospirò abbandonò le labbra di Shoto mentre continuava a rivivere quei momenti che avrebbero dovuto essere memorabili.
Voltò lo sguardo alla sua destra, dove sul mobiletto di fianco al letto erano disposte le sue coppe delle diverse gare a cui aveva partecipato. Aveva ritenuto davvero quella stupida coppa e quella medaglia d'argento più importante di colui che stava dando un senso alla sua vita?
«che stupido» sibilò portando i palmi delle sue mani sugli occhi sollevando i gomiti delle braccia verso l'alto, successivamente le fece ricadere pigramente sul letto sbuffando.
Erano partiti completamente con il piede sbagliato ed ora ecco creatasi una situazione del genere.
Ma se avessero ricominciato da capo?
«da zero.. » riflettè Todoroki soffiando quelle parole mentre una vaga idea iniziava ad emergere tra i suoi pensieri incasinati.
Forse, un modo c'era...
(....)
«Midoriya! Per la sesta volta, stendi bene la gamba libera* quando arrivi dal salto!» disse Toshinori esasperato mentre il ragazzo eseguiva l'ennesimo salto
Anche Midoriya, come Todoroki, era completamente perso nei suoi pensieri. Le gare di Kamino, avvenute solo il giorno prima, non facevano altro che occupare i suoi pensieri.
«scusa Toshinori» sospirò il ragazzo tornando a pattinare e preparandosi ad eseguire un altro salto
Era stato uno stupido ad esporsi tanto, credeva davvero di avere una possibilità con quel ragazzo ancora intrappolato dai mostri del suo passato. Aveva pensato di riuscire ad aiutarlo, ma alla fine ci aveva rimesso solo lui.
«Midoriya!»
«sisi Toshinori.. La gamba libera, lo so lo so» affermò portando una mano sugli occhi e sfregandoli
Non aveva dormito molto quella notte, i pensieri erano troppi
«Midoriya, sei pallido, mancano dieci minuti alla fine della lezione, per oggi basta così per te» disse l'allenatore vedendo il suo atleta più stanco del solito.
«no no posso continuare» borbottò Izuku ma Toshinori fu irremovibile
«Deku, Toshinori ha ragione, sei pallido, dovresti riposarti un po» affermò Uraraka che in quel momento stava passando vicino a lui.
«va bene» sospirò Midoriya sorridendo appena alla sua amica prima di recarsi fuori dalla pista.Indossò i suoi paralame abbandonati per terra vicino agli spalti e si recò verso gli spogliatoi dove aveva lasciato le sue scarpe e il suo cambio.
Aperta la porta però si immobilizzò quando dinnanzi a lui si presentò l'ultima persona che non aveva intenzione di vedere.
«sono un'idiota» disse immediatamente Shoto e Izuku sospirò superandolo per poi prendere posto sulla panca dove erano raccolte tutte le sue cose
«dimmi qualcosa che non so» borbottò spostando alcuni degli zaini dei suoi compagni per avere maggior spazio a disposizione così da poter togliere facilmente i pattini
«senti io... noi... abbiamo iniziato con il piedi sbagliato» il bicolore era nervoso, lo si capiva da come giocava nervosamente con le sue dita e da come muoveva il piede destro sul momento con piccoli scattiFinalmente Izuku portò lo sguardo su di lui e i loro occhi si incontrarono rendendo Todoroki ancora più agitato.
«e poi... sono stato uno stupido a non dire niente ieri... ero stato preso dalla botta... insomma non mi aspettavo una simile dichiarazione mi hai- mi hai spiazzato» continuò e non ricevendo alcuna risposta dall'altro capí che doveva dire ben altro per convincerlo
«la verità è che... anche tu... si insomma... cioè - borbottò abbassando lo sguardo e Midoriya sorrise appena - ho colto l'occasione delle gare per cercare di aprirmi con te... Sai quel discorso sulla mia famiglia io... non sapevo come pormi, sono stato cresciuto con l'idea che chi fosse gentile con me avesse solo secondi fini e mi pento davvero tanto di averti trattato in quel modo, ho provato ad avvicinarmi a modo mio... ma forse ho ottenuto l'effetto contrario» sospiròIzuku si alzò e si avvicinò a lui, sui pattini la sua altezza raggiungeva quella del ragazzo.
Fece per dire qualcosa ma Shoto continuò il suo discorso
«Midoriya... io voglio rimediare... tu parlavi di volere una possibilità da me, ma in realtà sono io a doverti chiedere una possibilità... Non so cosa abbia fatto per meritare di conoscerti... - ammise abbassando il capo - e mi chiedevo se... beh ecco non so... domani... oppure non domani... cioè come vuoi è solo per rendere l'idea di insomma» il verde ridacchiò vedendo l'altro così in imbarazzo e con le guance colorate di rosso
«domani alle otto, quando finisci di allenarti» lo interruppe Midoriya sorridendo e Shoto finalmente incatenò i loro sguardi
«è perfetto» disse
«usala bene questa seconda possibilità» aggiunse furbo Izuku facendo annuire l'altro
«non te ne pentirai... lo giuro»
«quindi a domani» sorrise Midoriya imbarazzato
«a domani, qui in pista» aggiunse Todoroki
«qui in pista» ripetè Izuku annuendoInfondo era una seconda possibilità per entrambi
*gamba libera: detta in parole semplici è la gamba che, quando si finisce/inizia un salto, non è per terra
(La gamba portante invece è quella che all'inizio/alla fine del salto è per terra)La scuola mi sta distruggendo, mi sa che per il prossimo aggiornamento se ne parla questo fine settimana tra sabato e domenica. Mi mancano le ultime verifiche e interrogazioni, poi finalmente avrò di nuovo tempo per me
Spero il capitolo vi sia piaciuto mi scuso per eventuali errori (sono stanchissima perdonatemi) a presto❤️
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Ice || Tododeku
FanficShoto Todoroki è una giovane promessa nel mondo del pattinaggio, ma durante una gara la sua vita cambierà completamente. [Da revisionare]