18. Innamorato

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Era triste tornare alla realtà, i due ragazzi erano rimasti come immersi in un mondo loro per tutta la serata e adesso ecco che quella magnifica atmosfera iniziava a dissolversi.

Le loro dita si separarono, incerte e quasi a fatica, Shoto osservò Midoriya dargli le spalle e avvicinarsi alla porta della sua abitazione prima che si voltasse e gli rivolgesse un sorriso timido.

I loro occhi rispecchiavano perfettamente il desiderio e la brama di avvicinarsi ancora l'uno all'altro e baciarsi.

Era quasi mezzanotte, avevano perso completamente ogni cognizione del tempo chiusi nel palazzetto. Il primo a rendersi conto di quanto fosse tardi era stato Midoriya, a malincuore si erano allontanati e tristemente si erano recati verso l'ingresso della struttura, l'unico contatto a farli sentire ancora vicini, le loro mani, leggermente tremanti e calde, che mostravano l'imbarazzo dopo quei momenti trascorsi preda delle sensazioni nuove che si diffondevano nei loro petti, nei loro stomaci, che con scariche di brividi avevano percorso più e più volte le loro spine dorsali, facendoli fremere di desiderio, volevano di più, ma la parte razionale aveva avuto la meglio.

Era troppo presto, stavano correndo

Adesso i due ragazzi si fissavano, effettivamente nessuno sapeva cosa dire, Shoto si era offerto di accompagnare il ragazzo a casa, un gesto che Midoriya non si aspettava, era incredibile come in una sola serata il bicolore si fosse aperto in questo modo, come avesse esternato tutte quelle emozioni che per settimane aveva represso. Si sentiva quasi onorato ad aver conosciuto quel suo meraviglioso lato nascosto, così diverso dal Todoroki che tutti conoscevano e inevitabilmente, se n'era innamorato.

«spero che... la serata ti sia... piacuta» mormorò Shoto visibilmente a disagio, distogliendo Izuku dai suoi pensieri, aveva pensato con attenzione alle parole da pronunciare, timoroso di dire qualcosa di sbagliato, che rompesse definitivamente l'intima atmosfera che, inevitabilmente, stava lentamente scemando.
«mi è piaciuta molto» sorrise Izuku abbassando lo sguardo mentre la punta del suo piede destro iniziava a disegnare cerchi immaginari sul vialetto che conduceva alla porta di casa sua.
«potremmo... uhm rivederci... un giorno di questi» aggiunse Todoroki speranzoso e il pattinatore annuí
«mi piacerebbe molto» disse incatenando poi i loro sguardi

Shoto annuí appena e non sapendo cosa altro dire fece un passo indietro pronto ad andare via

«domani ti alleni con noi?» chiese Izuku velocemente, voleva rimanere ancora con lui, voleva avere più tempo possibile a disposizione e istintivamente Todoroki sorrise
«sai che sono abituato ad allenarmi da solo, non ci sono gare e non c'é mio padre, i miei allenamenti con voi sono stati provvisori» disse e Midoriya annuí incerto lasciando trasparire dal suo sguardo una nota di malinconia, per questo immediatamente Shoto decise di rimediare alle sue parole sentendosi in dovere di riportare il sorriso sul viso di quel ragazzo che tanto gli mandava in confusione i pensieri
«però verrò, vi allenate subito prima di me, prometto che mi troverai tra gli spalti a vederti» aggiunse sorridendo rassicurante e Izuku sorrise di riflesso.

Con passo incerto si avvicinò a lui e mettendosi in punta di piedi gli stampò un leggero bacio sulle labbra che Todoroki non abbe neppure il tempo di ricambiare

«allora a domani» sorrise arrossendo e la mano di Shoto andò a sfiorargli il collo facendolo rabbrividire soffermando le sue dita - più fredde rispetto a quando erano nel palazzetto - su quel punto violaceo che tanto spiccava sulla sua pelle
«a domani - sussurrò nuovamente sulle sue labbra - se non vuoi ricevere un interrogatorio da nessuno, ti conviene coprirlo» ridacchiò allontandosi poi da lui non potendo fare a meno però di osservare con fierezza quel segno tanto evidente.

Izuku arrossí non potendo trattenere un sorriso e si allontanò appena da lui.

Dopo attimi che sembrarono interminabili, ognuno perso nello sguardo dell'altro, la magia per quella sera di dissolse definitivamente.

Midoriya gli diede ancora una volta le spalle, indugiò su qualche passo, ma alla fine si decise ad aprire la porta di casa ed entrare percependo gli occhi di Todoroki fissi su di lui. Sorrise quando lentamente iniziò a chiuderla, e il contatto tra i loro sguardi si interruppe solo allo scattare della serratura.

Un gran sospiro abbandonò la labbra di Izuku che si poggiò con la schiena alla porta di casa portando una mano sul petto. L'altra mano invece si posò sulla sua bocca nascondendo il sorriso incredulo che illuminava il suo viso.

Era successo davvero, era davvero uscito con Todoroki, si erano davvero baciati ancora e ancora, fino allo sfinimento. La realizzazione di quella che sembrava tutta un'illusione lo investí in pieno facendolo quasi urlare. Percorse la sua casa, buia e silenziosa, quasi saltellando dall'emozione e raggiunta la sua stanza si buttò sul suo letto stringendo a sé il cuscino e portando lo sguardo sul soffitto.

Se era felice? Oh eccome

Shoto percorse le strade in silenzio, la sua abitazione non distava molto da quella di Izuku, ma quel tragitto, senza quella voce allegra e quel sorriso tanto tenero al suo fianco, gli sembrò infinito. Il silenzio adesso lo avvolgeva rendendolo incredibilmente malinconico mentre la felicità che prima lo investiva con Izuku al suo fianco iniziò a scivolare via dal suo corpo lasciando al suo posto un senso di tristezza e oppressione. Un angosciante peso sul petto gli tolse quasi il respiro e una paura irrazionale si impossessò di lui; non si sentiva più lo stesso ragazzo che era stato qualche minuto prima, si sentiva di nuovo lo stesso Todoroki di sempre, preda delle emozioni negative, bloccato dai suoi demoni interiori. La sua felicità si era dissolta al chiudersi di quella porta che sancí la fine di quella serata. Ecco la sua paura, una terribile consapevolezza, quella di non poter fare a meno di Izuku. Aveva compreso più volte che quel ragazzo fosse come una faro per lui, era riuscito in più occasioni a farlo sentire in pace con sé stesso, gli ricordava terribilmente Touya che, prima di Midoryia, era stato l'unico a salvarlo dai suoi demoni interiori. Ma con il pattinatore però c'era qualcosa di diverso, non riusciva a spiegarsi cosa fosse, non era lo stesso affetto che lo legava al fratello, no, erano sensazioni nuove, mai provate, lo stomaco in subbuglio, quel groppo alla gola, i brividi, il calore nel petto, il cuore che batteva all'impazzata.

Senza rendersene conto era arrivato dinanzi la porta di casa, non aveva fatto in tempo ad aprire che Fuyumi aveva spalancato l'ingresso con espressione incredibilmente allegra

«allora mio giovane innamorato, voglio raccontato assolutamente tutto» disse immediatamente e lí Shoto capí

Innamorato, sì, ecco cos'era, quello non poteva essere altro che amore

Più corto del solito lo so, oggi mi sono concentrata parecchio sui pensieri dei nostri protagonisti evidenziando anche le differenze tra i due, da una parte un Izuku innamorato e al settimo cielo e dall'altra uno Shoto, anche lui innamorato, ma spaventato.
La buona notizia è che ho più tempo da dedicare ai capitoli e poi mi sento troppo happy perché ho ripreso dopo due mesi a fare pattinaggio, quindi ho ancora più voglia di scrivere e spero di poter mettere più cura nei capitoli
Fatemi sapere cosa ne pensate, a presto❤️

Ice || Tododeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora