Capitolo 12

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Diana
Mi asciugo le lacrime versate, e per un attimo penso davvero di mollare tutto, di tornare con mio fratello in Italia, e non sentir parlare più di Caleb.
Poi però, diventerei una codarda che scappa dai suoi problemi senza affrontarli realmente.
Mi tiene in pugno, questo è vero, però non posso arrendermi così facilmente, non sarebbe da me, non sarebbe da Diana Travis.
È l'ora di reagire e se serve, renderò la sua vita, ed il suo soggiorno in questo posto un vero e proprio inferno.
Osservo Andrea presentarsi alla squadra, tutti ridono sollevati, dato che pensavano fosse il mio ipotetico "ragazzo".
'Mi sembrava strano che la camionista qui presente avesse un fidanzato' mi prende in giro Shawn insieme al surfista.
'Voi due volete morire strozzati' li minaccio, facendo il segno con l'indice alla gola.
'Hurley scappiamo' ed insieme, iniziano a correre verso il bus che ci porterà allo stadio.
Quando sto per salire e accomodarmi, ricevo un messaggio dalla testa d'ananas, che mi chiede espressamente di sedermi vicino a lui.
'Andre, devo risolvere quel problema di cui ti parlavo, vado a sedermi vicino a Stonewall' annuisce un po' triste, e si accomoda al lato destro di Jude.
'Vuoi sederti vicino a quell'idiota e si può sapere perché?' Urla arrabbiato l'occhialuto, che nel frattempo, guarda male il diretto interessato, che sentendosi preso in causa subito risponde: 'fatti i cazzi tuoi Sharp, e comunque, tra noi due, direi che l'idiota innamorato della mocciosa sei tu' risponde assumendo il solito tono arrogante.
'Non chiamare mocciosa la mia piccolina, che poi te la vedi con me' mi difende a spada tratta il mio dolce fratellone.
'Ci mancava solo quest'altro che ti viene dietro' mormora a bassa voce in modo che possa sentirlo solo io, poi, mi accomodo accanto a questa testa di cazzo, che oggi sembra più irritante del solito.
'Quando la finirai di litigare sempre con tutti?' Gli domando conoscendo già la risposta.
'Questo non è litigare, credimi posso fare di peggio. Ed ora non rompere e lasciami dormire' annuisco assonnata a mia volta, mi metto le cuffie con la musica a tutto volume e chiudo gli occhi cadendo in un sonno profondo.
'Mocciosa mi stai schiacciando, siamo arrivati, alzati' mi scuote "dolcemente" il mio "compagno" di bus.
'Oh, ho capito, stai fermo con ste mani' gli do uno schiaffo su di esse e solo dopo, mi accorgo di essere caduta sul suo corpo mentre dormivo.
'Pesi, ti alzi?' Lo guardo in faccia e noto un leggero imbarazzo sul viso.
'Non posso credere ai miei occhi, allora anche tu ti imbarazzi!' Lo osservo ancora sconvolta, e prima che possa rispondere, sentiamo delle urla provenire dal fondo.
'Sorella, Andrea è un grande!' Urla Hurley dal suo sedile per farsi sentire.
'Tu da chi hai preso il carattere da pescivendola?' Risponde a sua volta Shawn facendomi sbuffare.
'Brutta iena, non mi fregare gli amici!' Insulto al volo il diretto interessato del discorso.
'Il nuovo arrivato è tuo fratello?' Caleb, quasi si strozza con la bibita energetica che sta bevendo.
'Perché, chi pensavi che fosse?' Mi giro verso di lui, e non posso far a meno di ridere per la sua faccia da pesce lesso.
'Un altro stupido che ti corre dietro come il moscone' espone la sua tesi scendendo i tre scalini.
'Ti sbagli, non è interessato a me' scendo definitivamente anche io, ammirando il grosso stadio.

La partita ha finalmente inizio, ed il primo tempo sembra essere in nostro favore, tuttavia, ho come l'impressione che i 'Leoni del Deserto', stiano facendo apposta contrasti molto duri per far stancare prima i giocatori.
Zio Travis non è contento di questa cosa, lui ha preparato un allenamento speciale solo per questo match.
Nel secondo tempo vengono sostituiti molti di loro, nonostante ciò, il pelato è ancora seduto in panchina: il mister non si è ancora deciso ad usarlo.
'Che branco di caproni, dovrei esserci io in mezzo al campo' sento sussurrare con rabbia al ragazzo al mio fianco.

'Chi prova solo risentimento, ne paga le conseguenze' lo risponde l'allenatore senza nemmeno girarsi a guardarlo

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'Chi prova solo risentimento, ne paga le conseguenze' lo risponde l'allenatore senza nemmeno girarsi a guardarlo.
Decido di restare in silenzio per tutta la durata dei prossimi quarantacinque minuti, ho mille problemi personali, e non so davvero come risolverli.
Alla fine i miei amici riescono a portarsi a casa la vittoria, e non potrei essere più felice; mi ritiro nella mia stanza e senza neanche cambiarmi, mi tuffo sul letto affondando la testa nel cuscino.

Cosa posso fare per vendicarmi?

Visto che le mie foto può averle nascoste ovunque, e non posso recuperarle, decido di ricorrere al piano B: rendergli la vita un vero inferno.
Corro in bagno, racimolo un po' di cose che non uso, come la schiuma per capelli, carta igienica e una matita per gli occhi nera. Nascondo tutto sotto il letto, perché questa notte entrerò in azione e nessuno, benché meno il centrocampista, deve capire che sono stata io.
Sorrido perfida, che il piano "distruggi psicologicamente Caleb" abbia inizio.

Scendo a cena, e aiuto le ragazze a servire i piatti con il cibo.
'Ragazzi che partitone, ci voleva tutto questo cibo per recuperare le energie' parla il capitano facendoci ridere tutti.
'Non so se mi fa più schifo vedere i tuoi denti pieni di pomodoro, o lo sputo che ti è uscito mentre parlavi' faccio una delle mie solite facce disgustate, mentre tutti, iniziano a ridere ancora più forte di prima.
'La smettete di fare tutto questo rumore?' Urla irritato il solito 'rompi balle' della situazione.
'Potresti mangiartela anche tu ogni tanto un emozione sai?' Dico e subito mi arriva un'occhiataccia incandescente.
'Te l'hanno mai detto di stare zitta?' Stringe i denti in una morsa, ed io, invece che ascoltarlo, rispondo a mia volta: 'tantissime volte, ma come puoi vedere, io faccio quello che voglio' ghigno soddisfatta nel vedere i suoi occhi strabuzzare.
Sto rischiando tanto nello sfidarlo così di petto, però se pensa che me ne sarei stata zitta ad ogni sua provocazione, ha sbagliato proprio persona.
'Io me ne vado, attenta a non strozzarti mentre mangi' mi passa di fianco alzandosi le maniche della tuta.
Quello che vedo, mi lascia letteralmente senza parole, quello è il mio fottuto elastico per capelli.

Pensavo lo avesse buttato, invece è ancora lì. Cos'ha di speciale quel codino per essere ancora tenuto al suo polso?

Scuoto la testa, non è il momento di pensarci, stanotte si entra in azione.

Spazio Autrice
Capitolo un po' di passaggio, tuttavia, abbiamo Diana che non si lascia scoraggiare e che da oggi in poi, ne combinerà di tutti i colori.
Qualcuno scoprirà mai del ricatto di Caleb?
Se si, chi pensate che sia?
E poi, perché Caleb ha ancora al polso il suo elastico?
"Per chi vuole, l'invito al gruppo whatsapp è ancora valido, basta un messaggio in chat privata!"
Rispondetemi tutte nei commenti, a presto!

Niente è come sembra - Caleb StonewallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora