Diana
Capire di essere innamorata é strano. Non hai delle precise emozioni a cui fare riferimento, sembra tutto così astratto. Nessuno sa cosa significhi veramente.
I grandi filosofi del passato, hanno provato a spiegarlo, ma non ci sono mai riusciti. Semplicemente lo capisci, non ne puoi fare più a meno.
Caleb é emozione travolgente, ma anche vento di burrasca: ce ne ho messo di tempo per capirlo, ma ora é tutto chiaro. Quando ho accettato l'incarico di coordinatrice della squadra, non avrei mai pensato ad un simile cambiamento.
Tuttavia, non è il momento di pensarci. Dopo quanto abbiamo scoperto sul complotto di Zoolan, l'incidente del signor Hillman e la semifinale da disputare, non ho tempo per queste cose.
La tensione che si percepisce, raggiunge livelli inesorabili. Ho provato a far calmare le acque, ma sono tutti molto agitati, e inoltre, prevale la paura di fallire.
È pomeriggio inoltrato quando sento bussare fuori la porta. Dopo aver ricevuto un consenso dalle mie labbra, vedo sbucare da dietro il ragazzo che ormai ha rubato il mio cuore.
'Di solito non ti fai scrupoli nello bussare, mi devo preoccupare?' Chiedo alzando il busto dal materasso, mentre gli sorrido dolcemente.
'Sono qui per un motivo serio, quindi non interrompermi. Già è difficile così' si avvicina al letto, e dopo aver tirato un lungo sospiro, si accomoda al mio fianco.
'Non ti ho mai visto così serio, sicuro di stare bene?' Porto una mano sulla sua fronte per controllargli la febbre. Osservo lo sguardo leggermente lucido, gli occhi azzurri risplendono anche nella penombra della camera. Stringe la mano lasciata libera e con l'altra, mi accarezza il viso.
'Non sono molto bravo con le parole, ma oggi sono qui... davanti a nessun altro se non te, per chiederti ancora di uscire. Ammetto che l'ultima volta ero molto agitato, e non ho molto tenuto conto della galanteria, perciò permettimi di rimediare' dice abbassando il capo.
'Guardami, altrimenti non ti rispondo' stringe il lenzuolo del letto in un pugno, e finalmente posso ritornare ad osservarlo.
'Non pensavo che il mitico Caleb Stonewall potesse imbarazzarsi in questo modo' prova a scostarsi irritato, ma in un attimo lo spingo all'indietro e assaggio -come ormai d'abitudine- la sua bocca.
'Se non lo avessi capito, il mio è un si' gli faccio un un'occhiolino, per poi alzarmi da quella posizione leggermente ambigua.
'Non sono l'unico ad essere arrossito' stringe tra il pollice e l'indice le mie guance.
Se uno sguardo potesse uccidere, in questo momento, sarebbe morto sul colpo: se c'è una cosa che non sopporto é essere messa alle strette. Lui lo sa, l'ha capito. Proprio per questo si diverte a darmi fastidio, soprattutto se é appena stato sfiorato un suo punto debole.
'Quando la smetterai di giocare sporco?' Mi allontano di qualche passo solo per veder spuntare in viso, un sorriso malizioso.
'Ci vediamo sta sera, tesoro' evita elegantemente di dare una risposta, e dopo avermi lasciato un bacio in fronte, esce dalla stanza. Strabuzzo gli occhi, mi ha appena chiamata tesoro.Oppure me lo sono immaginata?
Corro in bagno a prepararmi per l'uscita, ma non prima di aver letto un suo messaggio.
-Passo a prenderti verso le otto, questa volta, da pure sfogo alla tua voglia di farmi eccitare.
Sorrido per l'emoji del sorrisetto perverso alla fine della frase e senza perdere altro tempo, mi immergo sotto il getto della doccia.
L'acqua tiepida non basta a sciogliere i nervi saldi dei muscoli. Non é la prima volta che usciamo insieme, ma ho come l'impressione che questa, sia la più importante. Chiudo gli occhi, immaginandolo nelle mie stesse condizioni: e conoscendolo almeno un po', credo sia pure messo peggio.Caleb
Dovrei essere in ansia per la semifinale che disputeremo domani, ma in realtà il mio solo ed unico pensiero é Diana. Le ho chiesto di uscire, e questa volta intendo fare le cose per bene. Ammetto di desiderare anche altro, ma aspetterò il momento giusto, aspetterò che sia pronta.
La voglio tutta mia, l'ho capito quando ho avuto paura di perderla sul serio, soprattutto dopo la cattiva bravata che commisi.
La fortuna però é dalla mia parte, non solo mi ha perdonato, ma le piaccio davvero.
Arrivo fuori la sua stanza e mi affretto bussare.
Apre la porta, e sono semplicemente senza parole: sfrontata, esuberante ed estremamente femminile, sono gli aggettivi perfetti per descriverla.
'Non puoi capire quanto tu sia bella' deglutisco rumorosamente, osservandola dalla testa ai piedi.
'È la prima volta che me lo dici' sussurra intimidita, ed ha ragione. Da oggi in poi, glielo ricorderò più spesso.
'Tuttavia, l'ho sempre pensato. Fin dalla prima volta che ti sei spogliata davanti a me' stringo la sua mano per paura che possa scappare via.
'Non ricordarmelo, è stato estremamente imbarazzante. Riesci a tirar fuori la parte peggiore di me' dice girando il viso dall'altra parte per non essere ammirata.
'La parte peggiore? Io la definirei spudorata' rido alla mia stessa battuta, soprattutto dopo aver visto le sue sopracciglia aggrottarsi, e le labbra mettere su una smorfia buffissima.
'Smettila immediatamente di prendermi in giro, altrimenti col cazzo che ti faccio un'altra volta assistere ai miei fantastici spettacoli!' Esclama quasi urlando, e nel frattempo, mi prende a schiaffi sul petto.
'Oh tesoro, sarei felice di assistere ancora, questa volta a tuo rischio e pericolo però' mi avvicino provocatore, facendola indietreggiare.
'Che cosa intendi?' Ferma il mio passo con entrambe le mani. È stata per tanti anni abituata a fare l'adulta, e davanti ad una situazione così semplice, si perde in un bicchier d'acqua.
'Se ti spogliassi ancora come la prima volta, nessuno mi tratterrebbe dal prenderti di spalle contro l'armadio' la sua bocca spalancata, è asciutta di saliva per mancanza di parole, e mi invoglia a buttarmi a capofitto sulle labbra colorate di rosso.
Non abbiamo percorso nemmeno pochi metri dal nostro hotel, che stiamo già buttando la serata all'aria, per baciarci contro un muro, come due adolescenti in preda agli ormoni.
Il suo dolce profumo mi manda in estati.
'Questi conserviamoli per dopo, dove mi porti?' Si stacca facendo però combaciare le nostre fronti.
'Hai ragione, ti ho promesso un appuntamento. Ed io mantengo sempre le mie promesse' annuisce lasciandomi in balia degli ormoni.
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Niente è come sembra - Caleb Stonewall
ФанфикPubblicata il 23/04/20. "Cosa cazzo vuoi che ti dica?" "Perché mi hai fatto questo?" "Non rispondere ad una domanda con un'altra!" "Pretendo delle scuse!" "Che non avrai mai!" - "Ti odio Caleb Stonewall" "Ed io odio te Diana Travis" - "Pensavo fossi...