Capitolo 4

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Diana
I ragazzi, stanno provando in tutti i modi possibili a scappare dai dormitori senza farsi vedere, ed eludere la sorveglianza dell'allenatore. Quello che non sanno, é che mio zio non è stupido; se ha deciso di agire in questo modo, significa che ha piani ben precisi da seguire.
Sto camminando per i corridoi, quando noto la figura di Hurley che si muove in modo strano, come se non volesse farsi notare da nessuno.
'Si può sapere cosa stai combinando?' Domando a voce bassa nascondendomi dietro di lui.
'Ho bisogno di uscire da qui, devo andare a fare surf e creare una nuova tecnica. Anche io, come i Big Waves sono un uomo di mare' afferma sicuro di se, sbattendo i piedi a terra.
'Ci sto, vengo anche io. Vado a mettermi il costume, ci vediamo qui fuori tra dieci minuti, so come evadere da questa prigione' alzo la mano che viene stretta subito dopo dal rosa.
'Ci sto amica di malefatte, andiamo!' Annuisco e corro in camera mia. Prendo il cellulare e mando un messaggio a mia cugina, lei sarà una mia complice.
Indosso velocemente un bikini a due pezzi, pantaloncini, maglietta e metto nello zainetto due teli da mare.
'Eccomi sono pronta!' Gli vado dietro colpendolo due volte sulle spalle.
'Seguimi, non abbiamo molto tempo' scendiamo le scale velocemente, e quando noto che Camelia è riuscita a portare via suo padre, inizio a correre con il surfista verso il cancello della scuola.
'Ce l'abbiamo fatta!' Urlo a pieni polmoni battendo il cinque.
'Ora dobbiamo andare al mare...' lo guardo in attesa delle spiegazioni per arrivarci.
'Non ho la più pallida idea di dove si trovi...' mi risponde mettendo una mano dietro la testa.
'Nemmeno io, ma quando sono arriva qui per la prima volta, ho visto un fiume. Sai come si dice no?' Sorrido per la mia "geniale" idea.
'Ma si sorella, ogni fiume sfocia nel mare!' Ci guardiamo entusiasti e senza indicazioni precise, cerco di ricordarmi la strada.
'Ma sei sicura che bisogna andare da questa parte?' Domanda ad un certo punto il ragazzo al mio fianco.
'Credo di sì?' Rispondo con "non calanche".
Camminiamo per altri dieci minuti, ma del fiume, non c'è nemmeno l'ombra.
'Credo che ci siamo persi fratello' ammetto la mia sconfitta sbuffando.
'Come navigatore sei pessima, ricordamelo la prossima volta che decido di partire all'avventura con te' mi rinfaccia il mio piccolo errore di calcolo.
'Ricordati che ti ho fatto evadere, dovresti essermi grato' gli faccio la linguaccia, mentre provo a cercare su google la strada giusta da fare.
-Ed effettivamente potevo farlo subito, che stupida-
'Guarda, non siamo neanche così lontani dalla spiaggia!' Urlo di gioia mentre gli faccio segno di seguirmi.
'Se è un miraggio, vi prego, non svegliatemi' dice Hurley, guardando con occhi sognanti il mare davanti a se.

'Questo é perché non ti fidi di me, idiota!' Gli sferro un pugno sulla spalla e poi, corro finalmente verso la sabbia cocente

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'Questo é perché non ti fidi di me, idiota!' Gli sferro un pugno sulla spalla e poi, corro finalmente verso la sabbia cocente.
Mi spoglio, e stendo sulla sabbia il telo che ho portato.
'Cavolo, ho dimenticato la crema solare' mi sbatto una mano in fronte, mentre osservo il calciatore buttarsi subito nell'acqua fredda per cavalcare grosse onde.
'Sorella, alza quel sedere e vieni in acqua!' Esclama a gran voce dopo un'oretta, per farsi sentire.
'Arrivo!' Rispondo e mi tuffo correndo.
La giornata prosegue bene, ho aiutato il mio nuovo "fratello" a sperimentare una nuova tecnica micidiale, ed ora, deve solo cercare di visualizzarla nella sua testa. Abbiamo pranzato in un chiosco lì vicino ed ora, stiamo tornando indietro, ancora tutti bagnati, per allenarci al campo al fiume della città.
'Alla fine ci siamo divertiti, ora ci tocca lavorare sul serio però' scendiamo insieme le scale, e mi posiziono davanti a lui.
'Sai giocare?' Domanda strabuzzando gli occhi.
'Certo che so farlo, ed anche molto bene' gli faccio l'occhiolino, e lo sfido a rubarmi il pallone per provare a dare vita al suo nuovo colpo.
Andiamo avanti per circa due ore, e finalmente, un minimo di risultato è stato ottenuto.
Siamo tutti sporchi di fango, dato che eravamo già bagnati di nostro.
'Per oggi direi che può bastare, è quasi ora di cena' dico e subito dopo, dalle mie labbra esce un soave 'cazzo, è tardissimo! Se il mister ci becca, siamo fritti...' ci guardiamo negli occhi e iniziamo a correre verso la Raimon, dove probabilmente ci stanno aspettando tutti.
Attraversiamo velocemente il cancello e ci dirigiamo direttamente in sala per mangiare la cena.
'Eccoci, noi ci siamo!' Urliamo contemporaneamente per poi scontrarci con un tavolo davanti a causa delle suole scivolose.
'Sorella ce l'abbiamo fatta' mi batte il cinque.
Alzo gli occhi e vedo che tutti i nostri amici -compresi Caleb e Archer- ci guardano quasi ridendo.
'Ma si può sapere cosa avete fatto? Siete in condizioni pietose' parla Shawn scoppiando a ridere.
'L'abbronzatura stile pomodoro non ti dona per niente' a parlare questa volta è il pelato, che prende a beffe il mio viso scottato dal sole.
'Sarai bello tu con quella faccia da pesce lesso' rispondo a tono prima di essere fulminata dal suo sguardo.
'Su non litigate, sediamoci e mangiamo' calma le acque il capitano.
-Mark ti devono fare santo-
'Allora cosa avete combinato?' Chiede Jude suscitando la curiosità di tutti gli altri.
'Siamo prima andati al mare e poi, dopo aver avuto l'ispirazione ci siamo allenati al campo al fiume' risponde Kane al mio posto.
'Aspetta... vi siete allenati? Diana giochi a calcio?' Interviene Xavier prima degli altri.
'Me la cavo, in Italia il calcio femminile, ha sicuramente più spazi rispetto a quello Giapponese' spiego agli altri, masticando successivamente un bel boccone di carne.
'Non farmi ridere mocciosa, tu giochi?' Mi provoca ancora una volta Caleb.
-Vuole proprio essere umiliato, ma non capisce che con me, non l'avrà mai vinta?-
'Questa mocciosa, ti straccia ad occhi chiusi testa d'ananas' gli faccio un occhiolino per farlo incazzare.
'Questa è tosta fratello, non la smuovi' gli mette una mano sulla spalla il compagno di avventure, mettendolo in guardia sul mio conto.
'Appena si potrà, vedremo chi straccia chi' conclude Stonewall alzandosi e, andando in camera sua.
'Non lo provocare troppo Diana, è spietato quando si arrabbia' mi avvisa l'occhialuto venendo a sedersi vicino a me.
'Lo sono anche io, non preoccuparti' e sotto gli occhi di tutti i presenti, mi alzo e, dopo aver augurato un 'buonanotte', lascio anche io la sala con l'urgente bisogno di un bagno caldo.

Spazio Autrice
Capitolo che sembra di passaggio ma in realtà, sono uscite fuori diverse informazioni sulla vita di Diana. Ci viene svelato che giocava a calcio in Italia e che, nasconde sicuramente qualcosa riguardante il suo passato: cosa sarà?
Sono davvero felice che questa storia vi stia piacendo, però volevo solo dire di non aspettarvi troppo romanticismo dal protagonista.
Ho studiato a fondo il personaggio prima di cimentarmi e ad essere sincera, non penso che Caleb nella terza stagione cambi poi così tanto, semplicemente inizia a fidarsi dei suoi compagni, che lo accettano con pregi e tanti "difetti" inclusi. Perciò non stravolgerò il personaggio.
Il prossimo capitolo uscirà inizio settimana prossima!
A presto❤️

Niente è come sembra - Caleb StonewallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora