Diana
Sono passate esattamente due settimane da quando Caleb, mi ha rivelato quello che prova. In questi quattordici giorni, non ho fatto altro che evitarlo il più possibile, non ero mai in camera, ma soprattutto non mi facevo in nessun modo trovare senza qualcuno al mio fianco. Ho paura che per lui, possa essere tutto uno scherzo. Inoltre, se mi lasciassi andare, e poi si rivelasse come ho detto, non sarei in grado di sopportarlo.
Questo è uno dei miei più grandi difetti: pensare prima a me stessa, e solo dopo, agli altri.
I ragazzi sono riusciti ad arrivare in semifinale, e tra una manciata di giorni, si giocheranno il tutto per tutto. Dark, sembra aver messo la testa apposto da quando abbiamo sfidato l'Italia: quei giocatori, devono avergli riportato emozioni che non provava ormai da molti anni.
Hanno sfidato Paolo, e da una parte, sono felice che abbiano pareggiato.
Non avrei saputo davvero per chi tifare.Scendo le scale quando è pomeriggio inoltrato, e tutta la squadra, è in campo ad allenarsi.
Da quando hanno scoperto le undici regole del cuore del Signor. Evans, non fanno altro che pensare a come risolvere questo nuovo enigma.
'Diana, aspetta un attimo. Questa mattina siamo andate al mercatino, ti ho preso una cosa' parla Celia, facendo un cenno con la mano. Si avvicina e dopo aver scavato nella sua borsa, tira fuori un pacchetto di velluto: è un curioso bracciale viola.
'Ti ringrazio. Non dovevi scomodarti' abbasso la testa per educazione, mentre con un piccolo movimento, chiudo il gancetto del regalo fissandolo alla mano sinistra.
'Ma figurati, ultimamente ti ho vista molto giù di morale, e quindi ho pensato di rallegrarti un po'' conclude, e sulle mie labbra spunta un sorriso dolce. Nonostante tutti i drammi successi in questo posto, qui, ho trovato delle vere amiche.
Dopo averla ringraziata ancora una volta, esco dall'hotel per prendere un po' d'aria fresca.
È davvero questo quello che voglio, essere costantemente in fuga da un sentimento che non riesco a controllare?
Perché ormai è chiaro anche al cane in giardino, che quella "brutta" testa pelata, mi piace.E non poco.
Arrivo al campetto, e noto che si sono divisi in due squadre diverse. Inoltre, sono presenti anche alcuni dei campioni che abbiamo già sfidato: probabilmente sono venuti a congratularsi, e Mark, non ha saputo rinunciare ad una bella sfida da proporre.
Il tempo non è dei migliori, le nuvole grigie si accumulano sempre di più.
'Ma guarda un po' chi si rivede, dov'eri finita?' Mi abbraccia la verde, facendomi notare subito la bellezza dei nuovi arrivati.
'Come al solito non perdi tempo eh?' Le rispondo ridendo, ma subito mi adombro quando un fulmine colpisce il terreno e la forte luce, mi porta a coprire il viso con una mano.
Il gioco si ferma, ed una nuvola nera mi compare davanti: all'interno di essa, sbuca un ragazzo dai lunghi capelli rossi che mi osserva con malizia.
'E tu chi sei?' Chiedo sconcertata, mentre anche Suzette, viene portata via.
Una palla sfreccia verso di lui per fermarlo, tuttavia, questo la intercetta col petto, rimandandola indietro con il doppio della forza per colpire di pancia Caleb.
'Ti porterò con me' mi alza in braccio senza fatica.
Provo a chiamare aiuto, ma le palpebre si fanno pesanti, così, perdo i sensi.Almeno non prima, di aver sentito la sua voce gridargli di lasciarmi andare.
Caleb
Vederla sparire sotto agli occhi, mi lascia completamente terrorizzato. Per la prima volta non so che cosa fare. Negli ultimi giorni, mi ha evitato alla grande. Ho provato a parlarle in privato, ma non era mai sola: credo sia il suo punto di forza quello di scappare.
Non so più come comportarmi per farle capire che non la sto prendendo in giro; quando dico che mi piace, e che l'ho considerata mia fin dal primo momento in cui l'ho vista, non mento.Sto per correre verso la strada e andare a riprenderla, ma una grossa mano mi blocca prima che possa compiere qualche pazzia.
'So che ci tieni, però sarà meglio uscire tutti insieme, così avremo più possibilità di ritrovarle' parla con serietà Jude e per una volta, sono d'accordo con lui.
Perché i ragazzacci erano due: si erano presi le nostre manager.La mia.
Senza nemmeno curarci di come siamo vestiti, ci mettiamo in marcia: il cielo non è mai stato così oscuro, sembra quasi precedere l'arrivo di una tempesta.
'Se hanno fatto del male a mia sorella, se la vedranno con me!' Il surfista, sembra imbestialito quasi quanto me.
'Guardate, da quel vulcano esce del fumo!' Urla Shawn, l'unico a darci le spalle.
'Prima che andiate devo dirvi una cosa!' Dichiara Nelly a voce molto alta. È da poco tornata a far parte del nostro team e da quanto ho capito: doveva compiere delle ricerche top secret.
'Non ho potuto fare a meno di notare i bracciali che sia Diana, sia Suzette indossavano. Ho fatto una ricerca e da quello ne è venuta fuori un'antica leggenda. Si narra che tanti anni fa, sulle cime del monte, ci fossero due popoli che si facevano la guerra per la supremazia del territorio: Celestia e Notturnia. Per non combattere tra di loro, decisero di stipulare la vittoria con una partita a calcio: partita, che vinse il regno dei cieli. Il sovrano della notte perse, e fu rinchiuso negli inferi. Per quanto riguarda i bracciali, venivano indossati da questi due popoli e sono praticamente uguali a quelli che avevano le ragazze' spiega con un leggero affanno. La guardo sbuffando, sono solo inutili sciocchezze; sicuramente sarà successo qualcosa di più realistico, non relativo ad un'antica leggenda.
'Le hanno portate via, perché indossano i bracciali della famosa leggenda delle chiavi di Liocott' si intromette nel discorso Camelia, che probabilmente, ha aiutato la castana nel fare delle ricerche.
'Se è così, essa si basa su avvenimenti realmente accaduti' stringo i pugni arrabbiato, tutto questo non può essere vero.Non voglio crederci.
'La loro meta è il monte Magnitude' ci guardiamo negli occhi e dopo aver annuito, siamo pronti a partire.
Sto arrivando, aspettami Diana.
Diana
Mi risveglio in un luogo piuttosto caldo, l'oscurità mi circonda e ho le mani legate dietro la schiena.
'Brutto bastardo, lasciami!' Inizio ad urlare, provando inutilmente a liberarmi da quelle catene di ferro.
'Ma guarda un po', mi è andata a capitare una cattivella' la sua voce si fa sempre più vicina, mi prende il mento con una mano, ed io avvinghio subito i miei denti su di essa.
'Non ti azzardare a toccarmi!' Gli ringhio in faccia, non prestando attenzione alla nostra vicinanza. Mi guardo attorno, sono finita in una caverna, mentre alle mie spalle sento flotti di lava cocente.
'Brutta stronza, mi hai fatto male. Quasi preferivo la tua amichetta' si alza di scatto, iniziando a trascinarmi da qualche altra parte.
Finiamo all'interno di una stanza in pietra, e dopo aver liberato le mani, mi ordina di indossare una divisa da rituale.
'Non metterò mai quella cosa addosso!' la lancio per terra, stringendo la divisa che indosso.'Preferisci venga io a fartela indossare? Però piccolo diavoletto, a tuo rischio e pericolo' mi minaccia velatamente, ed indietreggio fino a sbattere contro la parete sconnessa.
Abbasso la gonna e sfilo la camicetta, indossando quella sorta di "costume" aderente rosso.
'Cosa vuoi da me?' Chiedo tenendo le distanze, per paura che possa toccarmi.
'Lo scoprirai presto' sorride perfido. Non ho il tempo di reagire, perché la forza ipnotica dei suoi occhi, mi fa perdere ancora una volta i sensi.Caleb ti prego, vieni a salvarmi.
Spazio Autrice
Capitolo breve ma ricco di nuovi avvenimenti. Il prossimo sarà molto lungo, perché avremo finalmente una svolta. Spero con tutto il cuore, che quest'ultimo non venga copiato come gli altri: la storia è stata segnalata, ma wattpad ancora deve eliminarla.
Per il resto, scrivetemi nei commenti se vi é piaciuto!
A presto, stefy❤️
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Niente è come sembra - Caleb Stonewall
ФанфикPubblicata il 23/04/20. "Cosa cazzo vuoi che ti dica?" "Perché mi hai fatto questo?" "Non rispondere ad una domanda con un'altra!" "Pretendo delle scuse!" "Che non avrai mai!" - "Ti odio Caleb Stonewall" "Ed io odio te Diana Travis" - "Pensavo fossi...